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L’OCULISTA VETERINARIO: Dott Alessandro Prota Napoli

Da Alexprota
L’OCULISTA VETERINARIO: Dott Alessandro Prota Napoli
LA VISITA OCULISTICA VETERINARIA :
La visita oculistica veterinaria consiste in una accurata osservazione dell’occhio con l’ausilio di una strumentazione specialistica .Per prima cosa si va a misurare la lacrimazione ,le lacrime hanno un ruolo molto importante per lo stato di salute della cornea ,alcune razze hanno una insufficiente lacrimazione attraverso un test (test di Schirmer) si va a quantificare la produzione lacrimale
L’OCULISTA VETERINARIO: Dott Alessandro Prota Napoli
.Bisogna essere un buon conoscitore delle varie razze per giudicare se la lacrimazione e’ sufficiente.Oltre alla produzione si va ad osservare il drenaggio delle vie lacrimali attraverso l’ispezione dei dotti lacrimali che in alcune razze sono piccoli avvolte addirittura assenti.
Le Palpebre :si va ad osservare se c’e’ presenza di anomalie della rima palpebrale anche in questo caso bisogna essere conoscitori delle razze per bene apprezzare qualsiasi anomalia, spesso in alcune razze Pechinese,York Shire ,Maltese ecc c’e’ la presenza di peli ed entropion del canto nasale che creano delle congiuntiviti croniche che solo l’intervento chirurgico riesce ad risolvere.
Fondamentale per quantificare l’anomalia delle palpebre e’ istillare un anestetico locale per ridurre lo spasmo oculare e quindi meglio interpretare il grado di entropion. (introflessione delle palpebre all’interno dell’occhio)Nell’osservare le palpebre importante e l’ammiccamento dell’occhio anche perche’ possono esserci dei problemi neurologici che impediscono l’occhio di chiudersi bene con successiva alterazione della lubrificazione corneale.A carico delle palpebre possono esserci anche dei problemi di dermatite quali allergie atopiche ,parassitosi ,malattie endocrine ecc, e quindi interpretare il problema da un punto di vista dermatologico.Questo sta a significare che l’oculista veterinario non deve solo concentrarsi sull’occhio ma deve valutare eventuali problematiche ad esso collegate ,quali disfunzioni nervose ,malattie infettive,problemi dermatologici ,alimentari ecc.
La Cornea :la cornea va valutata con l’ausilio di oftalmoscopio ,lente ad ingrandimento ,e lampada a fessura per osservare lo spessore della cornea l’eventuali alterazioni ed vascolarizzazioni sono l’espressione di una infiammazione ,degenerazione ecc anche qui e’ fondamentale essere un conoscitore delle varie razze perche’ alcune di esse sono affette da alcune malattie degenerative della cornea che solo un esame attento e’ in grado di riconoscere.
Le cheratiti sono molto diffuse tra i gatti specie quelle virali (cheratite erpetica) spesso giungono all’osservazione troppo tardi con ormai compromessa la visione .Le cheratiti per essere combattute necessitano di una terapia lunga con somministrazione frequente di colliri ed una terapia generale ,spesso l’insuccesso delle terapie sta nella frequenza insufficiente della somministrazione di colliri non raggiungendo quella concentrazione dei medicamento ottimale per la guarigione avvolte la durata e’ insufficiente e le recidive non tardono ad presentarsi .Altro problema nella gestione delle cheratiti e’ la pulizia corneo congiuntivale che deve essere fatta giornalmente asportando la patina di secrezione altrimenti il medicamento non arriva sul tessuto malato.L’occhio non guarisce bene se tutto l’organismo non viene supportato da una buona terapia generale .
Le cheratiti nel cane spesso sono la conseguenza di irritazioni da peli ectopici da anomalie palpebrali avvolte anche l’espressioni di malattie infettive (Leishmaniosi ,Erlichiosi,ecc)piu’ complesse sono quelle degenerative tipiche di alcune razze da qui l’osservaqzione attenta con ingrandimento e una buona conoscenza delle razze .Spesso le malattie corneali riconoscono una alterata lacrimazione sia nella quantita’ che nella qualità del liquido lacrimale.Una dermatite atopica ad esempio puo’ alterare le ghiandole palpebrali con una disfunzione ghiandolare con conseguente una insufficiente lacrimazione ,da qui l’importanza dell’oculista che deve guardare non solo l’occhio ma l’animale nel suo aspetto generale cercando di cogliere tutte le problematiche di salute e di gestione ,solo cosi la cura sara’ risolutiva .
La pressione oculare.
La misurazione della pressione oculare e’ un punto fondamentale nella visita oculistica veterinaria ,spesso una ipertensione oculare si manifesta con una semplice congiuntivite che non risponde alla terapia ,alcune razze hanno una predisposizione al glaucoma per alterazioni dell’angolo irido corneale ed solo con una misurazione della pressione insieme alla gonioscopia si riesce a fare diagnosi.
La misurazione deve tenere conto di molti fattori quali il diametro della cornea ,le dimensioni del globo oculare ,l’eta’,ed il tipo di strumentazione ,a fare la differenza e’ sempre l’esperienza dell’operatore che deve interpretare il risultato .
L'esanme del fondo :
Dopo avere istillato un midriatico con l’oftalmoscopio si osserva il fondo .
Questo esame richiede una buona conoscenza di tutte le variabili del fondo che possono riscontrarsi nelle varie razze .Con l’esperienza e la continua osservazione il veterinario oculista riesce a percepire fenomeni degenerativi e infiammatori e alterazioni congente tipiche di alcune razze.
L’OCULISTA VETERINARIO: Dott Alessandro Prota Napoli
L’oculista veterinario deve nella sua professione approfondire conoscenze nel campo della neurologia, dermatologia, medicina interna ,fondamentale e’ la collaborazione col medico curante per una gestione ottimale ella terapia Oltre che una strumentazione sofisticata ed una continua informazione scientifica il successo in oculistica veterinaria si ottiene guardando il paziente in un quadro generale migliorando il suo stato di salute ,l’alimentazione ,la gestione quotidiana soprattutto di determinate razze che richiedono cure particolari .
Essere conoscitori di una razza significa comprendere le sue problematiche e su questo fare prevenzione.Ad esempio se mi trovo di fronte ad un cane con un occhio sporgente (es carlino )non devo aspettere che la sua cornea si ammali di cheratite pigmentosa ma prevenire la sua secchezza oculare con l’ausilio di lacrime artificiali a vita ,molta gente possiede un cane senza sapere le problematiche tipiche di quella razza ,questo impedisce loro di fare prevenzione evitando cosi’ di prevenire disturbi e malattie degli occhi .

