Se pensate che le donne americane e in generale quelle occidentali, siano emancipate e libere, forse sarebbe meglio fermarsi un attimo e riflettere. Questo articolo non condannerà le disuguaglianze sul posto di lavoro o il fatto che le donne percepiscano stipendi inferiori rispetto agli uomini. Cercherò invece di mostrarvi come le donne vengano segretamente manipolate affinchè vivano una vita contraria alla loro natura interiore e come, nella maggior parte dei casi, ne soffrano. Il divorzio, il superlavoro, lo stress eccessivo, i disturbi alimentari, la chirurgia plastica, la depressione, il suicidio…sta accadento qualcosa di strano al mondo femminile. Sembra vi sia in atto un esperimento, per vedere quanto le donne possono essere trasformate in qualcosa che è agli antipodi della loro vera natura interiore.
C’è qualcosa di estremamente sbagliato nel modello attuale di donna. Se non lo vedete, non state prestando abbastanza attenzione. Le donne occidentali sono sommerse di preoccupazioni, tristezza, depressione, ansietà emotiva e fisica, problemi di salute ad un livello mai visto prima.
I mass media non sembrano interessati a questa triste verità. Ma se tenete gli occhi aperti potreste vedere che c’è qualcosa che non va e riscontrare tracce di questa misteriosa pandemia nei giornali, nelle riviste e in televisione:
“Un recente studio ha dimostrato che una donna su quattro di età compresa fra i 45 e i 59 anni prendere anti-depressivi.”
- USA TODAY
“Gli Stati Uniti, stanno rapidamente retrocedendo rispetto agli altri paesi del mondo industrializzato in termini di aspettativa di vita e la categoria maggiormente colpita sono le donne. Secondo un nuovo studio dell’Istituto per la Salute e la metrica di valutazione (IHME) presso l’Università di Washington, l’aspettativa di vita della donna americana non sta solo crescendo troppo lentamente … in realtà è in declino. “
-Travis Waldron, Thinkprogress.org
“Si stima che 8 milioni di americani soffrano di disturbi alimentari – sette milioni di donne e un milione di uomini”.
-Press TV
“Due donne americane su 100 soffrono di bulimia.”
- Dipartimento di Salute Mentale della Carolina del Sud
“Una donna americana su 200 soffre di anoressia.”
- Dipartimento di Salute Mentale della Carolina del Sud
“Una donna su quattro di età compresa tra i 45 e i 64 anni soffre di un qualche disordine mentale, un aumento del 20 per cento negli ultimi 15 anni”.
-The Telegraph
Queste statistiche sono una chiara indicazione di un epidemia dilagante. Che cosa sta succedendo?
La risposta, secondo gli studiosi, è legata al fatto che sempre più donne stanno lavorando. Questa è una diretta conseguenza del movimento femminista che ha travolto l’America dagli anni 60 agli anni 90.
“… Il movimento femminista, o Movimento di Liberazione delle Donne, fu un periodo di attività femminista, negli Stati Uniti, che iniziò durante gli anni 60 e proseguì fino alla fine degli anni 90.”
-Wikipedia
Naturalmente, è una bellissima cosa che le donne abbiano le stesse possibilità lavorative degli uomini. Il problema però sta nel fatto che non solo le donne oggi lavorano a tempo pieno, ma adempiono contemporaneamente alla loro tradizionale funzione, essendo mamme e mogli. Con l’aumento dell’orario lavorativo, assieme alle tensioni finanziarie dovute alla recente crisi economica, molte donne si trovano in un momento particolarmente difficile da affrontare:
“Le donne di mezza età che cercano di destreggiarsi tra carriera, figli e parenti anziani soffrono di depressione e ansia più di ogni altro gruppo sociale”.
-The Telegraph
I mass media ci dicono che grazie al movimento femminista degli anni 60 le donne hanno ottenuto libertà e opportunità che le rendono quasi uguali agli uomini. Sentiamo questa “adulazione del femminismo” ripetuta da molti giornalisti, leader del settore industriale e da professori universitari. A prima vista l’idea appare corretta e plausibile. Ma nella realtà dei fatti è vero? Le donne sono veramente riuscite ad ottenere così tanto? Stanno davvero meglio adesso rispetto a prima?
Le statistiche non sembrano verificare la tesi, almeno per quanto riguarda l’aspettativa di vita. Come vedremo, oltre a questo c’è molto di più.
