( Prima si fa lo yogurth, poi si “crea” chi se lo magna … parbleu ! )
Stefano D’ Andrea, per esempio, che si autodefinisce “socialista e statalista”, è uno tra i tanti “sovranisti” che non solo dice cose sacrosante e giuste, logiche ed estremamente condivisibili, ma le espone anche in modo chiaro e onesto, senza troppo avvalersi di propaganda sensazionalista … ma purtroppo è “uno yogurth scaduto”, ahimè …
… Nel senso che “colà dove si puote” è stato da eoni deciso ben altro sviluppo ed altra direzione, ed un ritorno alla sovranità nazionale non solo è ormai quanto di più irrealizzabile si possa pensare, ma è visto dai conducenti come l’ esatta antitesi alla direzione intrapresa … direzione che stanno ostinatamente perseguendo, “con il consenso o con la forza”.
E’ realistico infatti ipotizzare un PIENO E VERITIERO recupero della sovranità statale, e se sì come conseguirlo ?
Giustamente D’ Andrea dice che non si tratta di una “crisi del capitalismo” ( anche se non ne spiega esattamente il perchè ): come già visto in questo post, il capitalismo “da solo”, senza l’ apporto complice dell’ intero apparato normativo e giuridico, potrebbe fare ben pochi danni e svilupparsi non oltre la pura e semplice azienda di dimensione familiare … ergo lo sviluppo più o meno abnorme e deleterio del capitalismo, lungi dall’ essere una “dinamica intrinseca”, ( alla facciazza di Marx ) è una precisa “volontà a monte” e strategia “politica” perseguita per un fine ben preciso: la DISTRUZIONE degli stati nazionali.
D’ Andrea preferisce invece riportare la tesi a risolversi sul confronto tra “economie sviluppate” ed “economie in via di sviluppo”, affermando che solo le prime si trovano in crisi, e portando l’ esempio dell’ Argentina che però, come lui stesso onestamente ammette, è ancora legata al vincolo del debito con il FMI … a suo dire quindi, ancora una volta, si tratta di una “dinamica intrinseca” a due diversi sistemi capitalisti, uno “sregolato” ed uno “regolato” … ( STOP, STOP, STOP parbleu !! … Eccoci infatti di nuovo al classico “loop logico”, al classico “un colpo al cerchio e uno alla botte” -del resto in perfetta sintonia d’ intenti con quella “Marsigliese” stranamente messa a “siparietto” di ogni intervento-, loop ingannevolmente volto a giustificare la tesi che si vuole introdurre ) …
… “Perchè” infatti, chiediamoci, solo le economie occidentali sono in crisi ( oh bella, dopo aver delocalizzato -imbecilli o che altro ?- le maggiori attività produttive proprio presso gli stessi paesi emergenti ) mentre quelle più povere sono lasciate libere di crescere, pur essendo tenute sempre ben strette per le palle tramite il solito espediente del “debito” ??
Ma perchè, semplicemente, un “potenziale livellamento globale” è proprio quello che gli architetti stanno cercando, ed il debito altro non è che “il mezzo pacifico” per conseguirlo … Che successe infatti a quel Gheddafi che intendeva DAVVERO perseguire un progetto di sovranità nazionale ? Che furono usati mezzi “meno pacifici”, n’ est-ce pas ??
L’ Argentina tanto citata da D’ Andrea è quindi “lasciata libera” di svilupparsi ma in una condizione di “libertà vigilata” ( e non certo di piena sovranità ), in quanto questo “sviluppo concertato delle diverse aree geopolitiche” rientra esattamente nel piano strategico globalista superiore.
Uno “sviluppo concertato” in cui il “Debito Pubblico” costituirà pur sempre l’ elemento di superiore controllo: nulla di più distante quindi da una VERA sovranità monetaria e -pertanto- nazionale.
