L’osso di gomma
di Iannozzi Giuseppe
Cara Amica, sai qual è il problema coi ghiaccioli? Ti offrono un refrigerio che è soltanto temporaneo. Io oggi di ghiaccioli ne ho mangiati parecchi per far fronte al caldo, e dopo, subito dopo, sono stato bene ma per un momento appena, perché il caldo s’è fatto ancora più insopportabile in un tempo assai breve, praticamente quello d’un momento appena. E il monitor di certo non aiuta: non so il tuo, ma il mio, quello che ho qui a casa funziona a carbone, nel senso che sprigiona tanto calore quanto un termosifone. E ciò un poco mi fa desistere dalla mania di scrivere, perché se c’è una cosa che non reggo è il caldo. Però, evidentemente, se ti scrivo è perché ci sono – almeno per il momento, con la testa anche.
Coraggio!, non piangere, non lo so che cosa t’è capitato… forse sarai scivolata come accade a tutti quelli che sono alla loro prima volta – io scivolai sul mio autografo gettato per terra come una buccia di banana, firmai infatti per cent’anni di solitudine, e ho ancora da scontare la pena e il pene anche, che non è il mio però si trova ben dentro a qualcosa di mio. A ogni modo, quello che intendevo dire veramente è che oggi una ballerina giapponese m’ha assicurato che m’avrebbe fatto dono dei suoi occhi a mandorla e anche d’un piccolo bonsai; però credo m’abbia fregato, nel mio ufficio per giunta. No, non me la sono presa. Solo m’ha dato fastidio che si sia portata via il mio cane ch’era tanto bello: c’ero affezionato, molto, praticamente come a un fratello di sangue e di rabbia. Ecco, mi manca la rabbia soprattutto; l’avevo addestrato così bene, non puoi immaginare, praticamente quando vedeva un autore incapace o un giornalista incapace gli saltava addosso nel tempo d’un momento appena e di netto gli tagliava la giugulare coi suoi dentini affilati come coltelli di luna. Che bravo, che bello! Tutto quel rosso. Ed invece adesso mi ritrovo qui a dire e a dire e a dire, insomma mi sto un po’ piangendo addosso. Non ce la faccio più a sopportare questa assenza – rivedo il suo osso di gomma (ancora sporco di sangue umano), e mi porta alla commozione più totale e assoluta. Così penso che me ne andrò a cuccia, m’acciambellerò e prenderò a lappare dalla ciotola, poi m’addormenterò e sognerò che un padrone mi lanci l’osso di gomma che fu del mio cane. Sognerò con tutte le mie forze, te lo giuro.
I libri di Iannozzi Giuseppe
Novità e anticipazioni


Oggi Cesare Battisti è uccel di bosco in Brasile. Perché? Chi lo ha aiutato? Tra i suoi sostenitori in Italia: Valerio Evangelisti, Wu Ming, Sandrone Dazieri, Erri De Luca, Tiziano Scarpa, Loredana Lipperini, Pino Cacucci, Guido Chiesa, Christian Raimo… Perché queste persone difendono il fascista rosso a spada tratta? Credono sul serio nella sua innocenza? Parrebbe di sì. Quali sono i loro interessi in questa vicenda? A questi e a molti altri interrogativi qui si cerca di dare una risposta.
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IL PRIMO FILOSOFO – un romanzo completo di Iannozzi Giuseppe
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2ndo capitolo bonus

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