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L’Europa deve combattere contro gli attacchi speculativi anglo-americani-Le cose da Fare e le cose da Non Fare

Creato il 16 ottobre 2011 da Tnepd

L’Europa deve combattere contro gli attacchi speculativi anglo-americani-Le cose da Fare e le cose da Non Fare

Londra e New York stanno esportando la loro depressione da derivati ​​verso l’UE, con i credit default swap, il corrotto rating delle agenzie, e la loro panoplia di sporchi trucchi finanziari. Non si tratta qui del normale funzionamento dei mercati; abbiamo a che fare con tutti i mezzi di guerra economica.

Global Research
Dr. Webster G. Tarpley

L’Europa deve combattere contro gli attacchi speculativi anglo-americani-Le cose da Fare e le cose da Non Fare

L’attacco speculativo di Wall Street e delle banche ed hedge fund della City di Londra contro i paesi europei, le banche europee, e l’euro,  sta gradualmente crescendo. L’attuale crisi europea non deriva principalmente dai fondamentali economici, ma rappresenta piuttosto un assalto cinicamente programmato condotto dai finanzieri anglo-americani, la cui filosofia è il tradizionale Beggar My Neighbor. L’obiettivo è quello di spostare l’epicentro della depressione economica e finanziaria mondiale da Londra e New York sul continente europeo, e questa operazione è già in parte riuscita. Londra e New York stanno esportando la loro depressione da derivati ​​verso l’UE, con i credit default swap, il corrotto rating delle agenzie, e la loro panoplia di sporchi trucchi finanziari. Non si tratta qui del normale funzionamento dei mercati; abbiamo a che fare con tutti i mezzi di guerra economica.

I banchieri zombie di Wall Street  mirano ad una rottura caotica dell’euro con l’intenzione di acquistare il vecchio continente a prezzi stracciati. Gli sciacalli della città di Londra stanno cercando di distruggere l’euro come mezzo per soffiare nuova vita nella sterlina britannica moribonda, in modo da mascherare il fatto che la Gran Bretagna è più in bancarotta della stragrande maggioranza degli Stati membri dell’UE. Gli anglo americani operano anche per distruggere l’euro come possibile concorrente per il dollaro nel ruolo di valuta di riserva mondiale per il prezzo del petrolio, le attività degli istituti di credito internazionali, e altre funzioni. Il dollaro è oggi così debole e instabile, che può sopravvivere solo attraverso la caduta di tutte le valute alternative.

A causa dell’arroganza e della stupidità degli eurocrati e Eurogarchi che oggi gestiscono Bruxelles, ed in particolare a causa dell’incompetenza del monetarista Trichet e degli altri funzionari della Banca Centrale Europea, il risentimento nei confronti dell’euro e della BCE è in aumento in un certo numero di stati europei. Ma coloro che sono stati trascinati nell’isteria anti-Euro hanno bisogno di chiedere a se stessi perché hanno scelto di promuovere la distruzione della moneta unica, quando questo progetto coincide in modo totale con le intenzioni dei finanzieri anglo-americani, che sono chiaramente i  più grandi nemici dell’Europa e dell’umanità civilizzata in generale. Molti degli agitatori anti-Euro non hanno pensato concretamente a dove li porterebbe in realtà la buona riuscita della loro campagna attuale. E’ certamente avventato e irresponsabile proporre la distruzione dell’euro senza avere un’alternativa valida e concreta in mente.

La Raison D’etre dell’Euro come auto difesa contro attacchi speculativi

Fin dalla crisi monetaria internazionale della fine del 1960, che alla fine ha distrutto il sistema di Bretton Woods, era chiaro che l’integrazione economica dell’Europa occidentale era così progredita che le fluttuazioni selvagge dei tassi di scambio della valuta tra i paesi europei avrebbero gravemente distrutto la produzione e il  commercio. Tra il 1971 e il 1973, mentre le parità fisse del sistema di Bretton Woods stavano andando in pezzi (con la complicità attiva di Nixon, Kissinger, e Milton Friedman), un certo numero di Stati europei raggruppati intorno alla Germania Ovest stabilirono e difesero le parità fisse tra le loro valute. Questo era  il vecchio serpente Europeo, che divenne un serpente in un tunnel quando alcuni altri paesi si associarono ad esso più liberamente. Questo si sviluppò in una rete monetaria europea, e nel Meccanismo dei Tassi Europei (European Rate Mechanism) attaccato da Soros con un certo successo nel settembre 1992. Fuori dall’ERM è cresciuto l’euro.

