L'unita' d'italia e' un giornale

Qualche giorno fa Luigi Noventa , un nostro collaboratore nonchè blogger autonomo, ha scritto un post per raccontare la possibilità concreta di trovare persone con cui collaborare e instaurare un bel rapporto di amicizia e fiducia anche in internet. Per raccontare tutto questo e molto altro ha utilizzato come esempio, perno del ragionamento e del post, il nostro fortunato incontro.

Mi ha molto commosso e toccato il suo post. Credo che dopo averlo letto non c'è più molto da dire. Tranne forse il raccontare la gioia che mi dà l'essere compresi.
Quando io aprii questo blog non credevo di raggiungere in un anno i numeri raggiunti, come dicevo in un mio recente video non è tanto interessante dire i numeri per farsi belli ma sapere i numeri di chi segue questo blog fa capire (forse) alle persone quanto io mi senta responsabile verso tutti voi che mi seguite nel continuare a comunicare con voi.
Questo spazio web non è di attualità o di notizie dell'ultimora, non è condotto da un laureato, non è diplomatico, non è di una sponda politica e non è neanche solo mio ma di tutti voi e di chiunque voglia collaborare a farlo crescere.
Non mi interessa la pubblicità, l'unica volta che ho pubblicizzato il blog (1 mese da Aprile a Maggio 2011) su Informare per resistere era per curiosità e perchè i soldi venivano dati in beneficienza per un progetto. Ho solo iscritto il blog alle directory, ne ho parlato in internet e qualche video fatto da me è stato pubblicato sul blog di Grillo, ma a me non interessa che mi visionino duecentomila persone, l'ho messo un pò in giro perchè se ti visitano in cento è già buona se comunica con te uno di quei cento ma se io avessi il privilegio di essere seguito da 20 persone che commentano e scambiano opinioni, punti di vista e che magari volessero creare qualcosa di concreto tutti assieme io sarei già felicissmo così.
Pensavo ultimamente di mettere anche della pubblicità per rientrare di qualche spesa ma alla fine per rispetto di chi mi segue, per rispetto delle mie idee e per essere di esempio ho deciso di lasciar perdere e continuare così sulla strada vecchia.
Luigi ha capito tutto questo e quando gli ho chiesto se voleva collaborare non ha esitato, grazie alla sua bravura e alle mie molte visualizzazioni un suo video è stato notato da un giornalista del Corriere della Sera che lo ha fatto inserire nei video di Corriere Tv su internet.
Questo è il gioco di squadra che auspico in un Paese diviso per antonomasia.
"Abbiamo fatto l'Italia, ora dobbiamo fare gli italiani" disse Massimo D'Azeglio, ma ancora oggi riusciamo ad essere divisi tra rione di sotto e rione di sopra, figuriamoci.
Quando sento il termine "l'unità d'Italia" mi viene sempre più spesso in mente il giornale (L'Unità) e nulla più... un pò come sentendo il termine "bel paese" mi viene sempre in mente il formaggio (Bel Paese).