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L'insostenibile leggerezza di Berlusconi

Creato il 04 febbraio 2010 da Lanternarossa
L'insostenibile leggerezza di Berlusconi La pola di Marta rappresenta bene cosa si nasconde dietro la leggerezza: il nulla.

La sapete l'ultima sulla Madonna? “San Giuseppe vedeva Maria imbronciata. ‘Devi dirmi che cosa haì, le chiese per due volte. E lei, sempre: ‘Giuseppe lascia stare…’. ‘No Maria, tu devi dirmelo, la incalzava lui. E lei: ‘Lascia stare, ormai è fatta…». ‘No, devi dirmelò, insisteva Giuseppe. E Maria: ‘È che avrei preferito una femminuccia…”. Il muro intorno a Betlemme? Non l'ha visto. La strage di Gaza? Una giusta reazione. La magistratura? Tutta contro di lui per motivi politici. La crisi? E' psicologica, servono ottimismo e buonumore. Dopo la stupidità del tram, la sagra sulla leggerezza non può non occuparsi del "leggero" per definizione, l'uomo immagine della politica italiana: il premier. Il cucu alla Merkel, le palpatine alle veline, le barzellette hanno fatto scuola.
Quest'uomo è tutto chiacchere e populismo e paradossalmente vorrebbe essere l'uomo del fare. Penso che in politica l'errore peggiore sia la banalizzazione, il tono leggero nell'affrontare problemi seri: se volessi ridere andrei a teatro a sentire i comici, non guarderei il tg1. La leggerezza di Berlusconi è insopportabile anche nello stridere con scelte politiche che limitano la nostra democrazia e libertà. Lo stile da "piazzista", à la media shopping, va bene per vendere pentole ma non per governare un paese.
Concludo con un serio dubbio perché ieri sera, soffermandomi un secondo su studio aperto, ho avuto, per pochi secondi, l'idea di aver sbagliato tutto: dovrei essere più leggero, sorridere, parlare di Morgan e del grande fratello e andrei a dormire più sereno, incanalando il mio naturale sfogo odiando il diverso. Sarebbe tutto più semplice. Affrontare i drammi del mondo con gli occhi del barzellettiere, svilendo la natura stessa della satira, svuotando il significato della critica. Avevano ragione coloro che ci dissero che una risata ci seppellirà.

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