Non avviene spesso che un autore non condivida quanto ha scritto, tuttavia questo è il caso. Non penso che la gioventù debba essere vissuta istintualmente. La poesia è nata però così, di getto, in pochi minuti. Forse inconsciamente avverto l'alllontanarsi, giorno dopo giorno, della gioventù e questa mia poesia è il mio commiato
Accogli sulle tue labbra
questa dolcezza a pezzi,
frantumato miele di cristallo,
polline di sconosciute vie
in cui albergano
notturne regine del sesso.
Coltiva in sciami
pensieri erranti in foresterie deserte
dove al suono di campane
danzano efebi fuchi
in vesti di rugiada.
Bottina anche tu tra giovani speranze
l’inquieto sentimento dell’amore
riverso sul palmo della Primavera
prima che le tue ali strappate dal vento
non facciano volare più
il tuo cuore insetto