E a parte questo, nessuno dei sovranisti ci indica mai esattamente COME conseguire un ritorno alla “piena” ( continuo a sottolinearlo perchè qui sta il quid di tutto il discorso ) sovranità nazionale … Ci sono solo 3 vie per conseguirla: via giuridica, sollevazione popolare, via forzosa militare … ma sono tutte illusorie parbleu …
- La via giuridica è ormai resa impraticabile da tutto l’ apparato dei trattati politico-economici approvati sopra le nostre teste da governi complici
- La sollevazione popolare, nella pur lontanissima ipotesi che le masse riuscissero veramente ad organizzarsi spontaneamente e a dichiarare l’ indipendenza scavalcando i loro stessi governi, sarebbe immediatamente affogata nel sangue dai corpi “sovranazionali” già predisposti ( Eurogendfor ecc. )
- La via forzosa richiederebbe l’ appoggio di un esercito e di un oppositore esterno, ma non ce ne sono … Come dite ? che mi sto dimenticando di Putin ?? … e via … uno che dorme alla grande ben oltre il suono della sveglia, perdendosi un sacco di preziose opportunità in cui poter intervenire diplomaticamente o altro, per svegliarsi infine solo quando ormai si prospetterebbe solo la via di un conflitto mondiale, secondo voi è un “oppositore” o un “sodale” del globalismo ??
Siamo alle solite: “temporeggiare e concertare”, da bravi “Fabiani” … altro che opporsi !! … ( e poi rivedetevi ancora il “Manifesto” di Vasco, e magari anche il simbolismo riportato sulla bandiera russa ).
CON IL CONSENSO O CON LA FORZA
INSOMMA: la lavatrice è bell’e pronta da un pezzo, e ora tutto il lavoro degli architetti è teso alla sua introduzione ed accettazione sociale: ecco perchè, per esempio, l’ intero web non fa che ricercare con tanta ostinazione la vostra repulsione emotiva, il vostro “dissenso” alle tante malefatte di cui “intenzionalmente” vi mette al corrente; così come intenzionale è l’ operazione della Tv che vi spiattella con studiata non-chalance tutta l’ assurdità delle ingiustizie sociali, delle tasse inique, dei suicidi cui si contrappongono le imperterrite “cazzate” di Monti … ( manco l’ allenatore della più scalcagnata squadra di calcio sarebbe stato tollerato tanto a lungo ) …
E’ ovvio come tutto ciò sia teso ad aumentare a dismisura quel naturale e sacrosanto dissenso che verrà riconvogliato in consenso verso la soluzione già predisposta dal sistema.
( E ancora una volta vediamo come il sistema sfrutti proprio la nostra parte migliore per rigenerare sè stesso ).
E una volta capito finalmente che: “NOO, non esiste sporco impossibile !” ( ossia che non esiste una “dissidenza” che non possa essere astutamente incanalata e ricondotta all’ interno di un Sistema perfettamente ideato per autoconservarsi ), una volta capito quanto il sistema sia onnipresente e quanto generi via-via la sua reincarnazione, avremo che Grillo sarà DAVVERO l’ unica probabile “alternativa”, ma non tanto “AL” sistema, quanto “DEL” sistema stesso.
Un’ “alternativa” a lungo preparata emozionalmente e ideologicamente, mentre ci si adopera ora di fornirle l’ indispensabile “struttura” su cui andrà ad innestarsi per potersi attivare: l’ abbattimento della precedente impalcatura politica e economica e il favorire la forma mentis che “meno è bello”, in ogni senso.
Le dinamiche intrinseche e cicliche del sistema REALE ( dinamiche che vogliono per esempio che per “ripartire” sia le Banche che l’ Euro si dovranno auto-abbattere ), faranno il resto … stabilizzando nel futuro ciclo quella “struttura statale minimale”, e quel “capitalismo dei servizi” che consentiranno ad una depotenziata struttura “nazionale / orizzontale” di potersi agilmente inserire nella superiore struttura “globale / verticale”.
… E vivaddio che da noi ci sono un Grillo, un Chiesa, un Barnard che a fasi successive consentiranno di perseguire il disegno COL CONSENSO, e non col fosforo bianco, vien da dire … e questo è anche il senso più veritiero in cui intendere il motto: “pensare globalmente e agire localmente” … che è pur sempre un motto padronale, parbleu.
… Ma “quanto” costoro potranno porsi a veri “limitatori” del potere ? E quanto ad una struttura più agile sarà effettivamente concesso di sviluppare quello che potenzialmente promette, ossia lo sviluppo orizzontale di diritti, democrazia partecipativa e interattiva, pur nel rispetto del superiore potere dei macchinisti ?? CHI potrà più farsi “limitatore e garante” dell’ assolutismo cui dobbiamo giocoforza soggiacere, nel caso esso non sappia dimostrarsi così “illuminato” quanto millanta ??? ( abbiamo già visto quel che successe a Stanford anche alla “variabile indipendente” Zimbardo ) … QUESTO si chiedano, e in questo senso cerchino di agire, gli “attivisti”, invece di farsi tante pugnette, visto che la locomotiva globalista procede, “del tutto priva di opposizione” e con o senza di loro, entro un unico binario.
