Un giorno mi scrisse una mail Silvia, che si sarebbe trasferita a Varsavia per il lavoro del marito.
Le dissi di venirmi a trovare per un caffe'. Evidentemente non prese solo un caffe' con me, in quella sua visita varsaviese, perche' qualche tempo dopo organizzo' una cena con tutte le italiane che aveva contattato, ed e' cosi che oltre a lei conobbi anche Kristina, che sarebbe diventata praticamente la mia compagna di banco per tutto l'anno successivo, Simona e Julia.
Mi sono trovata cosi' bene con loro che non ho cercato oltre, ma la verita' e' che di italiane a Varsavia ce ne sono tantissime.
Alcune, come Federica, sono partite prima che io arrivassi, e hanno ritrovato nel leggere delle mie avventure, le proprie. Altre come Paola stanno per arrivare, dopo che io saro' partita.
Io auguro a tutte coloro che avranno la possibilita' di vivere in questa citta', di non lasciarsi prendere dallo sconforto per l'iniziale solitudine, per il clima invernale tosto, per i brutti palazzoni sovietici.
Andate da Empik, cercate una copia del Warsaw Insider, entrate in una caffetteria con le poltrone, sedetevi comode e iniziate a leggere cosa c'e' da fare questo mese.
Salite sul giardino che si stende sul tetto della Biblioteka Uniwersitecka.
Fatevi portare da un taxi di buio a vedere il centro dall'altro lato del fiume.
Passeggiate lungo Powisle, fino ad entrare in tutti i cortili dei palazzi che si affacciano su Ulica Bednarska, arrivando cosi' dietro Nowy Swiat.
Scoprite Lazienki e i padiglioni reali, tra scoiattoli e pavoni.
Mentre camminate per nowy swiat, fermatevi alla Casa della Storia, vicino all'Hotel Bristol.
Andate a sedervi nel mio posto preferito, Piazza Grzybowska e guardate intorno a voi tutta Varsavia concentrata; i kaminica restaurati a nuovo di Prozna, il palazzo rimasto del Ghetto e il Teatro Ebraico, il Palazzo della Cultura, la Chiesa di Ognissanti, il nuovissimo grattacielo Cosmopolitan e sullo sfondo ancora un orrido alverare sovietico. tutti intorno al verde e all'acqua della fontana che offre scalini sfalsati dove ci si puo' sedere a parlare o a giocare a saltare.
Secondo me basta e avanza per innamorarvi e prepararvi a scoprire centinaia tra musei, ristoranti, gallerie, eventi, fontane,parchi, scorci e soprattutto storie e persone, che rendono questa citta' diversa da tutte le altre capitali europee, nel passato e nel presente.
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