NASTRO
Trentanove anni, oggi, sano come un pesce, a parte la mia vecchia debolezza, e intellettualmente ho adesso ogni motivo di credere sulla… (esita)… cresta dell’onda… o da quelle parti. Celebrata l’orrenda ricorrenza, come sempre in questi ultimi anni, tranquillamente, alla Taverna. Non un’anima. Rimasto a sedere davanti al fuoco con gli occhi chiusi, a separare il grano dalla pula. Buttata giù qualche annotazione sul rovescio di una busta. Felice di essere di nuovo nella mia tana, nei miei vecchi stracci. Appena mangiato, mi piace dirlo, tre banane, e solo con difficoltà mi sono astenuto da una quarta. Micidiale per un uomo nel mio stato. (Veemente) Devo eliminarle! (Pausa). La nuova luce sopra il tavolo è un miglioramento notevole. Con tutto questo buio che mi circonda, mi sento meno solo. (Pausa). In un certo senso. (Pausa) Mi piace alzarmi ogni tanto e andarci a fare un giretto per poi tornare qui da… (esita) …me. (Pausa) Krapp.( Pausa).