IL FUTURO SISTEMA SARA’ “BUONO” o “CATTIVO” ?
Semplicemente “bifronte”, come ogni architettura massonica finora posta in essere, almeno fino al conseguimento definitivo del disegno retrostante.
Questo perchè nel sistema ( che di per sè ha la stessa neutralità di ogni “puro strumento” ) verranno iniettati sia elementi di effettivo progresso, sia i virus necessaria farlo a sua volta capitolare in un futuro forse stavolta più lontano, così come vien fatto oggi per le democrazie, per il capitalismo, per ogni costruzione ideologica fin qui adottata. E la locomotiva arriverà a destinazione, in quella “città ideale puramente grafica” del video di Vasco, solo dopo aver “create, attraversate, utilizzate, demolite e infine ideologicamente abbandonate” le precedenti fasi ivi dichiarate: impero cattolico-medievale, impero capitalista-americano, impero statalista-russo, impero militarista-cinese. Solo allora il viaggio di uno sperduto e confuso Vasco/Umanità a bordo della Locomotiva massonica guidata dal Fuoco/Ragione potrà arrivare dapprima alla “civiltà disegnata ideale” ( il progetto degli architetti ) e così finalmente approdare al suo “porto naturale” di pace, rasserenazione, amore ( il pube femminile ).
Il video ribadisce inoltre, come ogni costrutto mediatico-filosofico fin qui già analizzato, ( filosofi illuministi, film, canzoni, filmografia kubrickiana, ecc. ) quanto l’ Umanità non sia affatto alla guida della locomotiva, ma sia “condotta” da una forza “altra” e superiore ( il fuoco ). Una forza incorporea, “pura volontà” che si esplica appunto “attraverso il corpo-sistema reale” (la locomotiva), le cui ruote e bielle sono mosse dagli “opposti ideologici” (il rosso e il nero della parte meccanica ).
Una volta capito quindi DAVVERO che il Debito Pubblico, le Crisi, le Massonerie, il Moto Circolare impresso alla Storia, il Controllo Occulto, i Conflitti, ben lungi dall’ essere “accidenti” sono “IL” sistema stesso, quello “REALE” che sta dietro quello apparente, interrogarsi in tal senso è pleonastico quanto cercare di capire se il massone svizzero Henry Dunant, dopo la battaglia di Solferino e San Martino, istituì la Croce Rossa per amor di “umana pietas” o piuttosto per non vedersi morire inutilmente troppi soldati che la stessa massoneria -e suoi attuatori nei singoli Stati- aveva precedentemente istigato a combattersi …
Ma con questo non ho mai detto, sia chiaro, che il sistema sia buono, nè giusto: E’ NECESSARIAMENTE IL SISTEMA DI POCHI, ed è fatto straordinariamente bene per autoconservarsi, anzi per restringere sempre più il controllo a sempre più pochi.
Non ho mai detto che sia il sistema dei “molti”, nè che sia “democratico”: per questo la mia posizione concettuale è quella di ASTENERMI, per quanto possibile, dalle sue dinamiche che qui cerco di analizzare in modo quanto più distaccato.
Dico semplicemente che pretendere di criticarlo sposandone inconsapevolmente le istanze è da coglioni. Punto.
Contestualmente mi fa solo sorridere chi urla scandalizzato:“Oddio guarda, Grillo è controllato da Casaleggio”, pensando di fare chissà quale denuncia, e non avvedendosi che il sistema è ben più complesso, onnipresente, e quanto in realtà ci controlli in ogni minimo respiro e ci utilizzi in ogni singolo momento, soprattutto in quello della sua reincarnazione alla quale prestiamo, finalmente entusiasti e felici, il solito, abusatissimo buco di culo.
