L’armonia tra il corpo e la mente è un concetto che spesso non abbiamo il tempo di valutare quotidianamente. Ma quando quest’equilibrio inizia ad essere percepito, è un piacere a cui non possiamo più rinunciare.
Tra profumo di oleandri e prunus fioriti, qualche settimana fa, grazie all’invito di Smartbox Italia, ho provato la gioia di immergermi per quattro ore nell’atmosfera calda ed intensa del Moresko Hammam Café di Milano, uno spazio rilassante e multi-sensoriale al riparo dai ritmi frenetici della città.
Accolti nella Sala del Diwan, la zona relax mista, gli ospiti del Moresko possono degustare un tè caldo con la menta fresca e i dolcetti al miele, pistacchio, cocco e sesamo, pronti a tutte le ore. Sui kilim e fra i cuscini, le chaises longues, i tappeti e i tavolini cesellati, le lanterne illuminate e la musica diffusa ma pacata, è possibile anche pranzare e cenare in accappatoio a fine percorso.
Il mio percorso è iniziato con un calidarium di 20 min nell’Haremlik, dove ho chiacchierato piacevolmente con altri amici blogger nonostante, per le esalazioni di vapore, non riuscissi più ad individuare i loro volti . Durante la fase del Calidarium ci si cosparge di arab-sabun, una crema di sapone all’olio di oliva puro che penetra nei pori della pelle aperti dal vapore, idratando a fondo.
Dopo il bagno turco, all’interno del Tepidarium, c’era il personale del Moresko ad assisterci per effettuare il gommage e il lavaggio di corpo.
La tradizionale architettura ottomana, le piastrelle decorate di Kutahya, gli archi, le nicchie, le fontane e le cupole trafitte di luce fanno di Moresko un luogo unico e originale dove assaporare il gusto del “tempo ritrovato”.
Tra vapori e profumi, la coccola suprema del mio percorso è stato il massaggio rilassante e idratante, il massaggio turco per eccellenza, tipico da Hammam ed effettuato sull’ottagono di pietra calda, nel centro del Tepidarium. Circa 30 minuti di massimo relax e benessere per il corpo e, a mio parere, soprattutto per la mente.
Concludo il mio viaggio sensoriale con un’immersione nella vasca idromassaggio, ormai con la convinzione di non essere più sulla terraferma.
Ciliegina sulla torta, all’uscita dall’Haremlik, è stato l’Oriental Happy Hour nella Sala del Diwan, seduti sui tappeti tra i cuscini a degustare saporite specialità etniche accompagnate da uno spettacolo di danza del ventre.
A Zelda piace: farsi coccolare da profumi ed emozioni sensoriali, lasciar navigare il pensiero sulle onde dell’armonia e della bellezza. La sensazione di essere su un Paradiso Terrestre.
40.704241 17.334870L’Hammam dove ci recavamo per fare il bagno e lavarci di dosso gli impiastri di bellezza, era tutto in marmo bianco, pavimenti e pareti, con grandi lucernari sui soffitti che riversavano luce all’interno. Quella combinazione di luce, avorio, nebbie, persone che andavano in giro nude, facevano pensare all’hammam come a una specie di isola esotica e calda di vapori…davvero poteva essere un Paradiso. (da “La Terrazza Proibita” di Fatima Mernissi)