INGEGNERIA SOCIALE PER CREARE LA “DONNA MODERNA”
Prima di andare avanti, cerchiamo di essere chiari. Questo articolo non si propone di argomentare sulla non eguaglianza tra uomo o donna, o di affermare che le donne siano destinate ad essere della madri/casalinghe. La donna è più tenace forte, intelligente e intuitiva degli uomini sotto molti aspetti. Il mondo femminile dovrebbe essere lodato per come si comporta di fronte al comportamento infantile della maggior parte degli uomini.
George Carlin (1937 – 2008) è stato uno dei più grandi filosofi e pensatori sociali del 20 ° secolo. (Questo è tutto quello che dovete sapere sugli uomini e sulle donne: le donne sono pazze, gli uomini stupidi. La principale ragione per cui le donne sono pazze è perchè gli uomini sono stupidi”.)Le donne hanno contribuito a modellare la cultura americana, non solo negli ultimi decenni, ma fin dai tempi in cui i primi pellegrini sbarcarono sulle coste occidentali americane. Fin dall’inizio, le donne assunsero ruoli di leadership in politica, nella scienza, nell’istruzione, nella letteratura, nella medicina.
Negli ultimi decenni però, le donne occidentali hanno subito una improvvisa trasformazione, un cambiamento, così palese e profondo che fa meraviglia pensare che così pochi sociologi abbiano riconosciuto e documentato la gravità delle sue implicazioni.
In qualche modo negli ultimi decenni la società, alimentata dalla propaganda di mass media e corporazioni, ha preso l’antico e fiabesco sogno femminile:
CenerentolaTrasformandolo in questo:
Alle giovani donne viene insegnato che una buona carriera deve essere il punto focale delle loro ambizioniTuttavia, il guaio è che questa non è la realtà se non per un ristretto cerchio di donne. Contrariamente a tutto l’idealismo eruttato dai mass media, la vita delle donne si sta trasformando più in QUESTO:
Le statistiche sull’aspettativa di vita femminile indicano che le donne stanno passando un brutto momento sia sul piano lavorativo che su quello più strettamente personale.Come se non bastasse, una larga fetta delle donne occidentali lavora nella vendita al dettaglio. Quindi il “sogno” femminile attuale appare, in realtà, più simile a questo:
Nella vendita al dettaglio le donne sono la maggioranza, quasi nessuna di loro però è visibile ai “piani alti”.Il risultato di tutto questo è visibile ai giorni nostri: bambini che soffrono, vittime di una ondata di divorzi senza precedenti, famiglie dimezzate, oppure con entrambi i genitori occupati al lavoro (riducendo quindi ulteriormente il tempo passato in famiglia), preoccupazioni finanziarie, stress, ecc . Sono riusciti ad ottenere il modello di “donna lavoratrice” sacrificando i valori della famiglia tradizionale.
Ancora peggio, la cosiddetta liberazione della donna ha cambiato radicalmente il comportamento femminile. La donna non fa più affidamento sulla “famiglia” (sia la famiglia dove è nata che la famiglia che contribuisce a creare) per il loro benessere, le donne stanno diventando sempre più aggressive, sessualmente promiscue, meno empatiche e simpatiche (dal punto di vista emotivo, non caratteriale n.d.r.) In sostanza, stanno diventando sempre più maschili.
DONNA MODERNA VS DONNA TRADIZIONALE
Mettiamo a confronto la donna moderna con la donna tradizionale:
DONNA MODERNA
- Non vogliono figli nell’immediato e probabilmente neppure in futuro
- Le piace avere rapporti sessuali con patner multipli e si sente orgogliosa di questo
- Beve moltissimi alcolici
- Stesso discorso per le droghe
- Le piace andare in giro svestita per farsi notare
- Agisce in modo aggressivo, insegnando indirettamente ai bambini che l’essere aggressivi è positivo.
DONNA TRADIZIONALE
- Cerca un buon marito
- Desidera avere figli
- Ritiene un obiettivo primario quello di allevare i figli, e di sacrificarsi per loro
- Non cerca sesso se non da suo marito
- Mostra delicatezza e gentilezza per creare una comunità / società adatta ad allevare i figli
Quale versione di “donna” vi sembra più giusta? Se siete una donna, quale versione risuona di più nel tuo cuore? Se sei un uomo, quale tipo rispecchia meglio il vostro ideale di madre, moglie o sorella?
