L’altro giorno facendo zapping sono capitata sul secondo canale Rai. C’erano in raccolta parlamentare seduti in gruppo gli isolani famosi ormai trasfigurati dalle fatiche e dal botu-bisturismo dei tempi moderni, anche se io sinceramente, e rimanga tra me e voi, di alcuni non ne conosco le prodezze famose, sono indietro con gli aggiornamenti e i crediti Ecm televisivi e ne convengo.
Uomini dai muscoli poderosi in contrasto con occhi persi e infossati nel cranio, visi scavati e sofferenti dalla mancanza di cibo e pelle abbrustolita dal sole cocente. Donne dalla pelle cadente, che a differenza degli uomini, dimagrendo hanno occhi infossati dalle gote ingrossate, zigomi intatti e plastificati dal bisturi, labbra dai contorni gommosi ed esageratamente evidenziate, visi uniformemente, bilateralmente ed equamente deturpati come se la mano del chirurgo plastico fosse sempre la stessa.
E’ una trasfigurazione dell’umano. Non preoccupatevi, non voglio impaurirvi, non è un film dell’orrore ma è solo e semplicemente lo show dell’ISOLA DEI FAMOSI IRRICONOSCIBILI.
Non è necessario pensare all’inventore della pecora Dolly come precursore del copia e incolla genetico.
Questa rivoluzione è passata anche tra le mani del chirurgo plastico nostrano sui visi delle show-girl nazionali che evidentemente con il passa parola vanno dello stesso medico interventista che a sua volta rifila sul medesimo viso, magari confondendosi egli stesso, identici tratti somatici che uniformano questi volti ad immagine e somiglianza di altri volti.
Sono contenta da italiana, anzi da italo-calabrese, d’essere rappresentata nella Tv nazionale da tante pecore Dolly.