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L'ipocrisia delle parole.

Creato il 06 luglio 2012 da Mauro @2tredici
Siamo il Paese nel quale i portatori di handicap sono “diversamente abili”, i ciechi sono “ipo-vedenti”, i malati sono “pazienti”.Non c’è alcunché di particolarmente eclatante, quindi, nel fatto che il Governo definisca come una “revisione della spesa”, per di più “a invarianza dei servizi ai cittadini”, l’ennesima manovra economica recessiva con la quale si sacrifica l’Italia sull’altare del rigore economico luterano fine a sé stesso.Spiace soltanto che il Presidente del Consiglio dei Ministri ritenga di poter fare l’illusionista, giurando agli italiani che quella varata in questi giorni non è una manovra correttiva dei conti pubblici.Anche noi siamo scesi dal pero da un bel po’ di tempo e, quindi, questa non ce la beviamo. Siamo “apoti”, per dirla con Prezzolini.Quindi sappiamo che anche questa manovra penalizzerà i servizi resi ai cittadini, impoverirà ulteriormente le famiglie, non stimolerà la crescita e contribuirà ad ammazzare il Paese (e non eviterà, c’è da scommetterci, l’aumento dell’IVA, che infatti è stato soltanto rinviato) .Vorrà dire che, tra non molto, ci definiremo (socialmente ed economicamente) “diversamente vivi”, vale a dire, senza usare la sobrietà montiana, “morti”. 

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