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L'Infanta Elena compie 50 anni: Sarò sempre a disposizione del Re e della Spagna

Da Rottasudovest
L'infanta Elena, la primogenita di Juan Carlos e Sofia di Spagna, compie oggi 50 anni. E' un mezzo secolo che arriva in un momento di grave crisi economica e monarchica, per cui non ci saranno festeggiamenti ufficiali. Un po' non appartiene alla tradizione dei Borbone spagnoli, un po' non è in linea con il carattere di Elena e con la sua lealtà alla Corona. Vanitatis.com scriveva qualche giorno fa che l'Infanta si è opposta anche ai tentativi degli amici di organizzarle una festa, all'essere consapevole della crisi che si vive in molte case spagnole e al disagio che susciterebbero i suoi festeggiamenti. Ma, siccome i 50 anni sono un traguardo importante nella vita di ogni persona, il compleanno di Elena non è passato inosservato. E l'Infanta ha concesso a EFE, l'agenzia di stampa spagnola, una delle pochissime interviste della sua vita, diffusa poi su tutti i media.  In Spagna è stata ampiamente commentata, perché Elena dice la sua sulla situazione del Paese, della monarchia e della sua vita privata, senza mai perdere l'aplomb, senza dire una parola di troppo, ma non per questo lasciando i giornali senza titoli, dimostrando, ancora una volta, di essere la più castiza dei figli di Juan Carlos e quella che più si identifica con i valori della monarchia spagnola. Visto il suo comportamento degli ultimi anni e le capacità di adattamento alle esigenze di una monarchia allo sbando, dicono sarebbe stata un'ottima Principessa delle Asturie. Ma è l'unica donna vittima della discriminazione di genere in Spagna, essendo stato riconosciuto anche nella successione dei titoli nobiliari il diritto dei primogeniti, sia quale sia il loro sesso. Contro Elena c'è la Costituzione, che stabilisce "la prevalenza dell'uomo sulla donna", nella successione della Corona. Non sembra che lei ne abbia sofferto né che si sia mai sentita in competizione con il fratello Felipe, più piccolo di cinque anni, ma erede al trono (c'è un libro, uscito alcuni anni fa, che parla di Elena e della Regina che sarebbe potuta essere). Lei, lo ripete anche nell'intervista, è "a disposizione della Spagna e della Monarchia". Lo ha ampiamente dimostrato in questi ultimi anni, dopo lo scoppio dello scandalo dell'Instituto Noos, che ha coinvolto i Duchi di Palma. Un paio di anni fa, per cercare di focalizzare tutte le attenzioni solo sull'asse ereditario, Elena non ha occupato il suo posto accanto ai sovrani e ai Principi, durante la sfilata militare del Dia de la Hispanidad, ed è stata relegata nella Tribuna vicina, acanto al capo dell'opposizione Alfrdo Pérez Rubalcaba. E' stata lei a chiudere ogni polemica a commentare con un sorriso: "Prima o poi sarebbe successo".  Neanche due anni dopo, non c'è atto ufficiale, di un certo rilievo, in cui non sia presente Elena, sempre accanto alla regina Sofia e ai Principi delle Asturie, nell'attesa che re Juan Carlos riprenda le sue funzioni. La sua agenda si è intensificata, la sua disinvoltura è aumentata, la sua popolarità è cresciuta. Tanto che al momento è l'unico membro della Famiglia Reale che non riceve fischi nelle sue apparizioni pubbliche. Sarà perché c'è chi si ostina a vederla come alternativa ancora possibile a suo fratello e all'odiata Letizia?
