Nazionalizzare l’Ilva,renderla motrice di una identita’,quella italiana,fatta da industrie e operai.
L’Ilva non puo’ chiudere,non deve chiudere.
Il governo sprona chi non ha piu’ stimoli per tenerla in vita,anzi nelle televisioni nazionali sforna i muscoli dei politici che la difendono a spada tratta.
Taranto ha il suo jolly,quello dell’acciaio.Un jolly difficile da difendere qui,visti i danni.Ma un bisogno difficile da farne a meno.
E allora in queste ore a venire,avremo i fautori delle logiche piu’ conservatrici,quelli della produzione a tutti i costi con nuovi padroni.
E quelli della difesa a oltranza,quelli dei numeri dei decessi e delle curve esponenziali in crescita delle patologie.
Sfortunata questa citta’,a giocarsi un futuro su una questione difficile da annullare.
Anzi cresceranno gli odi,le vendette e le accuse.
Ci sara’ da lottare per una difesa del posto di lavoro,ma anche dei diritti,della salute,dell’ambiente.
Il governo adesso sara’ la bilancia,il peso da mettere e regolare l’equilibrio sottile che si respira in citta’.
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arallagianlucafoto©
Difficile situazione.Odio e amore verso l’Ilva.