L’impostore è una crime story capace di illuminare il lato oscuro della North London, un’area estremamente ricca, in cui i ricchi che vengono da tutto il mondo non disdegnano di risiedere conquistati dal suo fascino e dalle sue opportunità di business. E’ anche un viaggio nelle solitudini dell’animo umano, nei meccanismi perversi dell’alta finanza che sembravano accantonati dopo la grande crisi di qualche mese fa, e che invece ha solo scoperto nuovi modi per perseguire i propri scopi..
L’impostore, Oliver Harris, Feltrinelli
Sei del mattino, Londra. Nick Belsey, detective della polizia che ha toccato il fondo, si risveglia ferito e dolorante su una montagnola di terra nel parco di Hampstead Heath, ubriaco, senza portafoglio, senza telefonino e senza alcun ricordo degli eventi della notte che, da soli, giustificherebbero un licenziamento in tronco. Belsey torna a fatica in ufficio e si aggrappa alla sua ultima occasione, il caso dell’apparente suicidio dell’oligarca russo Alexei Devereux. L’occasione è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Belsey non resiste all’idea di appropriarsi dell’identità dell’uomo d’affari russo (e dei suoi soldi) e di riciclarsi lontano da Londra, libero e ricco. Indagando su Devereux, Belsey si rende conto però che il suo progetto truffaldino è niente in confronto a quanto scopre sulla vita dell’oligarca. La sfida è buia come il lungo corridoio del commissariato che Belsey percorre per raggiungere il suo ufficio, ogni mattina in condizioni sempre peggiori. La sfida inconfessata di Belsey è un gioco di specchi dove il bene e il male sono facce della stessa medaglia. Belsey, antieroe per eccellenza, è il protagonista assoluto del racconto. Si sente l’odore d’alcol uscire dal suo alito quando esce ciondolando da un locale dopo l’ennesima giornata combattuta. Si sente l’odore dell’adrenalina mista a sudore quando tenta disperatamente di mettersi in salvo. Insomma, si sente tutta la sua profondissima umanità. L’altro grande protagonista è la città di Londra.
COMMENTI (2)
Inviato il 23 luglio a 01:31
Ho acquistato l'ebook su ebook vanilla (http://www.ebookvanilla.it/l-impostore.html) sono ancora a metà, comunqe una cosa in cui l'auotre si distingue sono le descrizoni dei personaggi, idem dicasi per gli stati d'umore. Un libro sicuramente da leggere. Oliver Harris ha uno stile di scrittura tutto suo che rimane comunque semplice e pulito, molto piacevole. L'aspetto di gran lunga che ho riscontrato è che, nonostante le descrizioni dettagliate, il lettore ha sempre un ampio margine di libertà d'immaginazione sul personaggio e quando la trama sembra essere prevedibile e andare in una direzione, tutto d'un tratto ne prende un'altra.
Inviato il 23 luglio a 01:29
Ho acquistato l'ebook su ebook vanilla (http://www.ebookvanilla.it/l-impostore.html) sono ancora a metà, comunqe una cosa in cui l'auotre si distingue sono le descrizoni dei personaggi, idem dicasi per gli stati d'umore. Un libro sicuramente da leggere. Oliver Harris ha uno stile di scrittura tutto suo che rimane comunque semplice e pulito, molto piacevole. L'aspetto di gran lunga che ho riscontrato è che, nonostante le descrizioni dettagliate, il lettore ha sempre un ampio margine di libertà d'immaginazione sul personaggio e quando la trama sembra essere prevedibile e andare in una direzione, tutto d'un tratto ne prende un'altra.