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L’oro, la spada e lo specchio (seconda parte)

Creato il 02 aprile 2010 da Entradentro

L’oro, la spada e lo specchio (seconda parte)

C’è uno strano potere dentro di noi, dentro ciascuno di noi. A volte questo strano potere si manifesta quando non abbiamo timore di agire, come sosteneva S. Paolo. Altre volte ci viene misteriosamente in aiuto quando abbandoniamo ogni responsabilità circa i risultati della nostra azione.

Una cosa è certa: il potere interiore esiste e solo entrando dentro alla nostra immagine riflessa nello specchio possiamo farne esperienza e attingerne quando occorre.

ll prossimo estratto ci racconta dello strano potere di una bambina.

L’uomo aveva una grande fattoria dove abitava anche un certo numero di mezzadri di colore. La porta si aprì lentamente e apparve una bambina nera, figlia di un mezzadro, che entrò e si fermò sulla soglia.
Lo zio la aggredì subito: “Che cosa vuoi?”
La bimba rispose intimidita. “La mia mamma dice che vuole cinquanta centesimi”.
“Neanche per sogno”, replicò lui con tono sgarbato. “Adesso vai subito a casa”.
“Sì, signore”, esclamò la piccola, ma non si mosse.
Lo zio continuò il lavoro, era talmente impegnato che non fece alcuna attenzione alla ragazzina che non se ne andava. Quando risollevò gli occhi e la vide ancora lì, la sgridò: “Ti ho detto di andare a casa! Vacci o ti do una frustrata!”
La bambina diceva: “Sì, signore”, ma non si muoveva.
Allora, lo zio posò a terra la balla di grano che stava per versare nella tramoggia del mulino, prese una daga e si diresse verso la piccola con un’espressione che non prometteva niente di buono.
Darby trattenne il fiato, certo che lo zio l’avrebbe bastonata con la daga. Sapeva che era collerico.
Quando l’uomo raggiunse la porta, la bambina fece un passo in avanti, lo guardò negli occhi e urlò con quanta voce aveva in corpo: “La mamma deve avere cinquanta centesimi!”
Lo zio si fermò, la guardò per un attimo, poi lasciò cadere il bastone in terra, si mise una mano in tasca, ne estrasse mezzo dollaro e lo consegnò alla bambina.
Questa prese il soldo e arretrò per uscire senza mai togliere gli occhi di dosso dall’uomo che aveva appena sottomesso. Dopo che se ne fu andata, lo zio si sedette su una cassa e fissò nel vuoto, fuori dalla finestra, per più di dieci minuti. Stava riflettendo sulla frustrata che aveva appena ricevuto.
(Tratto dal libro “Pensa e arricchisci te stesso” di Napoleon Hill)

Guardarsi allo specchio non è cosa semplice. E’ un’operazione necessaria per ritrovare il potere ma richiede almeno tre azioni da svolgere:

Imparare
Per conoscersi è importante andare a scuola, affidarsi ad una guida esperta, seguire tecniche e scegliere un percorso (ce ne sono molti disponibili). Conosco persone che hanno la rara qualità di fare grande tesoro dell’esperienza per crescere ed arricchirsi interiormente ma i pochi i ricercatori indipendenti spesso portano i segni delle frustate della vita su spalle molto robuste.

Impegnarsi
Se ancora credete nelle favole delle semplici ricette mi dispiace deludervi: il percorso verso se stessi presuppone un’analisi dettagliata degli aspetti in cui siamo meno forti e un programma di anni all’interno del quale l’impegno è condizione necessaria.

Fare
Sapere senza fare è peggio di non sapere affatto. Nello stesso tempo la pratica dell’azione rinforza la teoria.

Per concludere:

Chiediamo a noi stessi. “Chi sono io per essere brillante, magnifico, pieno di talento, favoloso?” Ma chi sei tu per non esserlo? Tu sei figlio di Dio. Sminuire il tuo valore non è utile al mondo. Non c’è nulla di illuminato nel farsi piccoli per far sì che la gente intorno a te non soffra di insicurezza. Noi tutti siamo destinati a brillare come lo sono i bambini… siamo nati per rendere manifesta la Gloria di Dio che è dentro di noi.
E nel momento in cui facciamo brillare la nostra luce, diamo inconsciamente agli altri il permesso di fare lo stesso. Nel momento in cui ci liberiamo della nostra paura, la nostra presenza automaticamente libera gli altri.
(parte di un testo attribuito a Nelson Mandela.)

Buon lavoro.
F. P.

(l’oro, la spada e lo specchio – prima parte)

 


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