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L'imbarazzo della scelta

Creato il 28 aprile 2011 da Salvom1983
L'imbarazzo della sceltaMeno si ha da riflettere, più si parla.
Montesquieu

Il rituale della mattina è quasi sempre lo stesso. Sveglia, in piedi, caffettiera sul fuoco, RaiNews, colazione. Siamo abituati a sentire parlare della porcheria del giorno che il governo e la maggioranza stanno preparando, ma negli ultimi giorni le cose sono un po' diverse. Si ha l'impressione che la discesa libera sul pendio della vergogna sia ormai una slavina fuori controllo.
Il quadro è il seguente. Sullo sfondo, sono disegnati da tempo i processi a carico di Berlusconi con l'annesso carico di leggi ad personam in barba all'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e all'orizzonte si profilano le elezioni amministrative e i referendum. Non si fa in tempo a commentare la furbata che Berlusconi sta tentando di compiere ai danni del referendum sul nucleare per evitare un verdetto negativo sul legittimo impedimento, che subito si accavallano altre vicende. Il mai domo sottosegretario Giovanardi lancia l'ennesimo anatema medievale contro la campagna pubblicitaria dell'Ikea, rea di non progettare cucine per soli etero. Non volendo sfigurare, il sindaco leghista di Treviso, Gian Paolo Gobbo propone di multare i gay che si baciano in pubblico. Giusto il tempo di diventare paonazzi di rabbia, che si riaccende la polemica per il tentativo di approvare alla Camera la legge sul fine vita, che priverebbe i cittadini del diritto di disporre della propria vita in nome di discutibili principi religiosi di certo non condivisi.
Sono perfino riusciti a far passare in sordina l'annuncio di Tremonti di una nuova manovra correttiva...Adesso si aspettano i commenti della maggioranza sul verdetto della Corte di giustizia europea, che ha bocciato il reato di clandestinità. Proprio nel mezzo della bufera sulla partecipazione italiana ai bombardamenti in Libia. È questo il nervo scoperto, che rischia di far esplodere le tensioni accumulatesi negli anni fra Pdl e Lega, due partiti le cui basi sono molto più distanti fra loro dei vertici. Che il governo cada proprio su questo? Bossi che stacca la spina perché non sopporta l'idea di bombardare gli africani sarebbe il colmo. È per questo che la possibilità è concreta.

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