L'inter ferma la corsa al record: campionato riaperto
Creato il 06 novembre 2012 da Bagaidecomm
@BagaideComm
Tanto tuonò che infine piovve. La Juve si ferma a 49 risultati utili consecutivi, seconda miglior striscia di sempre dietro a quella del Milan di Capello. Giustiziere della Signora, ironia della sorte, l’Inter. La stessa squadra che nel post calciopoli non aveva mai violato Torino. Sicuramente un k.o. non indifferente per le coronarie dei tifosi di casa, una goduria per quelli ospiti. Partita strana, e scusate il gioco di parole, partita male: il guardalinee Preti dopo una manciata d’istanti non vede un fuorigioco colossale di Asamoah che s’invola verso la porta, questi calcia male la palla su cui si avventa Arturo Vidal. 18 secondi 1-0. Un’inezia ed una svista per consegnare alla Juve la partita, o almeno così sembra anche alla luce della mancata espulsione di Lichtsteiner (sacrosanta per fallaccio su Palacio). Paradossalmente l’errore della terna, però, costringe le due squadre a scoprire le carte ed a dimostrare chi si è presentato alla notte “clou” senza la paura di soccombere. I Bianconeri nel giro di 20’ si glissanno, giusto il tempo di avere un paio di occasioni con Marchisio e sempre con Vidal. L’Inter, piano piano, comincia a mostrare i muscoli e si affaccia pericolosa dalle parti di Buffon. Stramaccioni, presentatosi con il tridente e con una mediana imbottita di mastini, sa bene che può puntare sul giusto mix tra classe e pragmatismo, ma soprattutto può fare leva sulle motivazioni e la voglia che mostrano i suoi ragazzi ad ogni scatto, in ogni contrasto, ed in generale, ad ogni momento chiave della partita. Dopo il pari su rigore di Milito, sono due palle perse malamente a centrocampo a crocifiggere i padroni di casa. Sorpresi dai guizzi di Palacio e Milito e caracollati sotto la verve di Guarin. L’impressione che ha dato la partita è che a vincere non sia stata per forza la squadra con maggior qualità, ma quella più affamata. Caratteristica che aveva portato proprio i bianconeri a compiere la cavalcata scudetto un anno fa. Se poi aggiungiamo la sagacia tattica di Stramaccioni, al cospetto di scelte molto discutibili da parte della panchina juventina, otteniamo il risultato. Giusto, pesante, schiacciante. La corsa adesso si fa a due. Dietro infatti il Napoli non ne approfitta. Non basta il solito Cavani a risolvere i problemi dei partenopei, che sembrano in un declino lento ma costante. Mazzarri da questi giocatori ha avuto tutto, li ha difesi e li continuerà a difendere allo stremo delle forze, ma la realtà che ci consegna il campionato è quello di una squadra stanca e distratta. Il maldestro retropassaggio di Aronica è la fotografia del momento difficile. Torna a galla il Milan che schianta per 5-1 il Chievo. Prova convincente dei rossoneri che danno seguito al secondo tempo di Palermo, indicando ad Allegri d’insistere sul 4-2-3-1 proposto. Segnano Emanuelson, Pellisier, Montolivo, Bojan, El Sharaawy e Pazzini. Curiosa è l’esultanza di Adriano Galliani, particolarmente felice al gol del Pazzo. Amministratore Delegato che ha poi aggiunto di aver visto una squadra molto simile al Milan che si aspetta. Il derby Capitolino di settimana prossima vedrà, invece, le proprie contendenti prepararlo in maniera diametralmente opposta. Se da una parte ci sarà una Roma caricata dal successo casalingo per 4-1 contro un confusionario Palermo, sulla sponda laziale non c’è di che rallegrarsi dopo il pesante cappotto subito a Catania, a cui spetta di diritto il premio di squadra della settimana per il gioco espresso (e per la capacità di assorbire i torti subiti contro Inter e Juve). Petkovic avrà l’arduo compito di ritrovare le certezze ed il fiato d’inizio stagione. Attendiamoci, comunque, spettacolo. Nelle altre partite della domenica pomeriggio vince ,e scavalca la Lazio al quarto posto, la Fiorentina di Montella (4-1 al Cagliari). Vittorie pure per Pescara (2-0 sul Parma), Siena (contro un Genoa sempre più in crisi) e Atalanta in casa della Samp (si prevede un remake di quel che fu l’ultimo derby della Lanterna, vale a dire uno spareggio salvezza). Pari tra Bologna ed Udinese (1-1 Diamanti, Di Natale). In Prima Divisione si conclude sul punteggio di 0-0 la partita che definiremmo di pallanuoto tra Como e Cremonese. Match segnato da un campo pesantissimo che ha condizionato per tutto il match l’andamento delle due squadre. Con questo punticino i lariani restano ad un punto dalla zona play off.
Sebastiano Paterniti
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