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L’Italia cambia strada?

Creato il 28 settembre 2012 da Fabio1983
Mobilità sostenibile o, per meglio dire, “mobilità nuova”. E non che la differenza sia da poco, specie in Italia, paese europeo con la più alta densità di automobili. Nel nostro Paese circolano 36 milioni di auto, vale a dire il 17% dell’intero parco circolante nel Vecchio continente e a fronte, soprattutto, di una popolazione pari al 7%. Per ogni cento abitanti in media ci sono 65 automobili (ad Amsterdam e a Parigi il rapporto è di 25 auto ogni cento abitanti mentre a Roma è 70 e a Torino è 62 su 100). Il rapporto tra trasporto pubblico e privato, tanto per rendere ancora l’idea, a Roma è 28 a 72, a Londra è 50,1 contro 49,9, a Parigi 63,6 contro 36,4, a Berlino 66 contro 34, a Barcellona 67 contro 32. Il traffico veicolare assorbe l’1 per cento del Pil in inefficienza e il 2% se ne va per i costi dell’incidentalità; le spese legate al possesso di un’automobile sono circa un terzo del reddito medio familiare, dato in crescita rispetto all’abbassamento costante del potere d’acquisto. Eppure i dati più recenti hanno evidenziato anche un incremento nelle vendite delle biciclette, nonostante una struttura stradale poco consona in molte città d’Italia. I centri urbani in cui viviamo, insomma, non sono a misura di bicicletta. Secondo le stime Istat-Aci (2011) i sinistri stradali che coinvolgono le biciclette rappresentano il 3,9% del totale. Al primo posto figurano le autovetture (67,8%), poi i motocicli (13,2%), gli autocarri o motoccarri (6,9%) e i ciclomotori (5,6%). C’è però da osservare che nonostante gli incidenti con le due ruote siano inferiori in termini percentuali di quelli con le automobili, il tasso di mortalità è decisamente superiore. Ecco, di tutto questo, della possibilità di introdurre in Italia un nuovo modello di mobilità (dunque un nuovo stile di vita), se ne discuterà a Reggio Emilia il 5 e 6 ottobre durante gli Stati generali della Bicicletta. L’evento è promosso da Legambiente, Anci, Fiab e #salvaiciclisti ed è stato presentato giovedì nella sala stampa della Camera.
(continua su T-Mag)

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