In queste ultime due settimane molti giornalisti che ci hanno fatto domande del tipo: "Chi vorreste come prossimo papa?"; "Cosa vi aspettate dal prossimo papa?" "Pensate che il prossimo papa possa ristabilire la fiducia dei Survivors (le vittime sopravvissute alla pedofilia clericale, ndr)?"; "Vorreste avere un incontro con il nuovo papa per parlargli di quello che vi è successo?"
La risposta che abbiamo dato è stata sempre le stessa, ma non è mai stata pubblicata: «Non ci interessa chi sarà il nuovo papa, in quanto non ci aspettiamo nulla di buono da alcuno dei rappresentanti di quella organizzazione».
Quello che raccomandiamo ai Survivors è di non rivolgersi alla Chiesa per sanare le proprie ferite, infatti con ogni probabilità subirebbero ulteriori abusi, venendo strumentalizzati finirebbero per aiutare la Chiesa cattolica in generale e molti dei suoi rappresentanti in particolare a porre rimedio alla loro crescente perdita di credibilità.
Il papa emerito, i cardinali, i vescovi hanno sempre saputo degli abusi. Non potremmo dar loro alcuna nuova informazione. Lo hanno sempre saputo, e hanno sempre ignorato il terrore e gli orrori inflitti alle vittime. E non uno solo di loro che abbia volontariamente cercato il modo di fare ammenda. Abbiamo deciso ora di emettere questo comunicato dopo aver assistito con crescente rabbia al fatto che i media, i politici e la gente comune assistano di ora in ora al teatrino dei riti e delle pratiche della chiesa di Roma, e che il loro entusiasmo stia aiutando le acrobazie della comunicazione vaticana per impedire che si approfondiscano i temi legati alla pedofilia che peraltro coinvolgono anche molti dei cardinali riuniti a Conclave.
E, allo stesso tempo, i media, i politici e la gente comune ignorano e dimenticano le centinaia di migliaia di bambini nel mondo le cui vite sono state distrutte dai preti cattolici con la piena consapevolezza di quelli che ora si accingono all'elezione del nuovo papa. La prova? Nessuna azione diplomatica o legale è stata intrapresa da alcun governo o organizzazione mondiale per chiamare i responsabili degli abusi o i loro difensori a renderne conto. Non vogliamo cercare un confronto con il Vaticano poiché sappiamo per esperienza diretta nei colloqui con i suoi rappresentanti che non c'è da parte loro alcuna volontà di risolvere la questione con i Survivors in modo corretto e umano. Al contrario di quanto vanno predicando.
Survivors voice Europe
Cronache laiche