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L’obiettivo sei TU

Da Marcofre

Che cosa è più importante nell’economia di un blog? Quello che conosci e condividi.

Certo, è necessario dirlo in una certa maniera, usando un buon italiano. E dopo?

Dopo è essenziale che il giudizio che i lettori danno ai tuoi contenuti (e di riflesso: l’opinione che essi hanno di te), sia positivo. In fondo una voce, una personalità, è importante se c’è qualcuno che ascolta. Altrimenti parli al deserto, e se questo ha i suoi indubbi pregi (non ti contraddice mai), alla fine diventa noioso.

Attenzione: i lettori che ti conoscono (perché si tratta di amici) sono un balsamo per il proprio ego. Ma non sono sufficienti. La Rete ha questo di positivo: che può metterti in relazione con perfetti sconosciuti che però scommettono su di te.

Per esempio: un commento sembra qualcosa di banale, e spesso è davvero così perché chi scrive non sa andare oltre un “Bello!”. Ma pure questo ci sta, ha un suo diritto di cittadinanza, e non merita certo di essere denigrato, anzi.

Tuttavia, quando una persona aggiunge il suo pensiero al tuo post, significa che sei riuscito nell’intento. Che probabilmente, la tua voce è uscita dal coro, e ha saputo dare una visione diversa. Tanto diversa da indurre un estraneo a usare un poco del suo tempo (che è sempre tiranno, vero?), per te. Non è il commento un metro di giudizio infallibile, questo lo sappiamo bene.

Sì, ci sono blog che non accettano commenti: va bene pure questo. C’è un blogger americano che gestisce il suo blog senza commenti, e ogni settimana guadagna quasi 10.000 Dollari per esporre un solo piccolo banner nella home.

Mentre tutti noi, pestiamo la tastiera per scrivere qualcosa di sensato.

Non bisogna guardare a questo genere di cose, o meglio: facciamolo pure ma senza esagerare. Perché ti fanno perdere di vista l’obiettivo, e l’obiettivo sei TU. Lui sarà bravo, preparato, e ottiene quello che semina o ha seminato.

Tu sei differente. Non montarti la testa con idee strampalate. Tieni fisso lo sguardo su quello che vuoi combinare. Le sirene ci sono e ci saranno sempre.

E poi un giorno, potresti anche decidere di chiudere tutto. Perché hai ottenuto il tuo scopo. Che non era il successo. La gloria.

Era trovare quell’essere nel quale riconoscersi davvero, e che giaceva sommerso da fesserie, mode e omologazione.

 


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