Magazine Motori

L’imperatore Sebastian II di Germania

Da Postscriptum

L’imperatore Sebastian II di Germania

Sebastian Vettel è campione del mondo di Formula 1 per la seconda volta consecutiva.

Il giovanissimo tedesco, classe 1987, ha ottenuto in mattinata un terzo posto dorato nel Gran Premio di Suzuka (Giappone)raggiungendo quota 324 punti e chiudendo matematicamente i conti con i rivali più accreditati (ma mai realmente pericolosi) Jenson Button e Fernando Alonso con quattro gare d’anticipo.


La gara giapponese è stata dominata proprio da questi ultimi che hanno offerto una prestazione di classe e d’orgoglio confermando le buone impressioni maturate nel corso della stagione.

L’imperatore Sebastian II di Germania

Sebastian Vettel sorridente sul podio, Alonso deluso alle sue spalle

Le chiavi di lettura della vittoria di Vettel sono molteplici, però, e sarebbe un delitto alla morale attribuirle solamente al crollo tecnico di McLaren e Ferrari: le due vetture storiche sono state surclassate da una monoposto perfetta nata dal genio di Adrian Newey, che ha saputo fondere potenza e precisione aerodinamica per conquistare 9 pole position e 6 vittorie nelle prime 9 gare. Dietro alla vettura “energetica”, seppur rallentata dai regolamenti ballerini, nessuno è riuscito a starci, nè l’ottimo Jenson Button sulla sua McLaren dalle prestazioni altalenanti, nè il tenace Fernando Alonso, capace di tenere in vita una Ferrari mai così in ombra negli ultimi 10 anni.
Poi però c’è stata la tenacia e la classe del ragazzo di Heppenheim che ha raccimolato punti nella prima parte della stagione, si è fatto trovare pronto nei momenti più importanti (come a Monza e a Suzuka, appunto) e si è dimostrato un mostro di freddezza nel gestire anche il difficile rapporto con lo scalpitante compagno di box Mark Webber, sempre combattivo ma poco lucido nei momenti caldi della stagione; quasi sempre innervosito dalle prestazioni del giovane tedesco ma mai pronto a rispondere adeguatamente in pista.

L’imperatore Sebastian II di Germania

La RedBull RB7: capolavoro di aerodinamica di Adrian Newey

La grandezza di Vettel può essere misurata confrontando i suoi ultimi due anni con quelli di un’altra leggenda della Formula 1: tale Michael Schumacher, già alfiere della Ferrari, ma ormai accasato alla Mercedes: per Sebastian due mondiali, per Michael 24 mesi di fatica, delusione e derisione. Per la serie che ce sei venuto a fà?


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :