..una cosa che ho notato anche io, e che mi manda in bestia altrettanto… ma #noncicascopiù e #specchioriflesso :P
Originally posted on Editoria Precaria (ma non solo):
Quello che è divertente è che alcuni tornano da anni.
Parlo di quegli annunci di lavoro che ogni due o tre mesi (o sei) ricompaiono uguali sugli stessi motori di ricerca in cui li avevamo trovati la prima volta. IDENTICI.
Aziende che si espandono sempre? Eh no, aziende che non assumono mai. Che fanno contratti a progetto a oltranza. O collaborazioni che cambiano collaboratori sfruttando la possibilità implicita di sottopagarli, perché prima bisogna imparare a fare bene il lavoro, certo, e poi aspirare a qualcosa di meglio. Peccato che una volta imparato il lavoro si viene sbattuti fuori, perché l’azienda in questione non si può permettere di pagare di più, di pagare il giusto.
Questo è quello che raccontano, in verità è una tattica bella e buona. Il lavoratore è un cretino da cambiare all’occorrenza come un pannolino sporco. Vista la carenza di lavoro, si cercano sempre nuovi candidati…
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