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L'Inviata speciale intervista Chiara Palazzolo, autrice de Nel Bosco di Aus

Creato il 28 maggio 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
L'Inviata speciale intervista Chiara Palazzolo, autrice de Nel Bosco di Aus
Fair is foul, and foul is fair: / Hover through the fog and filthy air.(Le Tre Streghe dal Macbeth di William Shakespeare)
Cari lettori,
durante il Salone del Libro di Torino ho avuto l'onore e l'immenso piacere di conoscere e intervistare Chiara Palazzolo, autrice notevole e versatile del panorama letterario italiano. Insieme abbiamo parlato di molte cose: del suo ultimo libro Nel Bosco di Aus, di come è nato e da cosa ha tratto ispirazione per luoghi, eventi e personaggi; di stili letterari e di Shakespeare; e soprattutto delle donne, e della loro capacità infinita di rinnovarsi e di amare con tutto il cuore... incluse quelle che vivono da secoli sotto forma di streghe.Non vi anticipo altro e vi invito alla visione della videointervista, ringraziando ancora Carla per la sua affettuosa disponibilità. Di seguito, la recensione del suo sorprendente romanzo.
L'Inviata speciale intervista Chiara Palazzolo, autrice de Nel Bosco di AusTitolo: Nel bosco di Aus Autore: Chiara Palazzolo Editore: Piemme Data di Pubblicazione: 12 aprile 2011 Prezzo: € 19,50 Pagine: 490 Trama: Carla ha tutto per essere felice. Un marito con cui va d’accordo, tre figli che adora e una nuova casa, al limitare di un bosco. Il sogno di una vita. Certo, i ragazzi avrebbero preferito restarsene in città, più vicino agli amici, ma per lei la scelta di quella casa è stata quasi una necessità imprescindibile, un gradino in più nella scala sociale, il simbolo di un benessere raggiunto. Ma qualcosa viene a turbare la sua serenità, la morte in un misterioso incidente d’auto di Rita, l’amica di sempre, una donna vivace, una trascinatrice a cui Carla spesso si affidava nelle decisioni più difficili. E poi c’è Albertino, il suo figlio più piccolo, che la mette in allarme annunciandole di vedere spesso intorno alla casa una vecchia signora, una strega, come lui la chiama. È l’unico a scorgerla e Carla non gli dà peso, limitandosi a liquidare la cosa come un modo per attirare l’attenzione. Anche perché, nel frattempo è diventata amica di una donna che conta, Amanda Satriani, la padrona di tutta la collina, che la invita a far parte del suo circolo di burraco. E così Carla, che era sempre stata moglie e madre impeccabile e devota, comincia a trascurare la famiglia, presa dal nuovo gioco e soprattutto dalla frequentazione di Amanda. Si fa irrequieta, intollerante, ed è sempre più attratta dal bosco carico di presagi che le tocca attraversare per arrivare a casa dell’amica. Una vicenda inquietante, dove niente è quello che sembra e che, in un crescendo di suspense, ci lascia con il fiato sospeso fino al suo sorprendente snodo finale.
VIDEOINTERVISTA

Untitled from Alessandra Zengo on Vimeo.
RECENSIONE
Carla Passante, la protagonista del romanzo, ha da un pò di tempo un incubo ricorrente. Sta attraversando di corsa un bosco, di notte, in gara contro il tempo. E' in fuga da qualcuno, o forse sta cercando di raggiungerlo, prima che sia troppo tardi. Per sconfiggere la Strega, che l'ha privata del suo corpo, ma che non è riuscita a offuscare la sua anima. Per riconquistare se stessa e allontanare definitivamente la paura che la tiene prigioniera. Per tornare a casa e riprendersi la sua vita. Per riconquistare il suo piccolo grande Amore.
