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L’Italia non è un paese per giovani

Da Rubefox

L’Italia non è un paese per giovani. Comprare casa è sempre più difficile per tutti, ma soprattutto i giovani trovano difficoltà ad acquistare a causa della crisi economica.

Se un giovane, alle prese con contratti atipici, precariato e molte incertezze su quello che sarà il futuro, oggi come oggi vuole acquistare casa, come può fare? Vediamo di seguito.

Da un sondaggio si evince tra le richieste di finanziamento per l’acquisto di una casa, circa una richiesta su quattro arriva da giovani con meno di trent’anni. Possono essere veramente interessati ad acquistare casa ma purtroppo arrivano poi, le maggiori difficoltà al momento di ottenere un finanziamento, dato che neanche nel 5% dei casi le richieste vengono approvate.

Si nota il forte interessamento dei giovani sotto i trent’anni riguardo al tema della casa. Proviene infatti da persone sotto i trent’anni ben il 24% delle domande di finanziamento

Vediamo quale può essere la richiesta tipo.

Gli under 30 vogliono un mutuo di circa 150 mila euro, preferibile a tasso fisso e da restituire in 25 anni.

In sostanza il loro desiderio è rivolto a immobili medi, quasi piccoli diremo, dato che i prezzi delle grandi città italiane: le domande più elevate arrivano dal Trentino Alto Adige (176.000 euro), dall’ Emilia Romagna (173.000 euro), dal Lazio e dal Veneto (168.000 euro).

Vediamo ora cosa accade al momento della richiesta del finanziamento. Solo il 5% delle richieste si trasforma poi in mutuo effettivamente erogato. I motivi più ovvi e comuni che per i quali si respinge la domanda di mutuo sono sempre i soliti cioè quelli che conosciamo tutti: assenza di contratti di lavoro stabili, mancanza di un garante, mancanza di un profilo creditizio affidabile. Quindi non possiamo dire che i giovani non vogliono andare via da casa, bensì la voglia di autonomia c’è ed anche parecchia , ma purtroppo l’acquisto della casa viene sempre più rimandato ad una data da destinarsi.

Il Governo in questi giorni propone una risoluzione al problema: è operativo proprio dal mese scorso, settembre, un Fondo di Garanzia di 50 milioni di euro, rivolto a coppie giovani con redditi precari. Si cerca quindi di facilitare l’accesso ai mutui prima casa a giovani coppie (sposate) o a single ma con figli a carico.

Questa iniziativa vuole sostenere gli under 35 meno abbienti e pone una serie di paletti per l’accesso al fondo.

In sostanza:

  • il salario mensile dei due coniugi non deve superare i 3mila euro al mese;
  • almeno uno dei due deve avere un contratto di lavoro atipico;
  • il mutuo va richiesto per acquistare la prima casa, che non deve essere un immobile di lusso e non deve superare i 90 metri quadrati;
  • i mutui sono a tasso (fisso o variabile) agevolato e l’importo massimo richiedibile è di 200 mila euro;
  •  il Fondo offre una garanzia di massimo 75mila euro, costituita dal 50% della quota capitale del mutuo, degli interessi contemplati nel contratto e delle spese di recupero non superiori al 5% del capitale residuo.
Tagged with: Italia • precariato
 

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