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L’ex fabbrica di moto trasformata in ambizioso loft

Creato il 04 febbraio 2011 da Urdesign

L’ex fabbrica di moto trasformata in ambizioso loft

Dentro questo loft bolognese, quando era un capannone industriale, si fabbricavano motociclette. Le gloriose Mondial, vincitrici negli anni Cinquanta di tanti campionati del mondo. E il quartiere intorno, la Bolognina, era uno di quelli in cui si sentiva più intenso il respiro operaio della città. Come la Mondial, nei decenni tante altre fabbriche hanno lasciato la loro carcassa vuota in questo corposo agglomerato di case e opifici appena dietro la Stazione. E una nuova generazione ha preso il posto di quella in tuta, che lì lavorava, ma aveva anche casa. Ora la popolazione è molto eterogenea, socialmente ed etnicamente.

Tra quelli che hanno avuto la sensibilità di leggere in positivo i dati del cambiamento, il pittore Luca Caccioni. Non originario della Bolognina ma bolognese, docente di pittura all’Accademia di Belle Arti della città, avvezzo a osservare le cose con uno sguardo che ne coglie l’essenza, di questa fabbrica dismessa, con l’aiuto dell’amico architetto Andrea Cavarocchi, ha fatto la sua abitazione.

Un enorme volume bianco coperto da un tetto a capriate di legno (quasi 7 metri al culmine) e pavimentato di cemento, per non cancellare i segni della storia. Luminosissimo, uno spazio in cui vivere con la famiglia, ma anche il luogo dove, terminata un’opera in studio, l’artista la lascia decantare e la riconsidera sotto una luce diversa, in tutti i sensi e per tutti i sensi. E parlano di decantazione e di ri-vissuto anche gli arredi – pezzi di grande design unicamente “trovati” o acquistati nei mercati – e gli oggetti, le collezioni, come quella di arte africana, raccolti per passione.

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