La vita di Carla, fino a qualche tempo prima rispetto all’inizio della storia, poteva definirsi piuttosto ordinaria, al limite della banalità: insegnava inglese in una scuola media, aveva un marito avvocato in carriera, due figli adolescenti, Andrea e Nicodema, e uno di sette anni, Albertino. Lo stress quotidiano riguardava fatti e problemi tangibili, “moderni”, che lei affrontava con impegno ma anche con una certa automaticità, velata di una discreta dose di sintomatica distrazione.
La figlia che poco più che bambina ottiene di tingersi i capelli di rosa a patto di smetterla di lamentarsi del trasloco nella nuova casa, distante dalla scuola e dagli amici, o il marito che approfitta della sua “sindrome della brava bambina” per scaricare la maggior parte delle responsabilità familiari sulle sue spalle... Carla trovava sempre il modo di giustificare tutto e tutti, e tirare avanti, giorno per giorno. Correva da una parte all'altra, dentro e fuori casa, dalla mattina alla sera, cercando di non dimenticare niente. Men che mai il proprio bambino a scuola...
L'Inviata speciale intervista Chiara Palazzolo, autrice de Nel Bosco di AusPerché da quando si è trasferita nella casa azzurra a ridosso del bosco di Aus Carla non è più la stessa. Sembra non rispondere più all’improvviso a nessun senso del dovere, trascura lavoro, casa e soprattutto la famiglia, a volte fa perfino dei discorsi che non stanno né in cielo né in terra, come se stesse parlando per conto di qualcuno. O meglio, come se qualcuno stesse parlando al posto suo. Alcuni di coloro che la conoscono da tempo, attribuiscono la colpa del suo singolare comportamento al trauma che avrebbe subito a seguito della morte improvvisa della sua migliore amica, Rita: Carla sarebbe quindi depressa, la sua aggressività, caratteristica a lei da sempre estranea (tranne quando le vengono i cinque minuti con Albertino), sarebbe dovuta allo stress (non bisogna dimenticare che da poco ha anche subito la perdita della madre, che si è spenta a seguito di una lunga malattia).
L'Inviata speciale intervista Chiara Palazzolo, autrice de Nel Bosco di AusAll’inizio, acquistare la villa le ha fatto credere di aver raggiunto uno status quo che l’avrebbe elevata sopra la media, di aver dato una svolta decisiva alla sua vita, di avere finalmente ottenuto ciò che aveva sempre desiderato, un equilibrio invidiabile. Ha perfino trovato una nuova amica, nientemeno che Amanda Satriani, la donna più famosa dell’intero paese, che la introduce nella sua “cricca” di scelte frequentatrici della sua casa, le da una mano a sconfiggere presunte "nemiche" e a fare carriera con il minimo sforzo, e soprattutto la fa appassionare al gioco del burraco, conquistando la sua simpatia e fiducia a tal punto da farle accettare i suoi inviti in qualsiasi occasione e a qualunque costo, anche a spese del lavoro e della famiglia.
La prima impressione è che la donna possa essere affascinata dallo stile di vita di Amanda a tal punto di farle credere che il suo tran tran quotidiano in confronto sia di una noia mortale. Oppure che Carla sia vittima di un fatale incantesimo. E' infatti proprio durante una partita a carte, giocata a ritmo serrato e in una sorta di spazio-tempo falsato, che l’antivigilia di Natale la nostra eroina viene trasformata in qualcosa di veramente insolito…
La trasformazione fisica sarà solo l'inizio. Carla non avrebbe infatti mai immaginato che incontrare la strega che Albertino continuava a dire di veder girare dentro e fuori casa loro avrebbe definito la sua mutazione più profonda, o meglio, le avrebbe dato libero accesso al suo io più nascosto. Anche lei si rivela essere una strega, non solo per i poteri ereditati dalla nonna Venera, ma soprattutto in veste di colei che dà libero accesso al cambiamento, che si adatta senza soccombere alle nuove situazioni che le si presentano innanzi, e che non smette mai di lottare per difendere e (ri)conquistare ciò per cui vale la pena vivere, e a volte, forse, anche morire.
L'Inviata speciale intervista Chiara Palazzolo, autrice de Nel Bosco di AusLa battaglia finale che permetterà a Carla di riprendere possesso della sua vita, un combattimento epico e senza esclusione di colpi tra lei ed Ecate, si svolge passando attraverso momenti chiave del suo recente passato, successivo al trasferimento, durante i quali erano accaduti fatti allora inspiegabili che vengono ora chiariti, assumendo nuovi valori positivi alla luce del rafforzarsi della volontà della donna. In un'ultima, terribile partita a burraco, che ricorda la rappresentazione ormai archetipica della partita a scacchi con la morte, Carla lavora di testa ma soprattutto di cuore per cambiare sé stessa e il proprio destino. Perché se anche la Strega, che non esita di fronte a niente pur di sopravvivere ed è capace di mille incredibili magie, è rimasta a sua volta vittima dell'amore, l'incantesimo più misterioso e incontrollabile di tutti, Carla, a differenza di lei, è capace di unire in sé la sensibilità e il potere di una strega e la capacità unica di rimettersi in gioco propria delle donne sagge e illuminate.
Il linguaggio e lo stile di Chiara Palazzolo nel raccontare questa storia così insolita e originale, ma contemporaneamente così vera, sono anche loro insieme semplici e articolati: come le ho detto durante l’intervista, mi hanno ricordato il flusso di coscienza di Joyce, inteso naturalmente come tecnica, in questo caso tutt’altro che oscura e personalizzata, adeguata alle sue esigenze di scrittrice che vuole comunicare visioni e sensazioni profonde dei suoi personaggi in modo unico e indimenticabile.
Uno stile solo apparentemente frammentario – si può notare un utilizzo molto personale della punteggiatura, che in ogni caso non infastidisce e non appesantisce la lettura, - attraverso il quale il pensiero della protagonista viene esposto in terza persona, in un continuo e coinvolgente passaggio tra il suo mondo interiore e gli eventi narrati, appassionante e fluido.
Al termine del libro, si ha l’impressione che Carla, attraverso il dolore e la privazione, abbia realmente subito una trasformazione, fisica e spirituale, decisamente originale e al di fuori dei cliché ai quali ci ha di solito abituato la letteratura – e spesso confrontati con la vita cosiddetta “reale”. Per questo, più che definirlo romanzo horror o thriller, l’ho sentito più come romanzo di formazione, classico e moderno insieme, destinato ai giovani ma ancora di più al pubblico adulto, e alle donne in particolare. Come nel Macbeth di Shakespeare, le streghe con le loro profezie (qui, addirittura attraverso le loro azioni egoistiche), indirizzano le loro vittime verso il loro destino. Indirizzano, non obbligano.
A differenza del nobile scozzese, Carla sa bene cosa vuole, proprio per aver accettato e abbracciato in pieno quello che le accade. Ma nel contempo riesce grazie a questa comprensione a trovare la forza per combattere e opporsi al “fato crudele”. Per sottolineare il potere positivo e vincente della volontà. Un romanzo di iniziazione alla vita, che sono sicura farà riflettere i suoi futuri lettori, e sia rimasto ben saldo nei pensieri di chi, come me, ha già goduto della sua compagnia.
BOOKTRAILER
L'Inviata speciale intervista Chiara Palazzolo, autrice de Nel Bosco di AusL'AUTRICE: Chiara Palazzolo è nata in Sicilia ma romana d’adozione, ha esordito nel 2000 con il romanzo La casa della festa (Marsilio), pubblicando quindi per Piemme I bambini sono tornati (2003). Con la Trilogia di Mirta-Luna, affascinante eroina dark di Non mi uccidere (2005), Strappami il cuore (2006) e Ti porterò nel sangue (2007), ha ottenuto un grandissimo successo di pubblico e critica. Da Non mi uccidere è in preparazione l’omonimo film.

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