Il problema fondamentale affrontato dalla Germania e dai suoi vicini era che anche 40 anni fa, le singole valute europee erano destinate ad essere spietatamente attaccate dagli speculatori anglo-americani. Il marco tedesco è stato costantemente attaccato dagli speculatori che andavano lungo(ndr: andare lungo=acquistare un titolo nella previsione che lo stesso salga di prezzo), scommettevano à la hausse  (verso l’alto), supponendo che il Marco tedesco sarebbe aumentato. Questo tendeva sempre a rendere il Marco Tedesco così astronomicamente costoso che le esportazioni tedesche avrebbero avuto un prezzo fuori dal mercato mondiale, causando depressione domestica e il caos sociale. Le altre valute, sia il franco francese, la lira italiana, il franco del Benelux, la dracma greca, la peseta spagnola, e altri, sono stati tutti candidati ad essere venduti allo scoperto dalle scommesse à la baisse (al ribasso) degli speculatori. Finché si trovavano da sole, queste valute erano sicure di essere ridotte in polvere, a valori minimi, creando così un’inflazione galoppante e un catastrofico declino del tenore di vita negli Stati Uniti. Tutto questo era molto prima dell’era dei credit default swap, quando le armi a disposizione degli speculatori erano relativamente primitive rispetto alle attuali armi di distruzione di massa finanziaria, i moderni derivati.

Uno dei motori fondamentali dell’integrazione europea è stata quindi l’idea che ogni moneta europea indipendente, debole o forte, sarebbe stata  inevitabilmente massacrata dalla speculazione anglo-americana. Solo unendole insieme queste valute potevano sperare di costruire un fronte comune contro i predatori speculativi. Singole dita possono essere facilmente rotte, ma un pugno è più difficile da fratturare. C’erano molte ragioni per la creazione dell’euro, alcune delle quali erano e sono del tutto false, ma la speranza di unirsi insieme per la difesa comune contro la speculazione internazionale a denaro caldo, deve essere visto come uno degli scopi razionali e validi per una moneta unica europea .

Nel 2008-2009, la Bank of England, la Federal Reserve, lo Scacchiere britannico, e il Tesoro USA hanno iniziato ad inondare il mondo di soldi facili in prestito a interesse virtuale 0% alle banche, hedge funds, fondi del mercato monetario, società di carte di credito, e altre istituzioni finanziarie in difficoltà. Questa politica ha generato qualcosa che si avvicina quasi a 20.000 miliardi di dollari di denaro caldo, che ha prontamente abbandonato il dollaro e la sterlina tornando a cercare manna in più caldi mercati speculativi del mondo. Dal momento che tanti dollari e sterline sono state vendute, una pressione al ribasso è emersa rispetto a queste valute non oltre l’estate del 2009.

L’euro troppo forte per soccombere all’attacco frontale nel 2009-2010

Guardandosi intorno per trovare un modo per spostare la furia della depressione economica mondiale sull’Europa, gli anglo-americani erano costernati dalla scarsa probabilità di fare un attacco frontale contro l’euro stesso. Con circa 1000.000.000.000 al giorno di fatturato, i mercati valutari europei erano semplicemente troppo grandi e troppo liquidi per un assalto diretto, anche da un branco di lupi delle più grandi banche zombie. Pertanto, gli strateghi finanziari anglo-americani dovevano cercare i punti deboli nel sistema europeo, dove un attacco speculativo poteva sperare di fare il massimo danno. Hanno focalizzato la loro attenzione sui mercati dei titoli di Stato di alcuni paesi euro più piccoli  – Grecia, Portogallo e Irlanda. I mercati di tali obbligazioni erano relativamente stretti, poco profondi, e non liquidi, il che significa che un moderato afflusso di denaro speculativo avrebbe potuto generare un botto notevole del dollaro. Utilizzando i credit default swap per massimizzare la potenza distruttiva della speculazione di denaro caldo, e con l’aiuto delle corrotte agenzie di raiting e dei venali mass media, i finanzieri anglo-americani furono presto in grado di creare una crisi artificiale in gran parte delle finanze pubbliche di questi paesi.

