L’insonnia aumenta il rischio di cancro alla prostata

L’insonnia può aumentare il rischio di cancro alla prostata. Un nuovo studio condotto da ricercatori americani ed islandesi ha dimostrato che esiste un’associazione tra i disturbi del sonno e l’aumento dell’incidenza di questo tumore e della sua aggressività. Attraverso alcune ricerche, infatti, degli studiosi hanno scoperto che la melatonina prodotta dall’organismo durante le ore di riposo può contribuire a sopprimere i processi cellulari coinvolti nella crescita del cancro. Di conseguenza, il sonno leggero e disturbato inibisce la produzione di questo ormone. Già nel 1990 alcuni scienziati ipotizzavano l’esistenza di un legame tra il sonno e lo sviluppo del cancro e nel 2001 scoprirono che le infermiere, abituate a lavorare anche di notte, presentavano un rischio maggiore di cancro al seno. Per il nuovo studio, invece, sono stati intervistati 2.102 uomini tra i quali 755 hanno affermato di avere difficoltà ad addormentarsi, a rimanere addormentati o a riaddormentarsi dopo essersi svegliati durante la notte. Dopo 5 anni di monitoraggio, 135 uomini su 755 hanno sviluppato un cancro alla prostata, tra i quali 26 in forma aggressiva. Secondo i ricercatori, l’insonnia non provoca il cancro alla prostata, ma può esserne la causa. La depressione e lo stress, ad esempio, possono sia provocare disturbi del sonno, che ridurre la risposta immunitaria dell’organismo. Lo studio ha anche cercato di prendere in considerazione altri fattori di rischio, come il fumo, l’indice di massa corporea, ecc., ma è risultato impossibile riuscire a controllarli tutti. Molti uomini che soffrono di insonnia spesso ricorrono ad integratori di melatonina, ma diversi medici affermano che essi non sono in grado di sostituire in modo efficace questa importante sostanza prodotta dal cervello. Inoltre, non si è ancora compreso se questi integratori siano o meno in grado di prevenire lo sviluppo di un cancro. L’unica cosa certa è che per l’essere umano è molto importante dormire bene ed a sufficienza.