Un esempio di donna tradizionale:
Nancy Davis (poi Nancy Reagan) in posa per una foto pubblicitaria, nel 1950. Poche donne al mondo hanno mostrato più stile e classe.In confronto, la donna moderna somiglia più a questa:
Alle giovani ragazze occidentali la tv insegna che ubriacarsi, l’essere aggressive e fare sesso con più partner, è divertente.Possiamo concordare che la donna tradizionale nell’esempio precedente, in contrapposizione alla donna moderna, sia più intelligente, più forte, con più classe e più intelligente. Quello che non abbiamo capito è che la donna moderna non è solo un’evoluzione del modello femminile ma un prodotto di ingegneria sociale.
“L’ingegneria sociale è una disciplina … riferita agli sforzi atti ad influenzare atteggiamenti e comportamenti sociali diffusi su larga scala, sia da parte dei governi che da gruppi privati.”
-Wikipedia
In parole povere, i mass media e i loro sponsor aziendali stanno “vendendo” il modello di donna moderna alle odierne ragazzine. Sembra, che stiano tentando di creare un modello di “donna moderna” nelle giovanissime, completamente opposto all’ideale tradizionale di donna.
Perchè l’elite fa tutto ciò? In che modo?
Cominciamo con il ‘come’. Il loro modus operandi è semplice: stanno utilizzando il più grande strumento ipnotico a loro disposizione, la televisione, oltre al resto dei mass media. Basta guardare ad una manciata di serie tv orrende che l’elite propone alle giovani donne:
- MOB WIVES
- REAL HOUSEWIVES
- JERSEY SHORE
- SEX IN THE CITY
- JERRY SPRINGER
- STEVE WILKOS
- MAURY POVICH
Questi spettacoli televisivi hanno un influsso negativo sulle giovani donne e sui giovani uomini e, in proiezione sulla società. A questo si aggiunga il fatto che le donne vengono fatte sentire inadeguate dai mass media proponendo su riviste giornali tv video e film modelle troppo magre, belle/i, giovani e impeccabili. Sappiamo tutti che questa palese commercializzazione ti tali irraggiungibili canoni di bellezza danneggia non solo le giovani donne ma anche quelle più vecchie:
Perchè allora i mass media continuano ad insistere nel proporre tali scempi? C’è solo una parola per descrivere questo assalto continuo sulle donne – un colpo basso. I media hanno creato uno standard definitivo di ciò che conta e le donne si confrontano con esso, giudicandosi, consapevolmente o meno. Tutto questo porta le giovani donne e le donne in generale a sentirsi inadeguate.
“Nel 1985, tre donne americane su dieci (il 30%) dicevano di non essere felici del loro aspetto fisico, un dato che aumentò a quasi una su due ( 48%) nel 1993.”
- Maggie Wykes, Barrie Gunter, Un agente segreto al liceo
Certo, ci viene detto che una donna sensuale aiuta a vendere il prodotto. E’ possibile però che i mass media siano interessati anche ad altro e cioè far sentire volutamente inadeguate le donne affinchè decidano di rivolgersi altrove per realizzare le proprie vite (cioè le loro carriere)?
Se pensate sia pazzesco che le donne possano essere manipolate e influenzate dai mass media o dalle grandi aziende su ampia scala, guardatevi questa breve clip di 4 minuti del documentario britannico, The Century of Self. Ci viene mostrato come, nel 1940, uno grande impresa ordì con successo un complotto per incoraggiare le donne ad iniziare a fumare: era qualcosa che la maggior parte delle donne non avrebbe mai sognato di fare fino a quel momento:
watch?v=k_i5Cq6cjlU&feature=youtu.be
Qui ci viene mostrato come una grande società abbia creato l’idea che se una donna fuma è più forte e indipendente, pensiero che persiste ancora oggi. L’obiettivo della grande azienda fu quello di vendere più sigarette. Utilizzarono i media per aiutarli a raggiungere questo obiettivo, innestando semplicemente “un’idea” nella mente delle donne.
E ‘possibile, quindi, che i mass media ed i loro sostenitori corporativi abbiano incoraggiato le donne ad entrare a far parte della forza lavoro? Fu il movimento femminista, il catalizzatore che spinse le donne nel mondo del lavoro, socialmente ingegnerizzato dalle grandi imprese a scopo di lucro?
