L'Inflazione è l'aumento generale dei prezzi?

Creato il 14 marzo 2012 da Orwell84
C'è una quasi completa unanimità tra gli economisti e i vari cronisti riguardo il fatto che l'inflazione consista in un generale aumento dei prezzi dei beni e dei servizi. Partendo da ciò è assodato che qualsiasi cosa che contribuisca all'aumento dei prezzi metta in moto l'inflazione. Una caduta della disoccupazione o una crescita nell'attività economica è visto come un potenziale innesco inflazionistico. Altri inneschi, come l'aumento nel prezzo dei beni o nei salari dei lavoratori, sono osservati allo stesso modo come potenziali minacce. Se l'inflazione consiste nel semplice aumento nei prezzi come voluto dal pensiero popolare, perché quindi è vista come una brutta notizia? Che genere di danni causa?
Gli economisti mainstream sostengono che l'inflazione causi speculazioni, che generano sprechi. L'inflazione, si sostiene, consuma anche i reali guadagni dei pensionati e dei dipendenti con un basso stipendio e causa una cattiva allocazione delle risorse. L'inflazione, si argomenta, mina anche la reale crescita economica. Perché un aumento generale dei prezzi colpisce solo alcuni gruppi di persone e non gli altri? In che modo l'inflazione porta alla cattiva allocazione delle risorse? Perché un aumento generale dei prezzi indebolirebbe la reale crescita economica? Se l'inflazione è innescata da diversi fattori come la disoccupazione o l'attività economica è certamente solo un sintomo e quindi non causa niente in quanto tale. Per scoprire cosa sia realmente l'inflazione dobbiamo stabilire la sua definizione. Ora, per stabilire la definizione di inflazione, dobbiamo stabilire come questo fenomeno è emerso. Dobbiamo tornare alle sue origini storiche.
L'Essenza dell'Inflazione
L'inflazione si è originata quando il regnante di una nazione, come un re, forza i suoi cittadini a consegnargli le loro monete in oro grazie al pretesto che una nuova moneta d'oro avrebbe rimpiazzato quella esistente. Durante il processo, il re falsificherebbe il contenuto delle monete d'oro mescolandolo con qualche altro metallo per poi restituirli le monete d'oro diluito ai cittadini. A proposito di ciò Rothbard ha scritto:
Tipicamente, la zecca fondeva e coniava nuovamente tutte le monete del regno, restituendo ai soggetti lo stesso numero di "pound" o di "marchi", ma con un peso più leggero. Le once d'oro e d'argento rimanenti venivano intascate dal Re e usate per pagare le sue spese.
Per via della diluizione delle monete d'oro, il regnante poteva ora coniare un maggior numero di monete e intascare a suo uso le monete extra che venivano coniate. Ciò che veniva presentato come una moneta di oro puro era in realtà una moneta di oro diluito. L'aumento nel numero di monete causato dalla diluizione delle monete d'oro è tutto ciò che riguarda l'inflazione. Come risultato dell'aumento del numero di monete mascherate da valuta in oro puro, i prezzi in termini di monete ora aumenteranno (più monete vengono scambiate per un determinato numero di beni). Si noti che ciò che abbiamo è un'inflazione di monete, ovvero un'espansione di monete. Come risultato di questo processo, il regnante può intraprendere uno scambio fra niente e qualcosa (egli può dirottare risorse dalle tasche dei cittadini alle sue). Si noti anche che l'aumento dei prezzi in termini di moneta deriva dall'inflazione delle stesse. Si osservi comunque che è l'aumento di monete causato dalla diluizione che permette il trasferimento di risorse verso il re e non l'aumento dei prezzi in quanto tale.
Nel gold standard, la tecnica di abusare del mezzo di scambio è diventata molto più avanzata attraverso l'emissione di carta moneta non coperta dall'oro. L'inflazione significa quindi un aumento del numero di ricevute per l'oro per via delle ricevute che non sono sostenute dall'oro ma comunque mascherate come le vere corrispondenti del vero denaro. Il proprietario delle ricevute non supportate può ora intraprendere scambi di niente in cambio di qualcosa. Come risultato dell'aumento del numero delle ricevute (inflazione delle ricevute) si verifica ora un aumento dei prezzi. Si osservi che l'aumento dei prezzi si sviluppa per via dell'aumento delle ricevute cartacee che non sono supportate dall'oro. Inoltre, ciò che abbiamo è una situazione in cui la distribuzione delle ricevute cartacee non supportate trasferiscono beni reali senza che essi contribuiscano alla reale produzione di beni. Nel mondo moderno, il denaro vero non è più oro ma denaro cartaceo; l'inflazione in questo caso consiste nell'aumento della quantità di denaro cartaceo.
