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L’ex caserma di Bozzolo, già sede del fisco, è del Comune

Creato il 29 luglio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

La riqualificazione di Bozzolo (Mantova) continua con energia. Il paese è anche un simbolo, grazie a don Primo Mazzolari e alla vivace eredità culturale che ha lasciato nel mondo cristiano, oltre alla storia dei Gonzaga, come nel caso riferito dal comunicato riportato di seguito. Le cronache hanno parlato di Bozzolo purtroppo anche per altri motivi, legati alla cronaca nera e alla ‘ndrangheta. Del tutto comprensibile l’impegno del sindaco Giuseppe Torchio, uomo politico di formazione cattolico democratica che in provincia di Cremona si è spesso trovato fra due l’incudine e il martello dei maggiori partiti. È riuscito comunque a tessere una fittissima rete di amicizie e contatti che anche se non si tramutano in voti possono dare ascolto alle sue proposte.

Le amministrazioni Mussini e Compagnoni avevano aperto la strada con una sequenza di atti, ultimo dei quali la domanda di attribuzione dell’immobile in data 16 novembre scorso, in esecuzione dei contenuti della delega al governo sul federalismo fiscale‎ e la giunta Torchio ha finalmente ottenuto il previsto parere favorevole dalla Direzione Centrale dell’Agenzia del Demanio: la ex Caserma Gonzaga, già sede dell’Agenzia delle Enrtate con annessi alloggi di tipo popolare e bar, posta in piazza Europa, 24 a Bozzolo, può essere trasferita “a titolo non oneroso” al Comune.
Visibilmente soddisfatto il Sindaco, oggi in partenza per Roma, da Renzi e Franceschini per lo scottante problema delle frane alle mura gonzaghesche.
Torchio ringrazia i suoi predecessori Mussini e Compagnoni e racconta le visite alla sede del Demanio di Milano, in corso Monforte e l’interessamento successivo a Roma, dove la pratica, in ragione della particolare rilevanza, era stata trasferita‎.
Un particolare ringraziamento va all’onorevole Marco Carra per l’interessamento ed all’Anci nazionale per avere insistito, sia pure in un periodo di vacche magre per i Comuni, per il trasferimento agli Enti Locali dei beni demaniali dello Stato.
Ora il Comune, che aveva chiesto l’immobile per il trasferimento della Biblioteca e attività connesse al servizio scolastico ed alle attività culturali, dovrà procedere alla regolarizzazione catastale con una precisa tempistica.
Entro trenta giorni andrà preso contatto con la Direzione Regionale del Demanio ‎ di Milano per avviare il procedimento di trasferimento.
‎Entro sei mesi il Comune potrà visionare gli atti, effettuare il sopralluogo e confermare alla sede di Milano la richiesta di trasferimento non oneroso con apposita delibera consiliare.
Entro tre mesi dalla conferma della richiesta di attribuzione l’Agenzia del Demanio Regionale formalizzerà il trasferimento dell’immobile mettendo in atto tutti gli adempimenti necessari.


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