L'ipocrisia italica, @l_boldrini e la naturista

Da Intervistato @intervistato
Da giorni, oramai, gira sul web la foto di una donna (una naturista, probabilmente) completamente nuda su una spiaggia di Formentera (dove, in alcuni posti, è permesso il naturismo). La donna in questione è associata alla Presidente della Camera, Laura Boldrini. E sotto questa foto (riproposta da diverse pagine facebook) ci sono migliaia di commenti, alcuni sdegnati, alcuni volgari ed alcuni contenenti addirittura proposte sessuali.
Ora, io non mi scandalizzo affatto per la foto, sia chiaro. Anzi, penso che certi tabù sulla nudità vadano finalmente oltrepassati. Ed anche si fosse trattata di una foto vera, non ci avrei avuto alcun problema perché il naturismo, dov'è permesso, non è certo un reato e per il sottoscritto non è affatto un comportamento riprovevole, anzi.
Ma questo non c'entra con l'argomento. La Boldrini può benissimo non piacere e non è mica un reato non sopportarla. Il punto è che, dalla sua elezione, Laura è bersagliata da un mare di maldicenze, meschinità e schifezze tali da farmi convincere che in questo Paese non siamo ancora abituati all'idea di una donna al potere colta, preparata, riservata e, perché no, anche affascinante.
Perché, inutile negarlo, quest'ultimo ventennio berlusconiano ha inculcato nella mente degli italiani l'immagine di una donna-oggetto stupida, incolta, volgare e sguaiata. Una donna al servizio dei voleri dell'uomo. Una donna mai indipendente intellettualmente ed economicamente dal sistema maschilista che ingabbia il nostro Paese. Ed allora, innanzi ad una donna rispettabile come Laura, si rimane spiazzati. Ed ecco spiegate le accuse su di una sua presunta «esterofilia» e i giudizi infondati e sommari sul «buonismo» pro-immigrati, sulla cura dell'aspetto e del vestiario giudicati ridicolmente «eccessivi per una donna di sinistra». In un altro Paese, una donna che per 25 anni ha lavorato per l'Alto Commissariato ONU per i rifugiati, sarebbe una figura stimata e valorizzata. Non denigrata per aver dedicato la propria vita ai più deboli.
Ma si sa, questo è un Paese dalla doppia morale: libertino e moderno in privato, moralista e bigotto sulla scena pubblica. Dove l'ipocrisia permette a personaggi come Berlusconi, Fini e Casini di parlare di «famiglia tradizionale» (proprio loro, che hanno creato 2-3 famiglie diverse); dove i matrimoni e le adozioni gay non sono riconosciuti e osteggiati perché «non garantirebbero la serenità dei bambini», mentre le famiglie «tradizionali» sono falcidiate da violenze di ogni genere che vedono sempre più come vittime le donne e i figlioletti.
Questo Paese si prende il lusso di criticare una falsa foto con la neo Presidente della Camera nuda perché «inadatta» a ricoprire quel ruolo. Ipocrisia becera allo stato puro.
Sono sempre più convinto che questo sia un Paese da rifondare. Per ora, persone come Laura (a cui va la mia solidarietà) non ce le meritiamo.
Fabio Nacchio | @NorthernStar88

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