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COMMENTI (1)

Da  Laurafiorini
Inviato il 14 gennaio a 15:01
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Salve, scrivo per descrivere la cecità del mio cane e per sapere se fosse possibile organizzare una visita. Ho adottato questa canina presso un canile, mi hanno riferito che le avevano sparato nel capo per ucciderla ma lei è sopravvissuta ma è rimasta cieca...nessuno sa quando esattamente perchè il canile ha passato varie gestioni e lei è sempre rimasta lì, hanno detto che ha ancora in capo i piombini dello sparo ed in effetti toccandole il capo si sentono piccole sfere sottocutanee, mi sono state date speranze sul fatto che con un operazione possa riacquistare la vista..magari parziale..anche se sono abbastanza scettica vorrei esserne sicura e consultare uno specialista, premetto che la canina dovrebbe avere 12 anni..ma non ne sono sicura perchè è in buona forma fisica e non sembra così anziana... sono anche perplessa sul fatto della riacquisizione della vista, perchè dopo tanti anni passati nel buio mi chiedo se si possa spaventare ne vedere un'altra volta visto che adesso ha imparato a muoversi in casa con l'olfatto e la memoria.. grazie per l'attenzione saluti laura

Da Antonella Capellupo
Inviato il 02 gennaio a 10:50

Grazie, finalmente una chiara ed spiegazione esaudiente, ma nel carlino quando la malattia è avanzata, è il caso di operare?