La Grecia sembra fare passi indietro verso quel piano di risanamento che prevedeva sacrifici, la notizia parla di un referendum nel quale i cittadini Greci, vengono chiamati a pronunciarsi.
Si respira malumore, perchè il popolo greco non è disposto a pagare un prezzo così alto, un prezzo che parla di parla di sacrifici non indifferenti, tagli ali enti pubblici presenti nello stato.
Ma non solo, i tagli previsti riguardano anche le tredicesime, lacrime e sangue per il popolo greco, un prezzo che nessuno in questo momento sembra disposto a pagare.
L'Italia in questo ciclone, vede i propri titoli di stato, sottoposti a speculazioni di vario genere, il dietrofront greco mette le basi per un inasprirsi della crisi che in questo momento stiamo vivendo.
Occorrono misure politiche e economiche immediate tramite le quali, l'Italia stessa sia protetta dal ciclone economico e finanziario che in questo momento stiamo vivendo.
L'economia del paese Italia è collegato al suo sistema finanziario e politico, il sistema economico italiano e collegato a quello finanziario, nell'ambito del sistema economico italiano, ci sono ovviamente i titoli di stato.
Ma la crisi che incombe, e il debito pubblico che pesa, fa si che i nostri titoli di stato siano sottoposti a speculazioni finanziare di vario genere, questo a sua volta aggrava la crisi interna.
Il tempo dei litigi, il tempo del Pdl contro il Pd è finito o deve finire, sterili e inutili antagonismi politici, devono essere abbandonati in favore di misure economiche da prendere in tempi brevi.
Non si parla di più di elezioni anticipate, e non si parla più di governi di transizione, il problema vero è quello di mettersi ad un tavolo, e discutere seriamente sulla situazione italiana.
Il tic tac del tempo sta scorrendo inesorabilmente, non c'è tempo per discussioni, ma solo per misure urgenti e importanti, il nostro sistema economico e finanziario in questo momento è molto fragile.
Il sistema economico fragile è la diretta conseguenza di un debito pubblico molto elevato e che non ci consente di poter prendere misure economiche in termini di denaro speso per rilanciare il mercato interno.
Questo a sua volta, sui mercati europei, si traduce in un clima di sfiducia nelle possibilità italiane di poter passare indenne da questa crisi, o quantomeno di avere risorse adeguate per poterla affrontare.
Paghiamo una mancanza di credibilità a livello finanziario, e questo pesa molto sulle nostre possibilità, in questo momento una eventuale caduta di un governo, sarebbe un disastro.
Un governo di transizione, un governo tecnico non sarebbe in grado di portare avanti quelle riforme in questo momento diventate urgentissime per poter traghettare il paese fuori da questo ciclone finanziario.
Il paese necessita di misure urgentissime, perchè in Europa non ci possiamo permettere un defaults, questo avrebbe delle conseguenze devastanti, buona serata Nicky Brancatelli e Alessandro Baldini.