L’irlandese
Saga Mar dei Caraibi
di Kathleen McGregor
Titolo: L’irlandese
Autore: Kathleen McGregor
Serie: Mar dei Caraibi #3
Edito da: Leggereditore
Prezzo: 14,90 € cartaceo// 4,99 € ebook
Genere: Romance storico
Pagine: 548 p.
Trama: Sono molte le ombre nell’esistenza di Don Juan Corraya, governatore di Portobello: un inconfessabile segreto da cui dipende la sua stessa vita, un rimorso che non ha mai smesso di torturarlo, e un debito che non potrà mai ripagare. Soprannominato “Spagnolo Rosso” per il colore dei suoi capelli, è uno degli uomini più potenti e chiacchierati delle colonie spagnole, famoso per le sue ardite imprese in mare e per l’odio sviscerato nei confronti dei pirati. Quando si presenta a casa della giovane Alma De Castillo per reclamarla in moglie, la fanciulla cade nella disperazione. Come può sposare questo sconosciuto, freddo e spietato, quando il suo cuore batte solo per il capitano Quintano, l’uomo a cui è promessa? Il suo futuro sposo è partito per la giungla, e lei sta attendendo con ansia il suo ritorno. Che ne sarà di lei e della creatura che porta in grembo, frutto di un’unica notte d’amore rubata? Azione, adrenalina e sensualità: approda in libreria il terzo volume della Saga del Mar dei Caraibi.
Serie Mar dei Caraibi:
1. Corinna la regina dei mari
2. Cuore pirata
3. L’irlandese
4. La sposa spagnola
di Reika
La storia che ci viene narrata ne “L’irlandese” non inizia alle prime pagine del libro, ma in quelle dei due romanzi che lo precedono, ossia “Corinna la regina dei mari” e “Cuore pirata”.
In “Corinna la regina dei mari”, primo superbo libro della serie dei Corsari, (Mar dei Caraibi) ci viene raccontata la storia del protagonista maschile, vale a dire Gavin O’Dowd, giovane irlandese spensierato, e della sua dolorosa trasformazione in Don Juan Corraya governatore di Portobello, soprannominato “lo spagnolo rosso”.Nel secondo libro “Cuore pirata” iniziamo a conoscere la storia della protagonista femminile, Alma de Castillo, e dei tragici eventi che l’hanno portata a diventarne la sposa.
Ne “l’irlandese” ritroviamo, lo stile tipico della McGregor, romantico, avventuroso, crudele e sanguinario. Anche se devo dire che la parte più avventurosa e storica, in questo particolare romanzo viene un po’ accantonata per dare più spazio a quella sentimentale.
Juan riceve una lettera in cui un vecchio amico, a cui doveva un favore, gli chiede di occuparsi di una giovane fanciulla rimasta sola al mondo. Lui si precipita in soccorso, ma l’aiuta nel solo modo in cui da vero filibustiere, quale lui è, riesce a farlo: con l’inganno. Si perché è proprio così che la giovanissima Alma cade nelle mani di Juan. Ma un amore fondato sulla menzogna non è destinato a durare a lungo, e i due giovani dovranno subire sulla propria pelle il peso dell’inganno prima di poter trovare la pace tanto agognata.
Ho trovato questo libro una piacevole lettura, anche se ad essere sincera, non bello come i precedenti. Pur apprezzando lo stile della McGregor, molto dettagliato e ricco di particolari, questo romanzo manca un po’ di colpi di scena o di scene mozzafiato. Un bel romanzo rosa certo, ma mi sarei aspettata di vedere in Don Juan un feroce uomo assetato di sangue e di vendetta, ma che nella realtà, se così la possiamo definire, è solo un ragazzino triste ed amareggiato.
Anche la protagonista femminile, Alma, è solo una giovane donna smarrita, nulla a che vedere con la bellissima Corinna descritta nel primo romanzo. Devo dire che ho letto tutti i libri della McGregor e mi sono sempre stupita di come riesca a descrivere le sue eroine l’una così diversa dall’altra.
Un’altra cosa che mi ha lasciato l’amaro in bocca è vedere come il grande e coraggioso Dorian O’Rourke, il famigerato Walter Avery, e a questo punto il sanguinario… si fa per dire Gavin O’Dowd alias Don Juan Corraya, protagonisti dei vari romanzi che, una volta conquistato il cuore delle rispettive donzelle, si siano infilati ai piedi un paio di comode pantofole e da grandi condottieri siano diventati come molti uomini del XXI secolo… schiavi del divano, con la scusante che adesso almeno abbiamo la tv, e prima si limitavano a sorseggiare brandy e a fissare il fuoco.Leggendo i libri della McGregor sono rimasta affascinata dal mondo della pirateria e documentandomi mi sono resa conto che la realtà è ben lontana da quella che ci viene romanticamente descritta dall’autrice, ma questo per amor di scrittura glielo perdoniamo.
Anche se la mia recensione è stata in alcuni punti spietata verso il romanzo, il mio giudizio rimane ampiamente positivo e mi auguro, come penso lo faranno tutte le amanti del genere romance avventuroso, che Kathleen McGregor ci delizi presto con una nuova stupefacente storia .