Dal regista de “Il favoloso mondo di Amélie” non ci si poteva non aspettare un bel film come questo. Divertente, intrigante e con tanti buoni sentimenti. Inoltre nell’ironia, punta fortemente il dito contro i costruttori di armi, e li deride facendoli mettere l’uno contro l’altro con dei semplici trucchi. Personaggi molto bizzarri, sia dal lato buono, con il gruppo di amici del riciclo, fino a quello cattivo che sono i fabbricanti di armi. Personaggi costruiti e interpretati egregiamente. La fotografia poi, è eccezionale. L’utilizzo di colori che rendono tutto un po’ irreale è veramente straordinario. Insomma, i francesi c’hanno preso ancora una volta, con questa pellicola che vale veramente la pena di vedere.
TRAMA Bazil non ha grande fortuna con le armi: un’esplosione nel bel mezzo del deserto del Marocco l’ha reso orfano, e qualche anno dopo, un proiettile vagante gli si è conficcato nel cervello rischiando di ucciderlo all’istante.
Quando viene dimesso dall’ospedale, Bazil non ha una casa. Fortunatamente viene adottato da una banda di feroci rigattieri, dai talenti e dalle aspirazioni tanto sorprendenti quanto diversificati, che vivono in una sorta di caverna di Ali Babà; sono Remington, Calculator, Buster, Slammer, Elastic Girl, Tiny Pete e Mama Chow.
Un giorno, mentre cammina accanto a due enormi edifici, Bazil riconosce il logo dei fabbricanti di armi, che hanno causato tutte le sue sofferenze. E così, aiutato dalla fedele combriccola di strambi compagni, decide di prepararsi per la vendetta…
NAZIONE Francia | GENERE Commedia | ANNO 2009 | REGIA Jean-Pierre Jeunet