Nel maggio 2010, il ministro delle Finanze tedesco ha vietato la vendita allo scoperto dei credit default swap contro le obbligazioni di Euurolandia, e ha limitato le vendite allo scoperto in generale. La mancata unione degli altri paesi europei a questo modo aggressivo delle misure di divieto e relative misure, ha dato agli anglo-americani  un modo semplice per attaccare l’euro.

L’Europa aveva bisogno allora e ha bisogno ora di vietare i credit default swap insieme alle obbligazioni del debito collateralizzate, essendo i due tipi più tossici e pericolosi di derivati over-the-counter, mentre allo stesso tempo imporre una tassa Euro-Tobin dell’1%  sulle transazioni finanziarie, versando il ricavato nelle casse nazionali per mantenere la rete di sicurezza sociale. Se persiste la speculazione, alcune forme di controllo sui capitali e sui cambi sarebbero in regola. Questi metodi tradizionali di autodifesa finanziaria erano e rimangono la chiave per scongiurare l’attuale ciclo di guerra finanziaria.

Queste sono le radici della crisi europea – non la pigrizia dei greci e portoghesi, non l’auto-indulgenza dei francesi, non la villanìa dei tedeschi, non le scappatelle di Berlusconi. Coloro che chiedono lo scioglimento dell’euro in queste condizioni stanno dando aiuto e conforto ad un nemico brutale. Si stanno tagliando la gola.

Si è ormai diffusa l’illusione che un ritorno alla singole valute europee, anche in condizioni di collasso caotico, rappresenterebbe una panacea per tutti i problemi economici del continente. Questa è una visione radicalmente anti-storica, e abbastanza fatua.

Non è possibile tornare a casa, Europa

I nostalgici del Marco tedesco e delle altre valute singole dovrebbero recuperare il capolavoro di Thomas Wolfe, non puoi tornare a casa. Il processo che porta verso l’euro è in gran parte irreversibile, tranne in condizioni di assoluta, genocida, disintegrazione caotica. La ragione principale è che la speculazione in denaro caldo ora è immensamente più forte che in qualsiasi momento nel recente passato, e possiede una nuova arma devastante sotto forma di credit default swap. Helmut Schmidt, lo statista più anziano della Germania, ha avvertito che il Marco Tedesco tentando di andare da solo sarebbe guidato nello spazio intergalattico dalla speculazione internazionale, lasciando il settore tedesco delle esportazioni del tutto rovinato e il paese in una grave depressione. Economisti greci presumibilmente seri appaiono su Al Jazeera per dipingere un quadro idilliaco della Grecia che utilizza di nuovo la dracma e in grado di svalutare la propria moneta, e quindi in grado di ridurre i propri debiti e rendere allo stesso tempo le sue esportazioni più attraenti. Il problema è che la svalutazione non si fermerebbe dove questi economisti immaginano, ma comincerebbe ad avvicinarsi asintoticamente ad un valore pari a zero. O forse la dracma, come il rasbucknik, l’unità monetaria del blocco orientale nel vecchio cartoon Al Capp L’il Abner, acquisterebbe un valore negativo per la spesa aggiuntiva di pagare gli uomini dei servizi igienico-sanitari che venissero a portarla via come carta straccia. Una dracma isolata, in breve, significa impoverimento assoluto e il genocidio virtuale della popolazione della Grecia, con un’inimmaginabile iperinflazione dei prezzi dei prodotti alimentari di base, energia e altre necessità di importazione.

Molti altri paesi cadrebbero tra questi due estremi, ma tutti condividerebbero una rovina comune europea. La loro unica speranza di sopravvivenza potrebbe essere quella di implementare una Tobin tax, il divieto di obbligazioni del debito collateralizzate e dei credit default swap, controlli sui capitali, controlli sui cambi, ed altre misure anti-speculative. Ma, poiché  è così, perché passare attraverso la lunga agonia di sofferenza appena descritta e poi tentare di combattere gli speculatori da una posizione tragicamente indebolita, e frammentata? Perché non approfittare della linea difensiva più forte ancora garantita dall’euro, e combattere contro gli speculatori qui e ora?