( Triste sorte di chi “non sa, non sa, non sa”, direbbe Paolo Conte … )
Così come mi fa sorridere chi non sa fare altro che “nutrirsi di indignazione” contro questo o quel nuovo misfatto del potere senza arrivare finalmente a comprendere che è proprio su questa indignazione volutamente provocata che il potere andrà ad innestare la sua prossima mossa … o chi vede solo “tutto nero”, non capendo che la prossima “interfaccia” del sistema dovrà PER FORZA essere positiva, buonista, popolare, atta insomma a favorire una ripresa della fiducia, dell’ ottimismo, quella ripresa sia economica che culturale in senso lato, necessaria all’ intero “sistema” ( in primis proprio al futuro sostentamento della stessa èlite parassitaria ) per “ripartire”.
Poi certo, il fatto dell’ abolire gran parte della struttura politico-economica ( e con essa la maggior possibilità di corruzione ), unito al fatto che il nuovo ciclo non sarà più così “esplosivo” (iper-capitalismo), ma più “lento” (economia di decrescita), come meno “esplosivo” sarà lo sfruttamento oligarchico basato sul reddito continuo fornito dalla privatizzazione delle energie e servizi ( luce, acqua, gas, trasporti e compagnia bella ), lascia intendere che ci troveremo in un sistema più “morbido”, meno drastico nei metodi, meno impetuoso nelle crisi … ( In pratica, i dominanti stessi hanno storicamente capito che devono COALIZZARSI e AUTOLIMITARSI, pena l’ impossibilità di protrarre a lungo il dominio, e “questo” stanno attuando ).
Il sistema alla fin fine si chiama così proprio perchè si struttura come onnicomprensivo, dove luci ed ombre concorrono in egual misura al suo funzionamento.
Ma noi dobbiamo piantarla di nutrire la falsa illusione ( sulla quale ci controllano molto, molto agevolmente ) che ci siano sempre “poteri buoni” che si oppongono a “poteri cattivi”: E’ UNA BALLA COLOSSALE, come falsa e opportunistica è l’ individuazione spicciola via-via di un diverso nemico “visibile”. C’è un PROGETTO in atto ( a questo punto capiamo anche perchè chiamarlo complotto è riduttivo, più che impreciso ), al quale, come a un Rembrandt, occorrono in egual misura sia i bianchi che i neri per manifestarsi, progetto nel quale anche noi inconsapevoli “blogger-polli” veniamo troppo spesso usati come “amplificatori” del necessario stato d’ animo e opinione atta a introdurre la mossa successiva.
Pensateci bene: a fronte di tante strombazzate notizie, nessuno vi chiede davvero di intraprendere alcunchè: NON E’ QUESTO CHE SI VUOLE ( anzi lo si evita come la peste ), quanto che voi facciate da pura “cassa di risonanza emotiva” senza disturbare però l’ autista che sa già dove andare.
Un’ occhiata “dal buco della chiave” in tal senso possiamo gettarla appunto cercando di capire “se e quanto” sia il disvelamento in atto su Internet, sia il suo decantato uso a futuro strumento di “democrazia diretta”, sia l’ abbattimento dell’ attuale “impalcatura strutturale” potranno compensarci almeno in parte dei sacrifici storicamente sostenuti, anche perchè, qui nessuno è orbo, la massoneria è usa togliere molto più con una mano di quanto conceda con l’ altra.
Vedremo se il web saprà veramente portare quella “consapevolezza ed interazione” che millanta: allo stato attuale non sembra proprio, ed occorre ben altro … allo stato attuale strumenti come Facebook e Twitter sono quanto di più antitetico ad ogni concetto di “consapevolezza” partecipativa … e se non fosse per qualche sparuto “Mondart“, staremmo belli freschi parbleu !
Allo stato attuale sia il tanto decantato Web che il savonarola Grillo non stanno che svolgendo “il loro compito” nel modo più antico e tradizionale della persuasione occulta ( intendi: Propaganda ) che risponde al binomio di TENSIONE >> QUIETE: creare uno stress emozionale e condurlo a soluzione, sulla quale “ora e solo ora” andare ad inserire il marchio da vendere.
Tutto il contrario di un’ operazione che richieda la vostra “consapevolezza” e che implica invece una “partecipazione indotta” simile a quella richiesta alle galline in un pollaio. O al solito supermercato, of course …
E mai più antesignano e galeotto fu, in questo caso, il video:
Speriamo sia solo perchè “i tempi non sono ancora maturi” … augurandoci allora maggiori segnali che al prossimo giro di carte gli architetti abbonderanno in concime, fertilizzante e luce solare.
Aspettiamoli pure al varco, ma contestualmente rendiamoli edotti che non potranno ancora venire a raccontarcela. Parbleu.