Il mio sogno è nutrito d'abbandono,Il rischio è che molti cittadini italiani
di rimpianto. Non amo che le rose
che non colsi. Non amo che le cose
che potevano essere e non sono
state...
scontino presto sulla loro pelle il significato profondo di questi versi,
rimpiangendo per tutta la vita di non AVERE FATTO QUANTO (ancora) POTEVANO FARE...
rimpiangendo per tutta la vita le cose che potevano essere e che non sono state...
Questa triste prospettiva vale per i risparmiatori ed i correntisti che continuano (irresponsabilmente) a tenere TUTTO su Monte dei Pacchi & sulle altre banchette italiane a rischio, sui bond bancari delle suddette, sui BTP, sulle casette italiane etc
Ma questa triste prospettiva vale anche per tanti imprenditori e lavoratori italiani (soprattutto giovani) che continuano masochisticamente a rimanere aggrappati a questo Stato (fallito) che non li valorizza più, che li paga 4 soldi (mentre altrove per la stessa mansione prendi il triplo), che li mazzula di tasse e burocrazia, che li licenzia e li sbatte in cassa integrazione, che non offre più la possibilità di mettere da parte dei risparmi etc etc
Come vi raccontavo, siamo ormai un PAESE IN UN VICOLO CIECO.
E purtroppo le forze migliori del Paese attualmente non sono nelle condizioni di fare la differenza, sono "schiacchiate sotto ad una pressa" con infinitesimali possibilità di cambiare qualcosa. .............
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Pertanto è più saggia una ritirata strategica, tornando a fare la differenza quando ne avremo di nuovo la possibilità.
Tutti coloro che passano (ancora) le giornate a guardare TV-spazzatura, a leggere giornaletti, a discutere di politichetta italiota, a spendere parole su Oranghi sia padani che non, a dare ancora credito a fonti che li hanno già fottuti 100 volte, a scandalizzarsi su questo e quello, a partecipare all'orrendo teatrino di questo Paese...
beh...TUTTI COSTORO DOVREBBERO RIVEDERE SERIAMENTE LE LORO PRIORITA'
dovrebbero rendersi conto che STANNO SOLO PERDENDO TEMPO PREZIOSO
e che stanno rischiando di ricadere nella "maledizione di Gozzano"...
Il mio sogno è nutrito d'abbandono,
di rimpianto. Non amo che le rose
che non colsi. Non amo che le cose
che potevano essere e non sono
state...
Dedico questa analisi a tutti coloro che partono per le vacanze con (ancora) TUTTI i loro risparmi concentrati su una singola banchetta italiana alla canna del gas...con tutti i loro risparmi in assets italiani....
Buone Vacanze, cari amanti (molto spesso inconsapevoli) del gioco della Roulette Russa!
;-)
.......È di pochi giorni fa la nuova regolamentazione sulle ricapitalizzazioni bancarie in Europa, legge che nei fatti rende norma il "modello Cipro", ovvero l'intervento su depositi non assicurati (sopra i 100mila euro) e obbligazionisti degli istituti in caso di crisi
....Attualmente le nostre banche hanno in portafoglio circa 370 miliardi di titoli di Stato italiani e l'ultimo bollettino della Banca d'Italia certificava che all'aumento dei depositi presso le banche italiane corrispondeva un'ulteriore contrazione degli impieghi nel mese di maggio, -2,4% annuo complessivo per i prestiti al settore privato, giunto nel suo insieme al livello più basso dal picco della primavera 2010, come ci mostra questo grafico.
Il perché è presto detto: a fronte del timore di erogare credito a rischio, si preferisce investire proprio in titoli di Stato, anche se ormai l'effetto carry-trade delle aste LTRO è quasi evaporato.
E in effetti, sempre il Bollettino di Palazzo Koch confermava anche in maggio la crescita record delle sofferenze bancarie - un livello di aumento sui 12 mesi pari al 22,3%, mentre annualizzato si è passati dal 5,6% al 6,9% -, arrivate a quota a 136 miliardi, pari all'8,6% del Pil, il triplo rispetto al 2008.
...Ed ecco il nervo scoperto su cui qualcuno potrebbe fare leva in caso di attacco estivo al nostro Paese attraverso il sistema bancario e lo spread.
Questo grafico è di Diapason su dati Bloomberg:
compara
l'andamento delle sofferenze bancarie italiane (linea rossa)
con quello dello spread tra Btp e Bund tedeschi (linea verde)
e quello della ratio debito/Pil (linea nera).
Come vedete, fino a un certo punto i due andamenti sono stati più o meno regolari, ovvero hanno conosciuto una medesima traiettoria.
Poi, da metà del 2012, le traiettorie sono divenute nettamente divergenti: le sofferenze crescevano in linea con la ratio debito/Pil,
mentre lo spread si comprimeva grazie ai soldi della Bce che permettevano alle banche europee di comprare titoli di Stato e alla promessa di Draghi di difendere l'euro ad ogni costo, il 26 luglio 2012.
Senza questo "doping" - che come ci ha fatto capire Bernanke potrebbe finire o rallentare, mentre la Bce non ha nemmeno gli strumenti legali per acquistare bond sovrani attraverso il programma OMT - e prendendo per buona la correlazione di quella traiettoria tendenziale quasi sempre rispettata nel tempo, l'attuale spread italiano non sarebbe attorno ai 290-300 punti base com'è, ma già in area 650-660, ovvero più alto di quando sul finire del 2011, Silvio Berlusconi si dimise facendo spazio a Mario Monti.
L'effetto Draghi, empiricamente, ci sconta circa 350 punti di spread.
Una dinamica che farebbe salire e di molto i costi del servizio del debito, oggi di circa 80 miliardi l'anno, mandando fuori controllo di sostenibilità (NdR che non sono già più sistenibili da tempo...costringendo a pesanti "spremiture" recessive...) i conti dello Stato
e che vedrebbe le nostre banche scontare a bilancio perdite di valore enormi su quei bond, fino al dimezzamento del prezzo pagato. E forse oltre.
....Se poi la Commissione europea bocciasse i Monti-bond da 4 miliardi per Monte dei Paschi - stranamente ancora non si è pronunciata al riguardo - chi pagherà per salvare Mps, stante le nuove regolamentazioni Ue? (Risposta: bondholders e CORRENTISTI, vedi Cipro...)
Il Fmi, d'altronde, due settimane fa è stato chiaro: il Tesoro sia pronto a intervenire sull'istituto senese. .....Certo, rischiamo di essere commissariati, di dover chiedere aiuto all'Europa e al Fmi, ma è un prezzo che certe élite paiono pronte a pagare, forse perché lo danno comunque come sbocco ineluttabile. Anzi, a farci pagare.
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