L'eterno ritorno

Come la peperonata mangiata a cena, pure Silvio Berlusconi si ripropone come leader del centrodestra. E sarà la sesta volta, se arriverà con queste condizioni, come candidato alle elezioni. Ci erano state promesse novità eclatanti dopo la batosta elettorale, poi ripiegate in un nuovo inno e nuovo nome al partito ma per ora abbiamo solo il vecchio battagliero nonno del dissesto politico-economico che si prenota per un nuovo giro. Il partito tace imbarazzato, parla soltanto Alfano per farsi da parte, che è la cosa che gli riesce meglio. Bruno Vespa ieri appariva raggiante nel suo loffio "Porta a Porta" balneare; Enrico Mentana ha subito mandato in onda "Silvio forever" , ma più che arguzia pareva una minaccia. Di Facci non saprei dire, mi addormento appena dopo la sigla roccherroll del suo programma, manco la Formula1. Ora io non so se la candidatura dell'anziano di Arcore porti davvero un 30% di voti, di certo è servito a riaccendere la passione in molte redazioni, a causare impreviste erezioni a penne spuntate. Il Paese avrebbe già dato e ampiamente ma, come ogni italiano sa bene, al peggio non vi è mai fine.