Ovviamente, l’euro ha bisogno di una riforma molto radicale. È stato progettato da Eurogarchi ed eurocrati come base per un’Europa neoliberista delle banche e dei cartelli – una mostruosità che ha tradito le radici dell’integrazione europea in una convergenza postbellica tra l’economia  social democratica per il lavoro con la dottrina sociale cattolica, caratterizzata da grandi europei come Adenauer, Schumann e De Gasperi. La riforma più evidente per l’euro è l’europeizzazione della Banca centrale europea, tenendo questa istituzione fuori dal controllo di cricche di banchieri non eletti e irresponsabili, e assoggettandola alle leggi pubbliche, discusse e approvate alla luce del giorno dal Parlamento europeo che diventerebbe un’istituzione seria nel processo di assunzione di responsabilità per la BCE.

1914, 1939, 2011 – L’Europa commetterà di nuovo un suicidio collettivo?

Nel 20° secolo, l’Europa è riuscita a commettere suicidio collettivo non una, ma due volte – nel 1914, e di nuovo a partire dal 1939. Le élite europee non hanno imparato assolutamente nulla? L’opinione pubblica europea non ha imparato assolutamente nulla? È un terzo  suicidio collettivo – questa volta un fallimento per evitare la rottura catastrofica e caotica dell’euro sotto l’attacco speculativo anglo-americano – è davvero inevitabile?

Coloro che sostengono la demolizione della moneta unica devono spiegare perché insistono nel cedere alla sfrontata aggressione di Londra e New York. Perché sono determinati a placare Goldman Sachs, Barclays Bank, JP Morgan Chase, e il resto del branco anglo-americano?

L’unico modo in cui l’euro può essere distrutto è che gli europei lascino deliberatamente che questo accada. Per quegli europei che vogliono combattere per la propria indipendenza e il proprio futuro, si suggeriscono le seguenti linee guida.

Ciò che l’Europa non deve fare

Un certo numero di politiche controproducenti deve essere rigorosamente evitato.

Nessun austerità – Il taglio del bilancio è un fallimento totale nei suoi propri termini, dal momento che nell’attuale depressione la diminuzione della spesa pubblica genera necessariamente un deficit maggiore e più perdite negli anni successivi. L’inutilità suicida di tagli di austerità è stata drammaticamente dimostrata da Brüning nella Germania del 1930-1932, a Schwarzenegger in California e a Papandreou oggi. Il deficit greco è in crescita a causa dei tagli di bilancio. Una politica basata su tagli di bilancio non potrà mai pareggiare il bilancio, ma può anche distruggere il sistema economico e politico delle nazioni durante il tentativo, aprendo la porta ad un’ulteriore crisi economica e al fascismo.

Nessun salvataggio – Gli importi della bolla mondiale dei derivati per circa 1,5 quadrilioni di dollari (1.500 trilioni o 1.500. 000.000.000.000), assomma a circa 25 volte il totale del prodotto interno lordo mondiale o forse a 65.000 miliardi di dollari, anche se quest’ultima cifra dovrebbe essere sgonfiata per rimuovere l’aria calda speculativa. La quota europea della bolla mondiale dei derivati ​​è certamente superiore ad un terzo, che significa più di 500 trilioni di dollari. Questa somma da sola supera la capacità del pianeta Terra di generare credito e liquidità. Si tratta di un buco nero capace di divorare gli sforzi di tutte le banche centrali del globo. Non può essere salvato. I derivati ​​possono solo essere disintegrati, il che significa, in pratica, triturati o cancellati. Il destino della civiltà stessa travalica la comprensione di questo problema. La signora Merkel è sulla strada sbagliata.

Nessun Eurobond – Poiché il fallimento delle banche europee è in gran parte dovuto all’emissione massiccia di derivati falliti, è anche inutile prendere in prestito denaro dalla Cina o dalla Dilma del Brasile. Il piano Barroso deve essere sconfitto.

Nessuna ricapitalizzazione delle banche per nascondere le perdite da derivati ​​- Nessuna quantità di ricapitalizzazione potrebbe mai sperare di annullare i derivati ​​che si nascondono all’interno di queste banche. Sotto il Segretario del Tesoro Henry Paulson, le banche zombie degli Stati Uniti sono state autorizzate a mantenere i loro derivati ​​tossici nei loro sotterranei, anche se hanno ricevuto i salvataggi del Tesoro e 0% di credito federale da parte della Fed. Queste banche zombie ancora non prestano e non possono fare prestiti. Non vi è alcun motivo di ripetere la fallita esperienza americana in Europa.

Nessun Sixpack – Le riforme di bilancio conosciute come sixpack sono un tentativo di far rivivere i criteri di convergenza di Maastricht che limitava il deficit europeo al 3% del PIL. Maastricht è stato un piano per strangolare l’economia produttiva d’Europa, e assicurarsi che l’occupazione rimanesse depressa. Queste politiche devono essere scartate, invece di fare tentativi di farle rivivere. Bevete il sixpack, e vi ritroverete con una sbornia monumentale deflazionistica.

Nessuno Sfruttamento dell’EFSF – Se le economie europee sono troppo indebitate, dicono gli anglo-americani, la risposta è ovviamente quella di accumulare più debito, utilizzando l’attuale Fondo Europeo per la Stabilità Finanziaria a garanzia di maggiore indebitamento. Ma questo sciocco suggerimento lascierebbe le porte dell’EFSF spalancate agli attacchi delle agenzie di rating che agiscono come delegati sottilmente velati di Wall Street e della City di Londra. Se l’EFSF presta molto  e poi viene declassato, il potere europeo di generare credito al fine di creare posti di lavoro (Kreditschöpfung für Arbeitsbeschaffung) nella tradizione di Lautenbach e Woytinsky sarà diminuita. E’ meglio deviare l’EFSF su investimenti infrastrutturali.

No al FMI – Le ingerenze e i pasticci degli economisti del Fondo monetario internazionale hanno lasciato una scia di lacrime in tutto il mondo, e non sono mai stati in grado di puntare a una storia unica di successo dello sviluppo economico a causa delle loro prescrizioni. Il FMI è il portatore dell’assurdo e screditato Consenso di Washington nella politica economica basata su deregolamentazione, privatizzazione, rottura dell’unità,  distruzione della rete di sicurezza sociale,  liquidazione del settore statale, riduzione sistematica dei salari e dei benefici, e una generale barbara corsa verso il basso. Entro il 2008, ci fu una rivolta contro queste ricette draconiane, ma ormai sono state imposte a Grecia, Portogallo e Irlanda. L’Europa deve essere l’Europa dei popoli, e non l’Europa delle banche e dei cartelli. Le fallite politiche neoliberiste e monetariste del FMI non devono trovare posto nello sviluppo europeo.

Ciò che l’Europa deve fare

Liquidare le banche zombie; Troppo grandi per fallire – Circa una dozzina delle principali banche centrali europee sono chiaramente insolventi, e vengono tenute in vita a causa di considerazioni politiche. Questi Euro-zombie stanno beneficiando della versione continentale di troppo grande per fallire. Queste banche non forniscono e non possono fornire prestiti commerciali per nuovi impianti e  apparecchiature che potrebbero creare nuovi posti di lavoro produttivi. Invece, commerciano in derivati ​​tossici, aumentando la dimensione della bolla mondiale dei derivati. Inoltre, essi aumentano gli oneri schiaccianti dell’economia produttiva speculando su materie prime e futures energetici, cosa che rende la depressione peggiore. Hanno anche truffato i propri clienti con tariffe scandalose. Queste banche non hanno alcuna finalità costruttiva sociale o economica. Esse devono essere sottoposte a procedure di fallimento, e i loro derivati ​​spazzati via.

