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Su Facebook gira questo video:
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Questa è una breve descrizione del contenuto del video.
India. Una ragazza cammina per strada con i suoi libri e due ragazzi la adocchiano. Iniziano a seguirla e a darle fastidio. Poi le vanno davanti e le impediscono di continuare a camminare. Ma ecco che arriva un ragazzo a difenderla dai due. E poi, man mano, arrivano altri ragazzi. In tutto, otto uomini che formano un cerchio umano, uno scudo di protezione intorno a lei. Appare infine la scritta (in inglese) “ogni religione protegge le donne, proteggere le donne è religione”.
Ne scrivo perché in molti-e mi hanno mandato questo video con messaggi privati.
Cosa ne penso? Ne penso male, anzi: malissimo.
Puntualizzo. Nel video, la ragazza è in evidente difficoltà. Ma io avrei voluto vedere altre diverse opzioni-possibilità di sviluppo della storia nello spot.
Esempio.
1) Avrei voluto vedere la ragazza che urla come un’indemoniata. Oppure la ragazza che prova a correre via lontana dal pericolo. Oppure la ragazza che fa due o tre mosse di karate (poteva essere un invito a frequentare corsi di autodifesa).
Perché non reagisce e non grida? E’ pietrificata dalla paura? Sì, può essere, ma non è bello sottoporre sempre lo stereotipo della donna rassegnata alla molestia e alla violenza. Il messaggio da diffondere dovrebbe essere quello della “reazione”, non della sottomissione rassegnata. Almeno provarci. Almeno. Si chiama “spirito di sopravvivenza”: le donne ne sono prive? Una femmina di animale avrebbe reagito. La donna no?
2) Avrei voluto vedere NON un gruppo di UOMINI-PRINCIPI AZZURRI che fanno cerchio intorno alla ragazza, ma un GRUPPO DI DONNE arrabbiate nere che sfidano con i loro sguardi i due uomini.
Domando. Questo è combattere la VIOLENZA DI GENERE? Aspettare che 8 PRINCIPI AZZURRI facciamo cerchio intorno alla POVERA RAGAZZA INDIFESA?
Se le giovani indiane saranno educate a questo, c’è da temere ancora di più per loro: “aspettate che passino principi azzurri per la strada. Abbiate questa speranza nel cuore…”
Vorrei ricordare che l’INDIA è il PAESE dove ALCUNI UOMINI STUPRANO ED IMPICCANO BAMBINE perché appartenenti a una casta considerata inferiore, perché donne, perché piccole ed inermi.
Il messaggio contenuto quindi nello SPOT è che solo l’uomo – e non singolo, ma come gruppo – può difendere la donna.
La donna è in mezzo: quella “cosa” TRA UOMINI STUPRANTI E ASSASSINI e UOMINI PRINCIPI AZZURRI. In mezzo c’è la femmina contesa da due gruppi: uno al negativo e l’altro al positivo.
E le ISTITUZIONI INDIANE che fanno PER TUTELARE LA DIGNITA’ E LA SICUREZZA DELLE DONNE? Guardano lo SPOT?
Ma concludo con una notizia di cronaca di questi giorni: un gruppo di donne indiane ha picchiato con bastoni e scarpe due uomini che hanno tentato di stuprare due donne.
Io sono contro la violenza, in ogni sua forma ed espressione.
Ma le capisco.
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CONTATTI 1° agosto 2014: 39.300
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