Il canale televisivo satellitare, History Channel la cui programmazione è composta da documentari di genere divulgativo in questo periodo si occupa di storia mandando in onda la serie televisiva: “Roma ai confini dell’impero” che ripercorre le tappe decisive che hanno dato forma a tale impero.
Nella storia le grandi civiltà si sono alternate, creando grandi imperi, il più grande impero antico è quello di Roma che nel corso di 400 anni cresce senza sosta, enorme e potente, ma per mantenere tale potere è necessario sfruttare tutto dei territori conquistati che devono diventare parte integrante dell’impero.
L’anno 130 d.c. segna una nuova era per Roma, la Britannia è un territorio ricco di risorse utili per il mantenimento della sua grande potenza.I conquistatori impongono uno stile di vita tipicamente romano costruendo sugli antichi terreni agricoli molte città, ricche di fantastiche case, complessi termali, beni materiali, opere d’arte e maestose ville.
La Britannia viene soggiogata con la forza, il 10% delle guarnigioni romane stanziano sul territorio, per dominare e sfruttare la popolazione, mentre i ricchi godono dei benefici e ben si adattano ai nuovi dominatori.
I romani sono severi esattori fiscali che garantiscono il “fiume d’oro” che deve arrivare ai potenti romani con il pugno di ferro.
Il prelievo forzato e il livello di tassazione richiesto ad un popolo di agricoltori genera un forte malcontento che porterà alla fine della dominazione.Dalla terra, estraggono oro, argento e piombo, utilizzando pochi strumenti geniali: l’acqua e il fuoco. Una tecnica che resterà in uso per duemila anni, sostituita solo dall’uso degli esplosivi.
Migliaia di schiavi e parte della stessa popolazione viene impiegata nelle miniere, lavorano sotto minaccia di morte, lavoro duro e massacrante eseguito manualmente con picconi e in condizioni terribili, sollecitati da continue frustate che creavano ferite che si infettavano velocemente viste le condizioni igieniche inesistenti.
Lo stato d’animo dei britanni conquistati, ruota attorno all’odio e alla vendetta, gli invasori hanno imposto non solo il loro stile di vita e la loro cultura ma anche le loro divinità, la ribellione cova e il malcontento cresce.
Il dramma sta per accadere, l’impero è entrato nella fase del declino e non gode più del potere di un tempo, la provincia britannica viene divisa i quattro parti nel tentativo di tenere a freno al situazione.
Ma all’orizzonte si fa strada un uomo che darà la svolta conclusiva: Flavio Valerio Costantino, conosciuto anche come Costantino il Grande e Costantino I che resta al potere per 30 anni, cambiando l’esito della storia. Una delle figure più importanti dell’Impero romano, in quanto lo riformò largamente e ne sancì l’inizio dell’alleanza con la Chiesa cristiana, sminuendo il presunto potere sovrannaturale degli imperatori sostituendoli con un unico dio.In arrivo anche le invasioni dal mare che portano morte e distruzione.
La popolazione sfinita, si ribella e scaccia i comandanti romani. Roma non tornerà più in Britannia considerata una Provincia troppo difficile da governare.
Così dopo circa 400 anni di dominio, Roma è costretta ad abbandonare quei territori e i britanni tornano ad essere padroni di se stessi.