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In precedenza nel post “Socrate e il contadino” avevo dichiarato che mi congedavo da un certo mondo che ormai era morto e sepolto, in qualche cimitero di campagna. Insomma: certi personaggi che si trovano in “Non hai mai capito niente”, e anche in “Cardiologia“, non si sarebbero più rivisti.
In quella veste!
L’evoluzione di un personaggio
In realtà quel tipo c’è anche nella seconda raccolta, assieme all’altro; si tratta di una specie di “passaggio di consegne”; no. Di evoluzione.
Si è trasferito in città. Il suo carattere è avido. Ha fatto fortuna. Magari possiede case. Non è più il contadino di un tempo: si è adeguato al nuovo corso, al progresso, e via discorrendo.
Se “prima” restava attaccato alla terra perché comunque dava sicurezza, adesso, da quel poco che si vede, è il denaro che ama. E anche se c’è la crisi, lui è riuscito a piazzarsi dalla parte giusta e “osservare”.
Chiamalo scemo…
Oppure è diventato professore di liceo, mentre i suoi lavoravano la terra e lui insegnava in qualche istituto dell’entroterra. Niente di speciale, come si può vedere. Il mondo di chi scrive è spesso popolato di personaggi che ricorrono. Non come protagonisti, ma comparse.
Nella terza raccolta che arriverà nel 2016, eccolo di nuovo! Sì, sì: è proprio lui. Vecchio, in una lussuosa casa. Era un imprenditore, prima, adesso… Adesso ha una battaglia da combattere dalla quale forse non uscirà vivo. Ma non è questo il cuore della storia. Il cuore si trova in qualcosa di diverso.