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L' invasione di GRENADA -Prima parte-

Da Astonvilla

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Il 25 ottobre 1983 le truppe americane iniziavano l' invasione della piccola isola caraibica di Grenada. Il presidente Ronald Reagan con quest' atto dava il via al ritorno ad una politica estera basata sull' aggressione, dopo la pausa imposta dalla cocente sconfitta in Vietnam 
Nella prima parte di  questa pagina riportiamo  la traduzione di un' articolo del 2006 di Malcom Lagauche,  ad essa segue una completa ricostruzione storica degli avvenimenti


"Dove diavolo è Grenada? " si chiesero molti americani nell' ottobre 1983 quando lessero o sentirono alla televisione che gli Stati Uniti avevano invaso il paese caraibico. Quando molti tentarono di trovare dove fosse quel paese o perchè gli USA l' avessero invaso, essi non ebbero risposta. Per qualche giorno vedemmo il nome sui giornali, poi in fretta scomparve.
L' unica risposta coerente, benchè vaga, data alle domande dell' opinione pubblica era che l' invasione fosse necessaria per fermare i "Rossi" (quelli di Mosca non la squadra di Cincinnati)  dall' infiltrarsi nel territorio USA. Era sufficiente per gran parte del pubblico americano. non furono poste altre domande.
Nonostante le limitate dimensioni di Grenada e le scarne discussioni circa l' argomento dell' invasione, le implicazioni sono sconcertanti. Si era all' inizio di una politica estera americana basata sull' aggressione che, di fatto,  è ancora oggi in atto. Il governo USA conduceva esperimenti in falsità ed essi funzionavano. Per esempio sotto la scusa della "sicurezza nazionale" non fu permesso alla stampa di seguire gli avvenimenti. I media si lamentarono, ma l' incidente fu subito dimenticato. Questo test fu fatto per vedere se ci sarebbe stato scandalo da parte dei media, ma non ci fu reazione.
Venne introdotta la prassi di utilizzare  una forza d' attacco in grado di assicurare una superiorità schiacciante. Fu infatti impiegata una forza militare molto maggiore di quella che era necessaria. Adoperare massicci quantitativi di armamenti più o meno obsoleti, inoltre, prepara  la strada per future invasioni  in quanto si generano le condizioni perchè le industrie fornitrici di equipaggiamenti militari possano ricevere un gran numero di nuove  ordinazioni per armamenti di più recente  generazione, rafforzando il peso del complesso militare-industriale nell' economia americana 
Abbondarono le bugie propagandate dal governo. All' opinione pubblica fu detto che l' isola di Grenada era sul punto di essere usata dai comunisti sovietici come base per l' invasione di altre nazioni dell' emisfero occidentale e, eventualmente, anche degli stessi Stati Uniti. Come giustificazione il governo statunitense indicò la presenza delle truppe cubane sull' isola e la costruzione di un aeroporto. In realtà c' erano circa 50 tecnici cubani che collaboravano alla costruzione di un aeroporto turistico.
Un' altra ragione addotta a giustificare l' intervento riguardava la necessità di assicurare la sicurezza di alcune centinaia di studenti americani che frequentavano l' università in Grenada. Questo fragile argomento fu ben presto abbandonato quando il primo gruppo di studenti discese dai veivoli che li avevano riportati  negli Stati Uniti. La stampa era presente in forze all' aereoporto ad attenderli, e quando la prima persona scese dall' aereo  gli fu subito chiesto "Avete temuto per la vostra vita?" Il giornalista intendeva alludere che il governo di Grenada avesse in programma di attentare in qualche modo alla sicurezza dei suoi ospiti stranieri. un perplesso studente rispose: "L'unico momento in cui ho pensato che la mia vita fosse in pericolo è stato quando sono incominciate a cadere le prime bombe americane." Quella intervista non fu più ritrasmessa.
Le somiglianze tra l' invasione di Grenada e quella dell' Iraq sono allarmanti. Come se l' una fosse la prova generale dell' altra. Il giornalista Jonathan Steele   si occupò dell' invasione di Grenada non appena alla stampa fu permesso di entrare nel paese, dopo che per cinque giorni le truppe americane avevano impedito ogni sorta di comunicazione con quel paese. L' 11 ottobre 2003 apparve sul giornale britannico The Guardian un articolo di Steele nel quale il giornalista ricordava la sua esperienza in occasione dell' invasione di Grenada e la metteva a confronto con l' invasione dell' Iraq nel 2003. Secondo Steele:i gornalisti  che si recarono a Grenada in quel lontano autunno del 1983 videro gli stessi  abusi dei diritti umani, la stessa incompetenza a gestire il dopoguerra e la stessa incapacità a comprendere una cultura straniera che poi si registrò successivamente in occasione della "Guerra al Terrore". A nessuno di noi fu permesso accedere a Point Salines l' aeroporto che le truppe USA avevano requisito per farne il quartier generale delle forze di occupazione. Ma guardando attraverso il filo spinato potemmo riuscire a scorgere detenuti in cassoni di legno. Un' unica stretta finestra in ogni cassone dava agli  sfortunati prigionieri la visione di sentinelle armate in posti di guardia rivestiti di sacchetti di sabbia. Era l' antesignano del campo della baia di Guantanamo.   
Nè sono cambiati i comportamenti degradanti delle truppe USA. In Fallujah, parecchio tempo prima che la città divenisse famosa per la sua resistenza alle truppe d' occupazione, si verificarono degli incidenti che prepararono il terreno per la successiva famosa resistenza della città. Subito dopo l'invasione USA del marzo 2003, un edificio scolastico fu devastato dalle truppe americane. Quando gli iracheni rientrarono nell' edificio manomesso, videro scritte denigratorie e razziste sulle lavagne. Tra le scritte vi erano frasi del tipo: "Ci piace la carne di maiale"  e l'immagine di un cammello con la scritta "Compagnia di taxi di Baghdad". Sulla porta del preside erano disegnati simboli fallici. Ritornato nella scuola il preside non potè far altro che piangere.
Grenada non fu differente. Dopo l' invasione  il portone dell' ambasciata cubana era ornato dalla  scritta ben illuminata: "Eat shit, Commie faggot." Le lettere AA comparivano a firma della frase. La firma  sta per "All American" ed era l' autografo comunemente usato nelle scritte  ad opera della 82a Divisione aviotrasportata (il nomignolo della divisione è appunto "All American" N.D.T.) ...
Poco dopo l' invasione di Grenada un moderatore della Public Broadcasting Service (PBS) chiese ad un giornalista africano cosa pensasse dell' invasione.  Il giornalista rispose: "If killing an ant with a sledgehammer is honorable, so be it." . Queste poche parole furono più  sinistramente infauste di quanto l' autore avrebbe mai potuto pensare. Da quando furono pronunciate, gli Stati Uniti hanno brutalmente attaccato varie altre nazioni del "Terzo Mondo" nel loro tentativo di  dominazione del mondo: Libia, Panama, Iraq, Somalia, Serbia e Afghanistan. In più sono arrivati vicino all' uso della forza militare contro le nazioni di Cuba, Iran, North Korea, Haiti, Siria e Sudan. 

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