Tassa Euro-Tobin all’1% su tutte le transazioni finanziarie – I leader europei devono ignorare l’opposizione isterica e i sabotaggi provenienti dal segretario Geithner, dal Cancelliere Osborne, e da alcuni dei loro cavalli di Troia all’interno dell’UE, e procedere ad emanare una robusta tassa euro-Tobin dell’1% su tutte le transazioni finanziarie, enfaticamente inclusi i derivati. L’economia europea non può sopravvivere come un casinò di scommesse sui derivati. Una Euro-Tobin all’1% servirà a sottomettere la speculazione in generale, e in particolare a tenere a freno le attività degli hedge fund insolenti e sociopatici, che sembrano compiacersi nell’abbattere una civiltà di 3000 anni. Gli Stati Uniti hanno avuto una tassa sulle vendite di Wall Street dalla prima guerra mondiale fino al 1967, e lo Stato di New York continua ad averne una oggi, anche se i governatori che si sono succeduti hanno stupidamente insistito che il ricavato tornasse a Manhattan. Anche in un’amministrazione americana dominata dall’influenza di Wall Street come l’attuale regime di Obama, un consigliere economico come Peter Orszag ha vivamente auspicato un’imposta sulle vendite di Wall Street, solo per farsi intimidire da Larry Summers, uno degli artefici della deregolamentazione dei derivati ​​durante il secondo mandato di Clinton, che ha urlato che un piano per il fatturato fiscale di Wall Street rappresenterebbe il male assoluto. Il denaro proveniente dalla tassa Euro-Tobin deve essere versato ai tesori nazionali dei singoli Stati europei, dove dovrebbe essere destinato al mantenimento della rete di sicurezza sociale – non per salvataggi o altre attività finanziarie.

Cancellazione Universale/congelamento dei debiti derivati ​​- Nel giugno 1931, il presidente americano Herbert Hoover – il cui nome è ormai sinonimo di immobilismo e di capitolazione di fronte alla depressione economica – ha reagito al crollo del Credito austriaco e al fallimento imminente della tedesca Danatbank con la Moratoria Hoover, una delle politiche più istruttive dei nostri tempi. In quei giorni, le due categorie più pericolose e opprimenti del debito sono state le riparazioni imposte alla Germania, e i debiti di guerra nei confronti degli alleati, principalmente Francia e Gran Bretagna, negli Stati Uniti. Hoover ha proposto e ottenuto il congelamento di tutti i pagamenti di interessi e capitale su questo debito schiacciante da parte di tutte le parti interessate per il periodo di un anno. Il difetto fatale della Moratoria Hoover è che doveva durare più a lungo – come minimo per cinque anni o per tutta la durata della depressione economica mondiale. Oggi, il tipo più pericoloso di indebitamento finanziario internazionale è il debito basato sui derivati. Dovrebbe essere sottoposto ad una moratoria di almeno cinque anni o per tutta la durata della depressione, a seconda di quale dura di più. Hoover è considerato un presidente fallito, ma egli appare come un gigante rispetto ai funzionari inetti del nostro tempo. Il mondo ha urgente bisogno di uno statista in grado di sostenere misure efficaci per alleviare il peso del debito che attualmente sta schiacciando il futuro dell’umanità. In una scelta tra civiltà e santità del debito, dobbiamo scegliere la civiltà.

Proibire i CDS, CDO – In linea con lo stesso ragionamento, i tipi più pericolosi di derivati ​​devono essere permanentemente proibiti. Durante la sua apparizione davanti al Congresso nel maggio 2010, anche Lloyd Blankfein di Goldman Sachs ha avanzato l’idea che le Obbligazioni Collateralizzate del Debito dovrebbero essere vietate. Per quanto riguarda i Credit Default Swaps, o sono illegali, come il gioco d’azzardo, oppure, se sono considerati assicurativi, sono illegali perché i loro emittenti non soddisfacevano i requisiti di legge – compresa la riassicurazione, le riserve di cassa, ecc – che sono richieste alle aziende di assicurazione registrate. Come detto sopra, la principale causa della corrente ripartizione finanziaria europea è l’incapacità dell’Unione europea di vietare i Credit Default Swaps su tutti i titoli europei e le obbligazioni, e sottometterli a rigide sanzioni penali. Va ricordato che tutti i derivati sono stati illegali negli Stati Uniti dal 1936 fino al 1982 secondo i termini della legge Commodities Exchange. La mal consigliata deregolamentazione dei derivati ​​tra il 1982 e il 1999 deve essere considerata il fattore determinante per le tempeste finanziarie degli ultimi tre anni.

