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Da quando siamo entrati nella rivoluzione digitale, la domanda che ci si pone più spesso è “gli eReaders soppianteranno i libri cartacei?”.
Coloro che masticano digitale si affannano a spiegare che i due supporti non sono esclusivi, nessun aut aut, nessuna lotta finale tra cartaceo e digitale, tra libro ed eReader. Entrambi i supporti coesisteranno per anni. Poi chi vivrà vedrà.
Oggi leggo un po’ di articoli sulla diffusione dei Tablets. Le vendite crescono e molti si aspettano, incluso me, un futuro dove ogni persona avrà il suo tablet.
Anche gli eReaders godono di ottima salute e costano molto meno dei Tablets. Però, se immagino il mondo fra 20 anni, beh, lo immagino senza eReaders. Voglio dire: che me ne faccio di un coso con uno schermo di bassa qualità, lento, difficilmente navigabile?
Molti la pensano cosi, per esempio qui, qui e qui.
Certo, se uno legge un romanzo alla settimana, lo schermo dell’eReader è più indicato, non stanca gli occhi e sembra la pagina di un libro. Ma non è poi così difficile immaginare una tecnologia che metta insieme lo schermo retroilluminato di un tablet e quello e-ink di un eReader.
Immaginare significa inventare, inventare significa produrre.
Sicuramente nei prossimi anni vedremo sul mercato oggetti magici (ancora più magici di quelli di oggi) in cui le due tecnologie coesisterranno. Ovvero: sarà la fine dell’eReader.
Ed eccoci al paradosso: la carta sopravviverà ancora a lungo, chissà 20 o 30 anni, quando l’eReader, come lo conosciamo oggi, sarà già pezzo da museo. Ironico, no? Ci affanniamo a difendere la carta dall’arrivo degli eReaders e non ci siamo accorti che saranno gli eReader a scomparire per prima.
Tablet vs. cartaceo… quella sì che è una battaglia interessante.
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