Si osservi che non affermiamo, come fanno i monetaristi, che l'aumento nell'offerta di denaro causi l'inflazione. Ciò che affermiamo è che l'inflazione è l'aumento nell'offerta di denaro. Si noti che l'aumento nell'offerta di denaro muove una serie di scambi di niente in cambio di qualcosa. Essi trasferiscono i finanziamenti reali da chi crea ricchezza verso chi possiede il denaro appena creato. Questo è ciò che causa la cattiva allocazione delle risorse, non l'aumento dei prezzi in quanto tale. Le entrate reali dei creatori di ricchezza crollano, non per via dell'aumento generale dei prezzi, ma per via degli aumenti nell'offerta di denaro. Quando il denaro si espande, vale a dire, creato dal nulla, i proprietari del denaro appena creato può trasferire i beni verso di loro senza che diano alcun contributo alla produzione di beni. Come risultato, i creatori di ricchezza che hanno contribuito alla produzione di beni scoprono che il potere d'acquisto del loro denaro è crollato, poiché sono rimasti meno beni lasciati in riserva ed essi non possono esercitare completamente loro pretese sui beni finiti, poiché questi beni non si trovano più lì.
Una volta che i produttori di ricchezza hanno meno risorse reali a loro disposizione, questo ovviamente penalizza la produzione di ricchezza reale. Come risultato, la crescita economica reale viene messa sotto pressione. L'aumento generale dei prezzi, che segue l'aumento nell'offerta di denaro, porta solo a un'erosione della ricchezza reale. I prezzi che aumentano da soli comunque non causano questa erosione. Ugualmente è l'inflazione monetaria, e non l'aumento dei prezzi, che erode i guadagni reali dei pensionati e dei lavoratori a basso stipendio. Come da regola, essi sono gli ultimi a ricevere denaro, e spesso vengono chiamati "gruppo dallo stipendio fisso". Secondo Rothbard:
Chi soffre in particolare saranno quelli che dipendono da contratti con un salario fisso - contratti stipulati prima dell'aumento inflazionistico dei prezzi. I beneficiari di assicurazioni sulla vita e i beneficiari di rendite, i pensionati che vivono della loro pensione, i proprietari terrieri con prestiti a lungo termine, gli obbligazionisti e altri creditori, coloro che detengono i contanti, tutti dovranno pagare le conseguenze dell'inflazione. Essi saranno quelli che verranno "tassati".
L'inflazione può emergere mentre i prezzi rimangono invariati?
Ora, con tutte le altre cose rimangono che uguali, se con una data scorta di merce avviene un aumento nell'offerta di denaro, questo significa che una maggior quantità di denaro verrà scambiata con una data scorta di merce. Ovviamente, quindi, il potere d'acquisto del denaro crollerà, vale a dire, i prezzi dei beni stanno per aumentare (più denaro cartaceo per un'unità di merce). In questo caso l'aumento generale nei prezzi è associato all'inflazione, vale a dire con l'aumento di denaro cartaceo. 
Ma ora considerate il caso seguente: il tasso di crescita del denaro è in linea con quello dei beni. Conseguentemente, i prezzi dei beni in media non cambiano. Abbiamo inflazione oppure no? Per molti economisti, se un aumento dell'offerta di denaro è esattamente collegata all'aumento della produzione di beni, questo è bene, perché non c'è stato nessun aumento nei prezzi generali e quindi non è emersa alcuna inflazione. Noi affermiamo che questo modo di pensare è sbagliato: c'è stata inflazione, vale a dire, l'offerta di denaro è aumentata. Questo aumento non può essere slegato dal corrispondente aumento nella produzione di beni e servizi. Per esempio, una volta che un re ha creato più denaro diluito che maschera da monete di oro puro egli è in grado di cambiare niente per qualcosa indipendentemente dal tasso di crescita della produzione di beni. Senza riguardo verso come si comporta la produzione di beni, il re sta ora intraprendendo degli scambi di niente per qualcosa, vale a dire, trasferendo risorse verso di lui senza pagare niente in cambio. Il trasferimento è reso possibile per via dell'aumento del numero delle monete causata dalla diluizione delle monete d'oro, ovvero, l'inflazione del denaro. 
La stessa logica si può applicare all'inflazione da denaro cartaceo. Il cambio di niente per qualcosa che l'espansione del denaro dal nulla mette in moto non può essere slegato da un aumento nella produzione di beni. L'aumento nell'offerta di denaro, vale a dire, l'aumento nell'inflazione, mette in moto tutti gli effetti collaterali negativi causati dalla stampa di denaro, compresa la minaccia di un ciclo di espansione e contrazione, senza interesse verso la produzione di beni. Secondo Rothbard:
Il fatto che i prezzi generali fossero più o meno stabili durante gli anni Venti ha mostrato a molti economisti che non c'era alcuna minaccia inflazionistica, e quindi gli eventi della grande depressione li hanno presi completamente di sprovvista.
Un aumento nella moneta-merce causa l'inflazione?
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Articolo di Frank Shostak per Mises.org.

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