Per trovare la risposta, consiglio di guardarvi il video di 3 minuti qui sotto. L’ex candidato alla presidenza Aaron Russo (1943 – 2007), amico di Nick Rockefeller, ci racconta come lo stesso magnate abbia confidato lui come il movimento femminista fosse stato socialmente ingegnerizzato per spingere le donne nel mondo del lavoro e aumentare le entrate fiscali e i profitti aziendali:
Queste informazioni sono sbalorditive. Molti credono che Russo sia stato ucciso a causa delle rivelazioni su Nick Rockefeller e sui piani segreti Rockefeller.
La totale influenza – economica, politica, persino spirituale del movimento di liberazione delle donne (femminismo) si fa sentire ancora oggi in ogni angolo della società.
A causa della massiva presenza femminile nel mondo dela lavoro tra il 1960 e il 1990, il prezzo delle case e delle automobili è salito alle stelle. Le grandi aziende possono ora farsi pagare di più per abitazioni e veicoli in quanto con il lavoro femmile si viene a creare un doppio reddito famigliare.
Possiamo vedere come il paradigma sia cambiato guardando vecchi spettacoli televisivi in bianco e nero come “Leave It to Beaver”, che raffigura la tipica famiglia monoreddito. Il papà torna a casa dal lavoro alle 4 del pomeriggio e cena con la sua famiglia. Possiedono una bella casa, una bella macchina, e un grande giardino. Così viveva l’americano medio.
Al contrario, le mamme e i papà di oggi sbattono i loro figli all’asilo nido la mattina presto per arrivare puntuali al lavoro, in modo da riuscire ad avere due stipendi mensili, necessari per sopravvivere e tenere lontane le banche dalle loro vite. I valori familiari di una volta sono stati svenduti per oggetti inutili come i nuovissimi dispositivi di localizzazione GPS.
Oggi le donne sono costrette a lavorare, piaccia o no, le vittime dell’economia creata dal movimento femminista (che ha indirettamente danneggiato i valori tradizionali familiari e americani). La stragrande maggioranza delle donne percepiscono una bassa retribuzione, fanno lavori ripetitivi che contribuiscono alla depressione, alla tristezza, alla rabbia, alla confusione, e così via.
Oggi, le famiglie stanno avendo sempre meno bambini, segno che le donne sono in difficoltà:
“Da 12 anni costantemente in calo, il tasso di natalità degli Stati Uniti è sceso al livello più basso mai registrato nel paese, secondo le statistiche appena rilasciate dai Centers for Disease Control (CDC).”
-About.com (2012 stats)
Inoltre, sempre più donne hanno figli fuori dal matrimonio, un ulteriore prova della ingegneria sociale in atto:
“Più di un terzo delle nascite provengono da donne non sposate.”
-About.com (2012 stats)
Quindi, come possiamo lottare contro questa ingegneria sociale? Come possiamo aiutare le donne a combattere la malattia che le affligge? Può essere utile, per iniziare, rendersi conto che le donne non sono mai state veramente oppresse. Vennero sempre rispettate, amate e apprezzate prima di tutto in casa …
“L’uomo può essere il capo della casa, ma la donna è il collo. E il collo può girare la testa in qualsiasi modo vuole. “
-Il mio grosso grasso matrimonio greco
“Una moglie felice è una vita felice.”
-Proverbio
Le donne contribuirono in maniera importante alla arti, alle scienze e alla civiltà nel suo insieme, ma questo fatto sembra essere minimizzato dai mass media, in quanto non si adatta alla percezione della realtà imposta dai media ai giovani. Piuttosto che insegnare alle giovani donne che sono uguali agli uomini, e che le società matriarcali, una volta esistevano in tutto il mondo ed esistono ancora (ricerca Culto della “Dea Madre”, a titolo di esempio) preferiscono nascondere queste verità. I media infatti spingono le donne a sentirsi inferiori agli uomini e ad intraprendere una guerra tra sessi che porterà le nuove donne a sentirsi naturalmente in competizioni con gli uomini.
LE DONNE FAMOSE DELLA STORIA
Queste donne, venute prima del movimento femminista, vi sembrano oppresse?
