Quello che volevo precisare, però, per non ammantare di misteriosa meraviglia la prestazione dei corvi, è che gli uccelli sono stati allenati, prima dell'esperimento, a maneggiare pietruzze e a lasciarle cadere dentro recipienti, cosa che abitualmente non fanno, fino a far ripetere correttamente il gesto per 10 volte consecutive e che il risultato significativo è stato raggiunto dopo un certo numero di prove (15-20). Questo, come detto, non toglie niente alla magnifica prestazione dei corvi, si veda per esempio anche l'esperimento condotto da due degli autori (Taylor e Russel della Auckland University) e che condivido nel filmato più sotto, ma serve a ricondurre la loro intelligenza entro l'ambito delle cose normali e/o possibili, previo addestramento. Serve anche a immaginare che, probabilmente, in natura e senza addestramento, i corvi non riuscirebbero a risolvere il compito.
Nel primo filmato si vedono le 6 prove alle quali sono stati sottoposti i corvi, nel secondo un esperimento di problem solving molto più complesso. In fondo c'è il collegamento al lavoro originale, pubblicato su Plos One e di libera consultazione, al quale vi consiglio di dare un'occhiata anche per le figure e il materiale supplementare.
Sarah A. Jelbert, Alex H. Taylor, Lucy G. Cheke, Nicola S. Clayton, Russell D. Gray, Using the Aesop's Fable Paradigm to Investigate Causal Understanding of Water Displacement by New Caledonian Crow, Plos One 26 marzo 2014