L’Italia è un paese per vecchi. La Lega dorotea e il “vomito” di Barbara.

Creato il 04 febbraio 2011 da Massimoconsorti @massimoconsorti
È passata da poco l’alba di questo primaverile venerdì di febbraio. A notte fonda, quasi a chiusura di una giornata ricca di avvenimenti, abbiamo avuto il piacere del primo insulto “pubblico” di un leghista che ci ha invitato ad andare dalle parti di Adro perché “ho una sorpresa per te”, ci ha scritto con fare minaccioso. E così, invece di parlare della “notte da vomito con Silvio” descritta da Barbara Faggioli, ci troviamo costretti a parlare della “notte della Lega” che ha deciso di seguire Berlusconi negli inferi. Eh sì, perché se ci riflettiamo un attimo, il consiglio dei ministri di ieri sera, quello che ha avuto luogo subito dopo la bocciatura da parte della bicameralina della legge sul federalismo municipale, altro non è che l’ennesimo tentativo di “golpe” da parte di un governo che somiglia molto a una gang di ubriachi persi nell’ebbrezza del potere. Ripassiamo velocemente i fatti. La base leghista sta perdendo la pazienza. Radio Padania è costretta a censurare in diretta i commenti dei suoi ascoltatori stanchi di reggere botta a un satiro-satrapo sexual-addicted strafatto di pilloline miracolose. L’allevatore padano e il proprietario della “fabrichétta” ne hanno le palle piene di chi pensa solo agli affari suoi e per nulla a quelli loro, eppure votano Lega da una vita proprio per assicurarsi una piccola rendita di posizione nella stanza dei bottoni. Nessuno di loro ha capito, travolti dalla martellante propaganda dei loro kapò, che il federalismo municipale li costringerà a pagare più tasse e aspettano l’approvazione del decreto attuativo come fosse la conquista del secolo. Ma l’approvazione da parte della commissione parlamentare (e quindi del Parlamento) non arriva anzi, il decreto viene bocciato. Da Adro a Brescia, da Varese alla Val Brembana il panico dilaga. Bossi era stato chiaro: “O passa il sì o facciamo la rivoluzione”. È passato il “no”, e invece di scendere in piazza armati di baionette, i leghisti si sono rintanati in consiglio dei ministri per riproporre sotto forma di decreto al Parlamento lo stesso decreto che il Parlamento aveva bocciato. Insomma, la Lega si è trasformata in pochissime ore, nella peggior vecchia DC di sempre, quella dorotea che faceva uscire le leggi dalla porta per farle rientrare dalla finestra. A chi ha fatto notare alla maggioranza che forse il presidente Napolitano avrebbe qualche problema nell’apporre la firma sotto quel decreto, sapete cosa ha risposto Berlusconi? “Il Quirinale firmerà, la Commissione era solo un artificio”. Capito? Una commissione parlamentare insediata dal Parlamento per volere del Parlamento secondo il Dux è “un artificio”, d’altronde lui lo ha sempre detto che il Parlamento è solo una perdita di tempo, povera Lega ridotta a far la sguattera del “trombador”! Però chissà, magari Calderoli finalmente potrà coronare il sogno di una vita: raccogliere preservativi usati ad Arcore e gonfiarli come fossero palloncini, nella giungla sono una risorsa e una ricchezza. A proposito di preservativi! Smentita la fama di gran “scobador” di Silvio. Dopo la dettagliata cronaca di Patty D’Addario, dalla quale veniva fuori la figura di un uomo tutto proteso al raggiungimento del massimo godimento della partner, Barbara Faggioli fa precipitare Berlusconi nel limbo dei vecchi un po’ porci e molto flaccidi, che poi è il posto nel quale per natura e struttura dovrebbero stare. Dice Barbara a Nicole che l’aveva invitata ad un’altra serata di beneficienza: “"Minchia...No, io no, non ce la faccio". "No?", le domanda preoccupata Nicole. "No, zero, proprio non c'ho voglia - risponde l'altra - Mi viene il vomito a pensarci oggi. Giuro". Cade così, con una intercettazione birichina, il mito del seduttore Berlusconi, l’uomo dagli amplessi a raffica e sempre pronto all’uso. In fin dei conti Silvio non è che uno dei tanti maschi che non riesce a sopportare il passare inesorabile del tempo, quello che provoca la calvizie, il proliferare di rughe, il calo dell’appetito sessuale, adipe a gogò e un po’ di rincoglionimento. “Potrebbe avere tutte le donne che vuole”, dicono i suoi, eppure avverte il desiderio prepotente di pagarle forse perché pagandole pensa che i segreti dell’alcova restino tali o forse perché non è vero che “potrebbe avere tutte le donne che vuole”. Sono anni che la casalinga di Abbiategrasso gliela vuole dare, da quando ne aveva 60, ma Silvio ha sempre rifiutato. Eppure lei lo avrebbe fatto per amore. Solo per amore.

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