A sinistra: La regina Cleopatra (69 aC – 30 aC) d’Egitto. A destra: la regina Nefertiti (1370 aC – 1330 aC) d’Egitto. Entrambe le donne vissero molto prima del movimento femminista.A sinistra: Caterina de ‘Medici (1519 – 1589) fu regina consorte di Francia. A destra: Charlotte Brontë (1816 – 1855) fu romanziera e poetessa inglese.A sinistra: Golda Meir (1898 – 1978) fu Primo Ministro israeliano prima dell’arrivo del movimento femminista. A destra: H.P. Blavatsky (1831 – 1891) divenne famosa per i suoi libri occulti. Era una donna oppressa?A Sinistra: Khadija bint Khuwaylid (555-619) fu la prima moglie del profeta islamico Maometto. A destra: Madre Teresa (1910 – 1997). Entrambi vissero vite emancipate e straordinarie.
A sinistra: Amelia Mary Earhart (1897 – 1937) fu una famosa pioniera dell’aviazione americana e una scrittrice. A destra: Mahalia Jackson (1911 – 1972) fu una cantante gospel straordinaria.A sinistra: Ma Barker (1873 – 1935). A destra: Annie Oakley (1860 – 1926). Nessuna delle due ebbe bisogno di un movimento femminista per fare la storia.A sinistra: Ma Joad in “The Grapes of Wrath” di John Steinbeck interpreta una tipica matriarca dell’epoca post coloniale. A destra: Clara Barton (1821 – 1912) fu pioniera dell’insegnamento in america, infermiera, e si dedicò a cause umanitarie. Viene ricordata soprattutto per aver organizzato la Croce Rossa.Lucille Ball (1911 – 1989) fu una dirigente televisiva e una protagonista di varie sitcom.
Se le donne fossero state così oppresse come i media vogliono farci credere, come si spiegano tutti i successi da loro raggiunti prima del 1960, senza il movimento femminista?
Credere che le donne fossero soggiogate al potere maschile prima dell’arrivo dal movimento femminista è un sogno senza fondamento, innestato nelle nostre menti dai mass media e dai loro sostenitori aziendali. Questo “sogno” si è ora trasformato in un incubo, non solo per la maggior parte delle donne, ma per tutti noi, e soprattutto per i nostri figli, che ne stanno pagando il prezzo.
La buona notizia è che le donne sembrano essersi risvegliate. Usando la loro naturale intuizione, di cui sono sensibilmente più provviste degli uomini, hanno capito che qualcosa o qualcuno le stava “manipolando” in qualche modo.
Qualcosa è andato tragicamente storto e mentre la maggior parte delle donne non riesce a capire cosa sia esattamente successo, c’è la chiara sensazione che qualcosa non funzioni correttamente. Lo vediamo in un nuovo studio comparso nelle pagine di More Magazine, il quale dimostra che, nonostante il comunque forte idealismo, le donne sono meno ambiziose di quanto lo fossero 10 anni fa sul posto di lavoro. Il terzo rapporto annuale di More riguarda l’attitudine lavorativa femminile.
- Un buon 43% delle donne hanno dichiarato di essere meno ambiziose di dieci anni prima
- Il 73% sostiene di non applicarsi al massimo nel lavoro
- Il 38% dice di non voler subire pressioni politiche e di non riuscire a sopportare la responsabilità derivante da posizioni lavorative più elevate
Questo declino nell’ambizione, secondo la rivista, non è una novità – i risultati citano dati provenienti da diversi studi a livello nazionale dal Families and Work Institute che mostrano come la percentuale di donne di età compresa tra i 35 e i 44 anni che voleva un lavoro con maggiori responsabilità è scesa dal 40% al 35 % tra il 1992 e il 2008.
Chiaramente, le donne stanno cominciando a mettere in discussione i messaggi che vengono loro proposti dai mass media e dai loro sostenitori aziendali. Le donne stanno facendo domande, cercando delle risposte, più o meno arrivando alle stesse conclusioni descritte nel presente articolo. Speriamo che la tendenza continui.
CONCLUDENDO
Il movimento femminista del tardo 20 ° secolo è stato una frode. Venne socialmente ingegnerizzato dall’Elite, nascosta dietro le quinte, con l’obiettivo di spingere le donne nel mondo del lavoro. Con le donne che lavorano, le grandi società hanno guadagnato più soldi che mai.
L’Elite ha raggiunto questo scopo impiantando, nella mente delle donne, l’idea di essere state da sempre oppresse dagli uomini e che attraverso la competizione sul posto di lavoro potessero dimostrare la loro uguaglianza.