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L'esistenzialismo è un umanismo - Sartre

Da Aubromio

L'esistenzialismo è un umanismo - Sartre
   Nel saggio “L'esistenzialismo è un umanismo” pubblicato nel 1946, Jean Paul Sartre, riprendendo i motivi di una conferenza tenutasi l'anno precedente, al termine della guerra, difende il suo esistenzialismo, articolato in maniera complessa in “L'essere e il nulla” dalle accuse mossegli dai marxisti e dai cattolici.  

I primi lo accusano di una teoria borghese, che conferma le posizioni sociali, essendo una filosofia contemplativa, mentre i cattolici gli rimproverano la soppressione di Dio dal suo sistema (un'idealismo ateo, come quello di Heidegger), poiché in questo modo viene a mancare un fondamento della morale.

Sartre risponde di negare la predestinazione, in quanto l'uomo non è niente quando nasce, ma si determina dopo, manifestando la scelta, di cui è il solo e unico responsabile.
   Il pensatore francese condanna la teoria di un esistenzialista ante litteram, il danese Soren Kierkegaard, secondo il quale è possibile non scegliere, in quanto anche la non scelta è una scelta. Reinterpretando l'aneddoto di Abramo che sacrifica il figlio su ordine di Dio, utilizzato dal danese, Sartre ritiene che non c'è alcun segno a dettare la scelta, ma che, scegliendo come interpretarlo, compiamo un'azione.

L'uomo prova angoscia quando è condannato davanti ad un bivio, poiché sa che scegliere è una responsabilità sua, che inoltre ricade sempre anche sugli altri.

Sartre si salva così dalle accuse di individualismo, aggiungendo che un'autocoscienza è valida solo quando è riconosciuta da un'altra autocoscienza, e di passività. In secondo luogo si oppone al determinismo, biologico e sociale: solo dopo che una scelta è stata messa in atto, l'uomo deve valutare il suo operato, senza utilizzare scuse per la sua sconfitta. Il francese condanna la morale precostruita, come quella kantiana, in quanto non esiste risposta valida universalmente in nessuna situazione, in quanto, con la soppressione di Dio dal sistema, ci si avvia verso un relativismo etico, in cui ogni via è valida se coerente con i valori scelti. Questo metodo fa dell'uomo una creatura matura e responsabile, che non ha bisogno di Dio e di valori prestampati: proprio questa condanna fa dell'esistenzialismo di Sartre un umanismo ottimista.

L'esistenzialismo è un umanismo - Sartre
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