di Beniamino Franceschini
Nell’incontro di ieri, Matt Schaub, quarterback degli Houston Texas, ha riportato la perdita di parte del lobo auricolare sinistro in seguito al fallo di Joe Mays, linebacker dei Denver Broncos. L’illegal hit è giunto, oltretutto, subito dopo che la difesa aveva commesso una penalità per un contatto fuori tempo (roughing-the-passer penalty), ed è consistito nell’impatto del casco di Mays contro quello del quarterback avversario. Schaub è rimasto a terra per un circa un minuto prima di essere trasportato fuori dal campo: «L’orecchio, – ha detto Gary Kubiak, head coach di Houston, – sanguinava molto». Eppure, in breve tempo, il giocatore dei Texans era nuovamente alla guida dell’offensive team. Da parte sua, Schaub ha minimizzato i complimenti di compagni e avversari: «Non è niente di straordinario. Io sono il quarterback, e devo essere là a ogni gioco, consapevole che sarò colpito e che non potrò fare altro che incassare e ricominciare».
Tuttavia, la vicenda e la sua contestualizzazione ispirano una breve riflessione. Schaub, infatti, è stato colpito scorrettamente due volte in pochi minuti: forse è davvero il caso che l’NFL applicasse un maggiore rigore nella sanzione degli illegal hit, magari prevedendo l’espulsione anche per questo particolare fallo. A parer mio, un tale provvedimento disciplinare sarebbe senz’altro razionalmente conseguente alla violazione sul campo.
Dal sito nfl.com, il replay dell’illegal hit di Joe Mays su Matt Schaub.
Beniamino Franceschini