"Sono contenta del lavoro di rappresentanza istituzionale che realizzo. Ho avuto la fortuna di iniziare sin da bambina, accompagnando i Reali, insieme ai miei fratelli. Sono stata e continuo a essere disponibile a rappresentare la Spagna e il Re. Sempre. Non metterò mai ostacoli" dice nell'intervista a EFE. Si dichiara "soddisfatta e molto grata" per la sua vita, perché considera interessante "poter portare il mio granello di sabbia per far sì che la Spagna e le funzioni della Corona siano più conosciute e più amate, tanto nel nostro Paese come all'estero". Sente affetto e riconoscimento per i genitori, per l'educazione che le hanno dato, per la cultura dello sforzo che hanno sempre difeso, anche per i propri figli, che pure godono di una posizione privilegiata, perché "hanno voluto che sapessimo superare le difficoltà che la vita ci avrebbe presentato". Parole di affetto e ammirazione anche per la regina Sofia, "una Signora con la s maiuscola, sia come regina, che come madre e donna. Ogn giorno è un esempio di saper fare e stare. Come Regina mi riempie di orgoglio vedere come si dedica al nostro Paese e il suo sforzo continuo per fare le cose bene. Come madre ci ha educato alla tolleranza, al rispetto e all'affetto; è sempre stata una madre vicina a figli, come adesso lo è ai nipotini. Come donna, il suo adattamento alle diverse situazioni che ha davanti, la sua lotta per migliorare le condizioni delle donne in molte comunità e Paesi sono esemplari". Elena si sente preoccupata "per l'allontanamento dei cittadini dalle istituzioni" e pensa che "tutti dobbiamo sforzarci, con il nostro lavoro e le nostre idee, per contribuire e prendere le migliori decisioni possibili"; secondo lei è "il momento di guadare avanti con decisione e pensando che troveremo le migliori soluzioni per il futuro di tutti". In questi 50 anni ha vissuto momenti belli e brutti, "ma tutti mi hanno aiutato a forgiare il mio carattere e ad apprendere a risolvere le situazioni più complicate come a godere delle cose positive". Tra i momenti belli inserisce "la proclamazione di mio padre come Re di Spagna", gli anni e i viaggi in famiglia, con i compagni di scuola. E poi "l'emozione di vedere Cristina e Felipe portabandiera della Spagna alle Olimpiadi, rispettivamente, di Seul e Barcellona", il matrimonio e la nascita dei figli. Tra le brutte, la morte dei nonni, le sofferenze causate dal terrorismo e dalle catastrofi naturali. Tra i più difficili, la decisione di separarsi e quindi di divorziare da Jaime de Marichalar. Sarà un dovere professionale, sarà il desiderio di infondere speranza nei compatrioti, ma l'Infanta si sente ottimista circa il futuro della società spagnola: "Anche se abbiamo la tendenza a vedere tutto nero, ho molta fiducia negli spagnoli, nella nostra gioventù, sempre più in contatto con la realtà mondiale. E' vero che molti giovani ben preparati vanno via in cerca di lavoro, ma io non lo vedrei come una 'fuga di cervelli'. Ho fiducia che dopo un periodo all'estero torneranno in Spagna e potranno contribuire al miglioramento del Paese, con quanto appreso e con la loro esperienza. E' un momento storico, in cui la società mondiale sta cambiando a grande velocità e dobbiamo adattarci, senza dimenticare i nostri valori, avendo sufficiente forza per cambiare qulloc he non ci sembra valido". Da un paio d'anni Elena dirige i progetti sociali della Fondazione MAPFRE e da questa posizione professionale, rimane sempre colpita "dallo spirito di collaborazione e dall'impegno disinteressato della società spagnola, nella vita quotidiana, per migliorare la vita delle persone". L'intervista è stata realizzata all'inizio di dicembre e distribuita ai media la scorsa settimana. L'Infanta si è fatta fotografare anche con i suoi colleghi, durante una pausa di lavoro, e nel suo ufficio. Sempre sorridente, sempre impeccabile, sempre alla mano. Alla riscoperta di Elena, l'Infanta che si è ribellata alle convenzioni sociali, riprendendo in mano la propria vita, dopo un matrimonio fallito, l'Infanta che avrebbe potuto essere Princiepssa delle Asturie, se suo padre non avesse imposto nella Costituzione una legge semi-salica. Pensando a quello che è stato poi, si sarà mai pentito Juan Carlos, di quella decisione? Feliz cumpleaños, Alteza, y que sean muchos más! Per celebrare il compleanno di Elena, diezminutos.es ha una lunghissima galleria fotografica, in cui la si vede in diversi momenti della sua vita, con il suo impeccabile gusto per l'alta moda, l'evoluzione del suo stile e lo charme che trasmette, pur essendo una delle principesse meno belle d'Europa (ma Elena è proprio al dimostrazione di come bellezza, eleganza e portamento non siano affatto sinonimi). Da un'altra galleria fotografica di diezminutos.es, l'Infanta Elena nel suo ufficio e con i colleghi della Fondazione MAPFRE.
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