L’Herpes zoster, comunemente chiamato fuoco di Sant’Antonio (o fiamme di Satana), è una malattia virale a carico della cute e delle terminazioni nervose, causata dal virus della varicella infantile (varicella-zoster virus). L’herpes zoster non è la stessa malattia dell’herpes simplex, nonostante la somiglianza del nome (sia il virus della varicella zoster sia l’herpes simplex virus appartengono alla stessa sottofamiglia virale degli Alphaherpesvirinae). Il suo nome deriva da due parole greche, “serpente” e “cintura”, che descrivono in modo molto appropriato una malattia dolorosa, come un serpente di fuoco che si annida all’interno del corpo e che a volte ha strascichi lunghi e invalidanti. La malattia è caratterizzata da una eruzione cutanea dolorosa con presenza di vescicole, solitamente limitata ad un lato del corpo, spesso in una striscia.
Segni e sintomi
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 5 Giorno 6
I primi sintomi dell’herpes zoster, che includono mal di testa, febbre e malessere diffuso, non sono specifici e possono portare perciò a una diagnosi errata. Questi sintomi sono generalmente seguiti da sensazioni di bruciore, prurito, iperestesia (ipersensibilità) o parestesie (formicolio, pizzicore, o torpore). Il dolore può essere da lieve a molto intenso nel dermatomero interessato, con sensazioni che vengono spesso descritte come dolore trafittivo o bruciore, formicolio, intorpidimento, e possono essere intervallati da rapidi colpi di intenso dolore. Si associa anche linfoadenopatia.
L’Herpes zoster nei bambini è spesso indolore, ma gli anziani hanno più probabilità di sviluppare lo zoster man mano che invecchiano e la malattia tende a essere più grave.
Nella maggior parte dei casi dopo 1-2 giorni, ma talvolta fino 3 settimane, la fase iniziale viene seguita dalla comparsa di rash cutaneo caratteristico. Il dolore e il rash cutaneo più comunemente si verificano sui dermatomeri toracici medio-bassi o lombari superiori, ma possono apparire anche sul viso, soprattutto sugli occhi, o su altre parti del corpo. Dapprima l’eruzione cutanea appare simile all’orticaria, tuttavia, a differenza di quest’ultima, l’herpes zoster provoca alterazioni cutanee limitate a un unico dermatomero. Lo zoster sine herpete (zoster senza herpes) descrive un paziente che ha tutti i sintomi dell’herpes zoster, tranne la caratteristica eruzione cutanea.
In seguito, il rash diviene vescicolare, formando piccole vescicole piene di un essudato sieroso, mentre la febbre e il malessere continuano a presentarsi. Infine le vescicole si riempiono di sangue e si forma una crosta entro 10-15 giorni. Di solito le croste cadono e la pelle guarisce. A volte, in seguito a grandi vesciche, rimangono cicatrici e la pelle scolorita.
L’herpes zoster può presentare sintomi aggiuntivi, a seconda del dermatomero coinvolto. L’herpes oftalmico coinvolge l’orbita dell’occhio e si verifica in circa il 10-25% dei casi. È causata dal virus riattivato nella branca oftalmica del nervo trigemino. In alcuni pazienti, i sintomi possono includere congiuntivite, cheratite, uveite e paralisi del nervo ottico che a volte possono causare l’infiammazione oculare cronica, la perdita della vista e dolore debilitante. L’Herpes zoster oticus (conosciuto anche come Sindrome di Ramsay Hunt tipo II) coinvolge l’orecchio. Si pensa che sia il risultato della diffusione del virus dal nervo facciale al nervo vestibolococleare. I sintomi comprendono la perdita dell’udito e vertigini.
Trattamento farmacologico
Analgesici
Le persone con un dolore che va da lieve a moderato possono essere trattati con analgesici ”da banco”. Lozioni topiche contenenti calamina possono essere utilizzate sull’eruzione o sulle vescicole e possono lenire il dolore. Di tanto in tanto, se il dolore è molto intenso, può essere necessario somministrare un farmaco oppioide, come la morfina. Una volta che le lesioni fanno la crosta, una crema con capsaicina (Zostrix) può essere utilizzata. Lidocaina topica e il blocco del nervo possono ridurre il dolore. La somministrazione di gabapentin con antivirali può offrire un sollievo alla nevralgia post-erpetica.
Antivirali
Riducono la gravità e la durata dell’herpes zoster con minimi effetti collaterali, ma non impediscono efficacemente il verificarsi della nevralgia posterpetica. Solitamente si usa l’aciclovir, un antivirale attivo nell’inibire la DNA polimerasi, sia per uso topico sia sistemico.