Amico, dopo i fatti crudeli di Parigi, che ha visto la morte di diciassette persone, vorrei offrire le mie seguenti reflessioni Principalmente un abbraccio e condoglianze a ll’intera nazione francese Quelquno disse un giorno “” Non sono d’accordo con voi, ma lotterò sino alla morte per il vostro diritto di dirlo ““
Vedi, mio caro amico, io non sono d’accordo con Charlie Hebdo, anche se nella mia giovinezza ho molto amato sia la satira religiosa, sia la satira politica, ma quello che i fanatici islamici hanno fatto a Parigi la settimana scorsa, perpetrando una vera e propria strage nella redazione della rivista parigina, mi ha fatto pensare ai grandi pensatori dell’epoca dei Lumi
A Parigi gli assassini hanno sparato contro la nostra storia, la nostra cultura, il nostro tempo Sono cattolico praticante, ma credo anche che ci debba essere per tutti la libertà di credere e non credere.
I Terroristi islamici hanno ucciso i vignettisti di Charlie Hebdo, ma non hanno ucciso le conquiste della nostra civiltà e della nostra stessa libertà
C’è un gap, forse un abisso, tra la nostra cultura e quelle di altri continenti del mondo, di altre civiltà della terra; ma se facciamo un confronto corretto si deve parlare di cultura cristiana da un lato, e di cultura islamica, dall’altro
E ora la domanda è: chi saprà colmare il divario che separa le nostre civiltà? Credo che sarebbe un errore pensare che il mondo islamico debba vivere la sua epoca dei Lumi o, ancora peggio, che noi dovremmo rinunciare alle nostre conquiste liberali.
E dunque? Penso che noi europei dobbiamo rapportarci agli islamisti come cristiani: entrambe rappresentano delle civiltà importanti che devono cercare di comprendersi l’un l’altra
Ho vissuto in Italia l’epopea dei terroristi; c’era chi diceva che i terroristi di sinistra erano compagni che sbagliavano; e io non so se i terroristi islamici siano o meno dei fratelli che sbagliano ( è un problema che deve essere risolto all’interno della cultura islamica); ma credo che noi, gli europei, tutti insieme, abbiamo bisogno di essere uniti e relazionarci meglio con gli altri
Avanti coon l’Europa, dunque, amico mio.
Lasciamo perdere la differenze e diffidenza tra noi e camminiamo tutti insieme, non contro, ma incontro agli altri, affermando e confermando i nostri baluardi culturali. Vi abbraccio e vi mano i miei auguri per un 2015 pieno di felicità.