Erano 195 milioni di euro, più tutti gli ingaggi ancora da pagare nell’ottobre del 2013, con un rosso pari a oltre i 200 milioni e i nerazzurri erano caduti in un buco nero, senza soldi e senza speranze.
Non è finito tutto questo, ma si sta lavorando senza sosta per tornare al ‘top’ nel breve periodo (5 anni e 6 mesi).
L’Inter adesso a ‘solo’ 80 milioni di euro di rosso. Via i senatori, via ingaggi pesantissimi, via anche calciatori ‘inutili’, entrano ingaggi che non superano i 3 milioni, i 10 milioni dell’EL e i soldi freschi degli sponsor più quelli di Thohir con gli introiti e sviluppi del marchio, insomma una creazione di un’azienda che lievita mese dopo mese.
L’Inter inizia a risalire da baratro e soprattutto a sperare; ma non è finita qui. Lunedì arriveranno gli esponenti, a Milano, della Doyen Sport per portare il progetto (già utilizzato da tanti club) ‘third-party ownership‘. E’ la società che ha ‘in mano’ calciatori importanti quali: Falcao, CR7, Damião e Negredo. Cosa centra con l’Inter? Entrando in partnership con Doyen si assicurerebbero una liquidità insperata finora da poter reinvestire tutti sul calciomercato, di circa 220 milioni di euro. Cosicchè l’Inter non solo non avrebbe più conti in rosso, ma addirittura risulterebbe il club più forte economicamente e può sperare finalmente di tornare in Champions League e magari tornare ai famosi ‘livelli del Real’.
Tutto molto bello, ma ora bisogna capire se tutto ciò sia reale e soprattutto …cosa vogliono in cambio?