Incursione nelle agenzie di rating – Negli Stati Uniti sono emersi rapporti secondo cui le agenzie di rating si sono impegnate in insider trading, dando un preavviso agli speculatori sui loro attacchi ai buoni del tesoro statunitensi. Il procuratore italiano Michele Ruggiero ha mostrato un profilo coraggioso con la sua incursione negli uffici delle agenzie di rating a Milano, e si merita un continente di imitatori. Quando il presidente Kennedy era impegnato nel suo confronto con la House of Morgan in forma di United States Steel, JFK mobilitò Robert Kennedy del Dipartimento di Giustizia e l’FBI per incutere il timore di Dio a questi malviventi dalle grandi ricchezze, in modo da riportare la vittoria. Non ci sono funzionari europei, con il coraggio di un Kennedy? Entrambi gli stati nazionali devono dichiarare le banche zombie e i loro apparati associati, comprese le agenzie di rating, in default e liquidarli, oppure le banche zombie troveranno il modo di mandare in bancarotta e distruggere gli stati nazionali, e questo li porterà verso una nuova epoca buia di neo-feudalesimo.

Moratoria sul debito Ora per le economie in crisi, Chi Dovrebbe restare nell’Euro – Alcuni paesi, come Grecia, Portogallo e Irlanda, sono già stati messi in ginocchio dagli incessanti attacchi speculativi delle banche zombie anglo-americane e dalle iene degli hedge fund. Una volta che questi paesi scoprono che non possono più vendere le loro obbligazioni a condizioni ragionevoli, hanno bisogno di trarre le ovvie conseguenze e attuare ritorsioni dichiarando un’immediata, unilaterale e totale moratoria su tutti i debiti finanziari internazionali. Non c’è vergogna o obbrobrio nel fare questo. Grandi nazioni, tra cui Brasile, Messico e Argentina hanno fatto proprio questo con vari gradi di successo nel corso degli ultimi tre decenni, in quanto hanno una miriade di piccoli Stati – tra cui Costa Rica, un paese che notoriamente non ha forze militari di sorta. Una volta che la moratoria sul debito è a posto, queste nazioni sovrane possono affrontare i banchieri rapaci e predatori in condizioni di parità, e di solito possono raggiungere l’obiettivo di ridurre il loro indebitamento totale di almeno la metà. La Grecia sta già sperimentando tutto il dolore di una moratoria del debito, ma nessuno dei benefici. Non c’è assolutamente alcuna ragione per un paese che dichiara una moratoria sul debito di lasciare l’euro. Quando gli Stati Uniti avevano circa l’età che l’Europa unita ha oggi, il panico creato dalla Jackson-Van Buren del 1837 portò a default e fallimento gli Stati del Mississippi, Louisiana, Maryland, Pennsylvania, Indiana e Michigan. Nessuno di questi stati ha pensato neanche per un minuto di lasciare l’Unione per il solo fatto di essere fallito. Fragile è infatti un costrutto politico che pensa di escludere uno dei suoi componenti organici semplicemente a causa di difficoltà finanziarie, che la storia dimostra essere un disturbo ricorrente nelle vicende umane. Il debito, in breve, deve essere radicalmente ridotto, proprio perché l’Europa possa vivere.

