Matteo Renzi ha aperto un nuovo canale di comunicazione diretta rispondendo per un’ora alle domande che chiunque poteva rivolgergli su twitter all’hashtag #matteorisponde. Centinaia di domande arrivate alle quali il sindaco ha risposto anche in diretta streaming.
Tantissimi i temi affrontati: si comincia con la proposta di abolizione del Senato destinato a diventare la Camera delle autonomie, quindi l’abolizione delle province e la riforma della pubblica amministrazione.
Dialogo con il Movimento 5 Stelle? Il dialogo si fa in due, se i pentastellati vanno sui tetti a fare compagnia al tacchino di Bersani non si può dialogare.
Renzi sarà metà segretario e metà sindaco? Si possono ricoprire in modo soddisfacente entrambe le cariche? La risposta del sindaco è stata affermativa. O meglio, se lo fa Vendola che è segretario e presidente di Regione, se lo fa Alfano che è anche vicepremier, se Cuperlo o Civati sarebbero segretario e parlamentare insieme, perché dunque non sindaco e segretario? Renzi specifica comunque che non intende passare le sue giornate da segretario facendo riunioni ma stando in mezzo alla gente.
Tra le proposte concrete c’è anche spazio per temi molto più generali: Renzi vuole cambiare gli italiani? Risposta: non voglio cambiare il carattere degli italiani ma il loro umore. Oggi sono stanchi e rassegnati.
Altro tema importantissimo che è stato affrontato è stato quello sulla pasta al tonno: ci va o no il parmigiano? Secondo il sindaco no.
Per quanto riguarda invece i sindacati? Oggi questi sono in profonda crisi di rappresentanza. La maggior parte degli iscritti sono pensionati e i giovani precari non sono minimamente tutelati.
Dare una risposta in 140 caratteri ovviamente non è facile. Aggiungiamo il fatto che Renzi non ha il dono della sintesi e avremo sicuramente tante critiche per l’astrattezza delle risposte.
Almeno stavolta però guardiamo alla forma e non alla sostanza. Far partecipare i cittadini in modo così diretto non è usuale in questo paese per i partiti tradizionali.
Alcune domande, che sono state veramente avanzate, rimangono però inevase: come può uno scoglio arginare il mare? Quanto è bello far l’amore da Trieste in giù? Cuperlo ha la forfora? E ancora, la Pellegrini, quando non nuota, cosa fa? A Renzi ardua sentenza.
Profilo di Ivan Lagrosa
Nato nel 1994, studente di Economia e commercio, da sempre appassionato di giornalismo. Mi interesso principalmente di economia e di politica nazionale. Le mie passioni sono la musica, la scrittura e il nuoto.
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