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L’Italia?! Un paese controllato a vista.

Creato il 05 novembre 2011 da Angela

La comunità internazionale ha deciso di mettere sotto tutela, dopo la Grecia, anche l’Italia. Nella tarda mattinata di ieri il presidente della Commissione europea Barroso ha annunciato che il nostro paese sarebbe stato monitorato da Bruxelles per vedere se in grado di rispettare gli impegni presi. Un’Italia sotto sorveglianza ‘su richiesta del premier Berlusconi’, dice la versione ufficiale, anche se le pressioni di Sarkozy e Merkel hanno giocato un ruolo determinante. Sono stati lori a convincere Berlusconi ad accettare l’intervento della Commissione e del Fondo momentario internazionale per dare la tanto agognata credibilità alle misure decise a Roma.

L’embrione di una nuova Europa politica nasce togliendo una ulteriore dose di sovranità ad uno dei suoi stati fondatori, nonchè terza economia dell’euro.

Già settimana prossima Barroso sarà a Roma con rappresentanti del Fondo monetario per una missione che ha lo scopo di monitorare l’applicazione delle misure promesse dal nostro governo. Il Fmi verificherebbe ogni trimestre l’attuazione del piano di risanamento italiano. La data della prima missione dovrebbe essere, salvo spostamenti, il 15 novembre quando David Lipton, vicedirettore generale del Fmi, sarà a Roma. Lipton dovrà scogliere diversi problemi. Il più urgente sarà capire se il programma di sorveglianza sull’Italia è uno ‘staff monitoring’ o saranno solo ‘staff visits. Nel caso in cui si optasse per lo ‘staff monitoring’ il monitoraggio e gli eventuali progressi del governo di Roma potrebbero essere sottoposti al giudizio politico dei principali Paesi soci del Fondo: non solo gli europei e gli americani ma anche Brasile, Cina, Giappone, India e Sudafrica, ognuno con diritto di parola (e di voto) a ogni trimestre sul caso Italia.

Le dichiarazioni rilasciate da Berlusconi, indicano un premier che non sembra aver molto chiara la situazione italiana. “Noi siamo veramente una economia solida, la settima al mondo. La vita in Italia è la vita di un paese benestante. I consumi non sono diminuiti, i posti di vacanza nei ponti sono assolutamente iperprenotati. Ecco, non credo che l’Italia senta un qualche cosa che possa assomigliare a una forte crisi. Non mi sembra”. Ah no?! Allora come mai la direttrice generale del Fmi Christine Lagarde ha affermato: “Il problema dell’Italia è la mancanza di credibilità”? Come mai il mercato del lavoro sta vivevndo una crisi epocale con precari, cassintegrati e giovani che non trovano un lavoro sicuro? Come mai le banche non concedono mutui alle giovani coppie che vogliono comprare casa neanche dietro la presentazione di laute garanzie? Il premier le sue rassicurazioni farebbe bene a ponderarle un po’ di più.

Sentivo ieri sera Bersani al Tg3 dire che questa sorveglianza speciale sul nostro paese gli toglie libertà e paesi come la Spagna e la Grecia nelle nostre stesse condizioni hanno o anticipato le elezioni o cambiato governo. Che sia arrivata l’ora di farlo anche da noi? Ma qui i politici sembrano essere attaccati alla loro poltrona, manco fosse incerto il fatto che finita la legislatura (che nel migliore dei casi dura 5 anni, ma se finisce prima non importa) gli spetti una generosa pensione e a noi? Ah a noi no, in pensione ci andiamo ‘solo’ a 67 anni.



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