Europeizzare La BCE, impostare un risconto di garanzia per obbligazioni Infrastrutture – In contrasto con molti analisti superficiali della scuola di Soros, la caratteristica più disfunzionale del sistema europeo attuale è la Banca Centrale Europea, oggi governata dall’ incorreggibile Trichet, e che presto passerà nelle mani ancora più sinistre di Draghi. Le regole della BCE comportano l’impossibilità di effettuare una politica economica di recupero, che deve basarsi su dirigismo, neo-mercantilismo e protezionismo. La BCE nella sua composizione attuale non può distinguere tra attività speculativa parassitaria da un lato, e investimenti produttivi in beni strumentali, infrastrutture e produzione di hard-commodity. Tuttavia, la capacità della BCE di creare credito rappresenta una risorsa vitale per il rilancio dell’economia europea. La BCE deve essere tenuta definitivamente fuori dal controllo di una cricca segreta di banchieri non eletti e inaffidabili, e sottoposta al controllo democratico delle istituzioni politiche rappresentative. La sola via percorribile per fornire legittimità democratica alla BCE è quella di avere la misura della massa monetaria europea, i tassi di interesse che verranno applicati, e determinare le categorie di prestiti da approvare attraverso leggi pubbliche discusse e approvate dal Parlamento europeo alla luce dei riflettori dell’opinione pubblica. Dato il fatto innegabile di una depressione economica mondiale di proporzioni senza precedenti, i leader degli stati europei devono prendere l’iniziativa di dichiarare lo stato di emergenza economica che dovrebbe consentire loro, in pratica, di sospendere le regole esistenti della BCE per consentire a questa istituzione di iniziare l’acquisto di  successive tranches, da  1000.000.000.000 di Euro ciascuna, di obbligazioni e titoli delle nazioni europee, super-autorità regionali, regioni, province e comuni,  destinando i soldi esclusivamente alle infrastrutture e opere pubbliche. In effetti, la BCE deve offrire un riscontro di garanzia per queste nuove obbligazioni. Questi titoli devono avere un tasso d’interesse pari a 0%, e dovrebbe maturare in un tempo da 50 a 100 anni, a seconda delle aspettative di vita delle infrastrutture in corso di installazione. In generale, l’attuale politica di credito per le banche e altri istituti finanziari a quasi 0% dovrebbe essere riconosciuta come un fallimento e definitivamente abbandonata.

1000 miliardi di Euro nelle Infrastrutture – Queste tranche da 1000.000.000.000 di euro dei prestiti BCE dovrebbero essere utilizzate per la modernizzazione sistematica e l’espansione della rete europeroa di autostrade, ferrovie veloci e ferrovia maglev, per la produzione e la distribuzione di energia moderna, acquedotti e canali, abitazioni, ospedali, scuole e altre istituzioni educative, biblioteche, edifici pubblici, e altre opere pubbliche necessarie. L’obiettivo è quello di realizzare un aumento permanente dello stock europeo di beni strumentali, fino all’aggiornamento rapido della produttività del lavoro europeo.

40 milioni di nuovi posti di lavoro produttivi per la piena occupazione – La migliore stima corrente valuta  il totale dei lavoratori disoccupati, sottoccupati, e scoraggiati nell’Unione europea in quasi 40 milioni di persone. Si tratta di un tragico spreco di alcune delle risorse umane più qualificate che si trovano in qualsiasi parte del mondo. Qualsiasi sistema che permette questo degrado scandaloso di capitale umano si condanna all’oblio automatico. Devono essere creati moderni posti di lavoro produttivi, che siano capital-intensive, ad alto consumo energetico, ad alto valore aggiunto, e compensati secondo le tabelle salariali Best Union, con pieni vantaggi. Ciò è necessario per fornire un livello di benessere delle famiglie e della cultura che equipaggerà la prossima generazione di europei ad affrontare con successo la sempre più intensa concorrenza globale. Il cedimento a livelli di disoccupazione permanente, che si incarna nel sistema tedesco Hartz e nelle politiche simili deve essere evitato.

Mettere fine alle ingerenze in Afghanistan, Libia, Kosovo, e ad altre ingerenze Militari – L’era di avventurismo coloniale è definitivamente finita, e tentare di farla rivivere significa semplicemente sollecitare un’inutile tragedia. Tutte le truppe europee devono quindi essere rimpatriate. E’ tempo di allontanarsi da qualsiasi nozione di neo-colonialismo o neo-imperialismo, dal momento che anche questi sono radicalmente anti-storici. Invece, è indispensabile favorire una comunità di sviluppo di Stati sovrani che abbraccia l’Europa, la Russia, l’ Africa, il Medio Oriente, e altre parti del mondo. La riforma del sistema monetario internazionale deve essere intrapresa senza indugio per permettere un tipo di riorganizzazione mondiale sulla base del vantaggio reciproco.

Fonte: Global Research 3 Ottobre 2011
Traduzione: Anna Moffa per
ilupidieinstein.blogspot.com


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